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Un girone fa: Benevento-Bologna, che beffa!

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Primi giorni di autunno allo Stadio comunale Ciro Vigorito di Benevento dove i padroni di casa ospitano il Bologna di Sinisa Mihajlovic reduce da una partita di alto livello contro il Parma, vinta per 4-1. Entrambe le compagini in questo inizio di campionato hanno ottenuto una vittoria e una sconfitta; curiosamente sono state ambo battute alla prima giornata da una squadra milanese.

Sono le 15 ed è un caldo pomeriggio in città. Nessuna novità per quanto riguarda la formazione ospite che scende in campo con il solito 4-2-3-1 schierando la migliore formazione. Ma c’è un colpo di scena nell’undici titolare: Danilo finisce per sedersi in panchina per scelta tecnica che gli preferisce Medel per guidare la difesa. Reparto arretrato quindi con Skorupski tra i pali, Medel e Tomiyasu davanti a lui con De Silvestri e Hickey sulle corsie laterali; mediana affidata a Schouten e Svanberg; confermato Skov Olsen a destra dopo un’ottima partita contro i ducali; confermatissimi anche Soriano e Barrow dietro all’infinito Palacio. Benevento invece che si schiera con uno stampo molto difensivo scendendo in campo con un 5-3-2. L’ex allenatore dei rossoblu, ora seduto sulla panchina delle Streghe, teme molto il gioco del Bologna e preferisce tenere un baricentro piuttosto basso.   

Comincia la partita e fin da subito il Bologna vuole mostrare chi comanda e impone la sua supremazia sul campo di gioco. Un bel fraseggio quello dei rossoblù che però non riescono a trovare con facilità la verticalizzazione grazie a un’ottima difesa corale dei padroni di casa. Trascorre una mezz’ora ed ecco che arriva il primo vero squillo offensivo del Bologna; dopo tanto tempo impiegato a fare possesso palla, clamorosa azione per Musa Barrow che dopo uno scambio con Svanberg non riesce a trovare la via della rete grazie a un super intervento di Montipò: il gambiano, imbeccato molto bene dal centrocampista svedese, ha saltato più uomini giallorossi ma a tu per tu con il portiere non è riuscito a dribblarlo. Ancora il Bologna, questa volta con un recupero palla nella metà campo avversaria, repentinamente trasforma l’azione da difensiva in offensiva; dai piedi di Svanberg la palla passa a Palacio che appoggia deliziosamente a Soriano; il genio rossoblù aspetta il momento giusto per servire il taglio, eseguito perfettamente da Skov Olsen; anche il danese, a tu per tu con Montipò, si fa ipnotizzare e calcia addosso al numero 1 del Benevento. Padroni di casa che pensano solamente a difendersi e a ripartire in contropiede, anche se il Bologna finora non gliel’ha mai permesso. Poco dopo quest’azione pericolosissima, l’arbitro fischia la fine della prima frazione di gioco e le squadre vanno a dissetarsi negli spogliatoi. Sinisa MIhajlovic non può che essere soddisfatto della prestazione messa in campo dai suoi giocatori a cui invece deve rimproverare la scarsa cinicità.

Secondo tempo che comincia nello stesso modo in cui è trascorso tutto il primo tempo: palla al Bologna e gioco nella metà campo del Benevento che tutto chiuso prova a ripartire. Appena i padroni di casa provano a mettere la testa fuori ecco che De Silvestri con un lancio perfetto innesca Barrow che brucia in velocità Glik; l’ala rossoblù arriva sul fondo e mette in mezzo una palla rasoterra all’altezza del dischetto del rigore; arriva sempre Skov Olsen, quest’oggi  coinvolto in ogni azione offensiva, che calcia di interno piede a botta sicura. Riflesso spaventoso di Montipò che accasciandosi devia con la punta del piede in estensione; tutta la panchina ospite è incredula di come è stato possibile non segnare. Come al solito, il gioco del calcio ti punisce; mai più vera è stata la frase “goal sbagliato, goal subito”: dopo tanto Bologna passa in vantaggio il Benevento dagli sviluppi di un calcio d’angolo dove Lapadula, da rapace, sfugge alla marcatura di un inesperto Hickey passandogli davanti e in caduta calcia in porta e trafigge Skoruspki che non può niente evitare la rete. Il Bologna non ci sta e ricomincia ad attaccare in maniera arrembante. Rispondono i rossoblu, anche loro dagli sviluppi di un calcio d’angolo, trovando la rete con Svanberg. Squadre a centrocampo per riprendere il gioco ma ci sono degli attimi di esitazione da parte del direttore di gara che è stato richiamato dalla cabina VAR dove opera Di Bello. Sozzo si reca al monitor per valutare l’accaduta e annulla la rete a causa di un fortuito tocco di avambraccio di De Silvestri prima che il pallone arrivasse tra i piedi di Svanberg. Si salva il Benevento e il risultato rimane sull’1-0. Successivamente, a poco dal termine, c’è nuovamente un’occasione per i felsinei, sempre da corner; Sansone, subentrato, la mette in mezzo, respinta corta di Glik tra i piedi di Vignato che ci prova smorzando troppo la conclusione che viene allontanata ancora dal difensore polacco, , questo pomeriggio monumentale; da qui nasce un’azione corale dei rossoblù con il pallone che torna tra i piedi di Sansone dove il gioco era iniziato; l’italiano si accentra, ne salta due prima di concludere verso la porta; Montipò sventa anche questo pericolo. Il numero uno del Benevento sembra in uno stato di grazia. Il portiere delle Streghe cancella l’ultima speranze dei rossoblù perchè Sozzo, fischietto in bocca, fischia tre volte decretando il termine dell’incontro. Beffa assoluta per il Bologna che, nonostante abbia prevalso sul campo, torna a casa a bocca asciutta; i tre punti vanno ai padroni di casa e a Pippo Inzaghi che si è preso una piccola rivincita sulla squadra che due anni prima l’aveva esonerato.

Anche quattro mesi dopo, come a ottobre, troviamo le squadre a braccetto con gli stessi punti. Entrambe ne hanno 23 e si trovano nell’apparente tranquillità della metà classifica a ben otto lunghezze dalla terzultima classificata. Ma si sa, prima della soglia dei famosi 40 punti non si può mai stare tranquilli perchè in un attimo ci si ritrova risucchiati nei bassifondi. Proprio il Bologna ha dimostrato come tutto ciò sia possibile; parliamo solamente di una settimana fa prima di giocare contro il Parma. Poi la vittoria con i ducali ha dato morale e ossigeno ma guai ad abbassare la guardia.

Domani sera, alle 20:45, lo stadio Renato Dall’Ara sarà il palcoscenico della gara tra Bologna e Benevento, valevole la 22a giornata di campionato. Chi la spunterà potrà quasi autoproclamarsi salvo, lasciando indietro le altre, e iniziare a puntare alla parte sinistra della classifica che, al momento, dista solo 4 punti. Domani sera sarà anche il ritorno sulle panchine del Dall’Ara di Inzaghi che a Bologna veniva incitato “Pippo” mentre a Benevento, per i risultati conseguiti, sta allenando da “Super Pippo”.

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