Bologna FC
Ufficiale: La Supercoppa Italiana 2026 resterà in Arabia
Ora è ufficiale, il Bologna volerà in Arabia Saudita per la Supercoppa italiana 2026: i vertici di Riyad hanno esercitato la licenza

Oggi siamo tutti qui riuniti per celebrare il matrimonio tra la Supercoppa Italiana e l’Arabia Saudita. Perché sì, nonostante i dubbi degli ultimi giorni, è arrivata l’ufficialità che i tifosi azzurri stavano aspettando, la conferma che evidenzia ancora di più una tendenza degli ultimi anni. Lo stadio dell’Al-Nassr, situato a Riyad, continuerà ad ospitare la manifestazione, per la gioia degli investitori.
L’arte di temporeggiare
Dopo il più recente consiglio di lega, il presidente Simonelli aveva confermato come l’interesse degli arabi per la prossima edizione della competizione non si fosse ancora manifestato. Ma aveva anche ribadito, avendo lo sceicco la priorità contrattuale su ogni tentativo di ospitare il trofeo, la necessità di riscontri, visti i diversi blitz fatti da altre sedi. Alla fine, seppur con un po’ di ritardo, la risposta mediorientale è arrivata. Forse perché non erano ancora noti nomi e cognomi delle protagoniste, forse in attesa di illuminazioni, i vertici di Riyad hanno effettivamente titubato. Ma ora, bando alle speculazioni, sono arrivate le conferme. Il Bologna di Italiano si imbarcherà con Milan, presumibilmente Inter e Napoli alla volta della Terra di CR7.

Bologna, Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini per 1000cuorirossoblu)
Una Supercoppa senza terra?
Dalle affermazioni del Presidente (cliccare qui per l’articolo completo) si possono ricavare alcune importanti evidenze. Anzitutto, cosa non molto rassicurante, sarà difficile rivedere nel futuro prossimo una Supercoppa “realmente” italiana. Se il famoso spiraglio lasciato dai vertici mediorientali nell’accordo, che permetteva di ospitare ad un altro stato investitore due edizioni a scelta (ovviamente araba) aveva fatto sognare i tifosi, ecco il risveglio nella realtà in cui viviamo ormai da una decina d’anni. Riyad non è l’unica città che ambisce di ospitare i campioni della Serie A, anzi, la fila è ricchissima. E la Lega sembra intenzionata ad accogliere ogni richiesta, o quantomeno ad ascoltarla. Per cui sì, sognare, almeno in questo ambito, è sbagliato.
Il lato positivo
Oltre alle voci della maggioranza, convinte che allontanare la manifestazione dall’Italia sia inevitabilmente irrispettoso verso i tifosi, possono esistere altre visioni, non necessariamente discordanti. Non si può infatti negare che, salvo bluff dai vertici, tutto questo interesse straniero sulle nostre squadre faccia bene. Il termometro di una lega riguarda sia la partecipazione dei supporter locali sia di quelli esterni. Che forse vale di più perché, privi di attaccamento, notano ciò che per noi è invisibile.
Una cosa è certa, il calcio italiano è un export sempre più benvoluto. Il pubblico si divide, lo farà sempre, ma alla fine il Bologna volerà comunque in Arabia, per un esperienza formativa e che aiuterà a crescere i ragazzi di Italiano. Le big si creano a Riyad?
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