Bologna FC
Tutti pazzi per Castro! Ulivieri: «Castro come Andersson» (Corriere di Bologna)
Le recenti prestazioni dell’argentino stanno sorprendendo tutti sotto le Due Torri: da Ulivieri a Bazzani, fino allo scrittore Morazzi
Castro principe di Bologna. Si perché se il Re è Orsonaldo, lui è il suo braccio destro. La storia del Bologna, come racconta anche la classifica marcatori: Orso capocannoniere a 5, con Castro subito dietro a 4. I due più in forma, ma l’argentino ultimamente sta trascinando il Bologna. Doppietta a Parma, prestazione da leader e quarto premio MVP ricevuto a fine partita. «È un attaccante modernissimo, bravo ad attaccare gli spazi e riceve palla. In più, ha alle spalle un grande allenatore, una grande società e una grande città. Non può chiedere nulla di meglio. Italiano sa come fare per farlo crescere ancora. Vedo in lui grandi margini di miglioramento: fare due gol per lui non deve essere un evento. Lo avrei visto bene anche nel mio Bologna perché ovviamente ha caratteristiche diverse da Andersson ma anche lui gioca benissimo per la squadra come faceva Kennet», ha dichiarato Renzo Ulivieri, uno che Bologna la conosce bene diciamo.
Kennet Andersson (@Bologna FC 1909)
Bologna, Morazzi: «Castro ha la rabbia di Signori»
Parole al miele da parte dell’ex-allenatore rossoblù. Come potrebbe essere altrimenti: dopo la sua prima doppietta in Italia, gli elogi vengono da sé: «Castro adesso si sta completando», ha detto Fabio Bazzani, ex-attaccante bolognese, «Era già un attaccante importante perché esprime grande forza fisica, ha un baricentro basso prezioso per difendere la palla e permettere di legare il gioco e far salire la squadra. Adesso, però, sta alzando il livello in fase realizzativa dentro l’area di rigore, facendo i gol che ci si aspetta da un numero 9 che è il finalizzatore principale degli sforzi di una squadra. Come successo a Parma, si tratta dell’ultimo step che può portarlo a diventare uno degli attaccanti top del nostro campionato».
Santiago Castro davanti ai tifosi rossoblù (© Damiano Fiorentini)
Non c’è Immobile, nessun problema: il vero bomber del Bologna era già sotto le Due Torri, come conferma lo scrittore Gianluca Morazzi: «Non sapevamo di volerlo, ma aspettavamo uno come lui. A noi tifosi del Bologna, certi centravanti non sono mai piaciuti. Gli opportunisti che non si vedono per 89 minuti e poi fanno gol da un centimetro, quelli forti solo di testa che non sanno stoppare un pallone i lamentosi o quelli sempre arrabbiati. Santi, invece, fa gol e sorride. È come un Julio Cruz che non ci ha messo un anno e mezzo per sbocciare. Ha la feroce rabbia del gol di Signori, la sfrontatezza di Arnautovic, da 9 si trasforma in 10 come Zirkzee. Che colpi ci ha regalato: il tacco per Pobega con la Juve, il tocco di suola per Orso nella finale, l’apertura da regista contro la Roma. E i gol: il missile di Monza, il tacco con il Genoa, la girata al volo di Firenze. E soprattutto l’impressione che ci da: ha ventun anni, potenzialmente non ha limiti, ed è nostro».
Fonte – M. Vi., Corriere di Bologna
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