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Un girone fa: Bologna-Atalanta, la Dea cade al Dall’Ara

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Parola d’ordine, dimenticare la brutta figura rimediata a San Siro contro il Milan e cercare di offrire una prestazione degna del Bologna e dei suoi tifosi. Questo il diktat imposto da Mihajlović nella conferenza stampa pre Atalanta, rassicurando tutto l’ambiente sulla convergenza di obiettivi con la società rossoblu. Non sarà per nulla semplice la partita di domani. Il Bologna si troverà di fronte la squadra che gioca il miglior calcio della seria A, assemblata e gestita in maniera perfetta, ergendosi a modello da seguire in termini di amministrazione e gestione dei giovani, status figlio di oculate e ben assestate strategie dirigenziali. Si scontreranno il miglior attacco della serie A (94 goal) contro una difesa che quest’anno, per usare un eufemismo, non si è dimostrata propriamente impenetrabile. Il Bologna dovrà fare a meno di Mitchell Dijks, squalificato nella gara di Milano, Mattia Bani e Jerdy Schouten, entrambi fuori dai giochi fino a fine stagione, mentre la Dea sarà orfana del tuttofare Hans Hateboer. 

Ma come finì il match dell’andata? 

Il Bologna, dopo lo scivolone in casa contro il Milan, ha subito voglia di rifarsi, anche se il Dall’Ara si prepara ad ospitare la temibile Atalanta di Gasperini, fresca di successo contro lo Shakhtar Donetsk e lanciatissima verso gli ottavi di finale di Champions League, obiettivo che fino a qualche mese fa nemmeno i più fervidi sognatori avrebbero auspicato. Il Bologna si schiera con l’ormai noto 4-2-3-1 con Denswil che continua il suo apprendistato come terzino sinistro, Medel e Poli diga di centrocampo, davanti quartetto composto da Orsolini, Dzemaili e Sansone dietro a Palacio. L’Atalanta lascia a riposo Gomez, Zapata ed Iličić, neanche convocati, al loro posto Malinovskyi, Pasalic e Muriel, mentre il resto della squadra viene in larga parte confermato. 

Fischia Massa, è cominciata Bologna-Atalanta!

La prima azione degna di nota è dell’Atalanta: i nerazzurri recuperano palla a centrocampo, Malinovskyi riceve palla dopo una bella discesa di Pasalic, ma dal limite dell’area di rigore calcia a lato sprecando un’ottima occasione. Al 12′ è però il Bologna a portarsi in vantaggio: contropiede della squadra di Mihajlović condotto da Orsolini che, dal vertice dell’area si accentra e lascia partire un gran sinistro che si stampa sul palo alla destra di Gollini, sulla respinta è abile Palacio che, rapace, spinge il pallone in porta. 1-0 per il Bologna e partita in salita per l’Atalanta, che già diverse volte ha avuto però la forza di ribaltare un iniziale svantaggio. Risponde subito l’Atalanta con Malinovskyi che ruba di nuovo palla a Medel, vede l’inserimento in area di Pasalic che, servito dal trequartista orobico, non centra la porta da due passi, con la difesa del Bologna completamente immobile. Le squadre si affrontano a viso aperto e Palacio cerca di offrire il bis dopo una bella azione corale del Bologna, anche se sulla sua strada trova un attento Gollini che devia il pallone in calcio d’angolo con un intervento tutt’altro che banale. 

Nel secondo tempo l’Atalanta inserisce Musa Barrow al posto di uno stanco Freuler, ma un minuto dopo il Bologna raddoppia. Tomiyasu arriva indisturbato al limite dell’area, vede l’inserimento di Poli che, servito dal giapponese, stacca di testa e con una pregevole torsione da navigato numero 9 insacca il pallone in rete per il 2-0 rossoblu. Il Dall’Ara è una bolgia, le rigide temperature di dicembre non inibiscono i tifosi rossoblu dall’esultare e dal sostenere con veemenza la squadra che mai si sarebbe aspettata di fare breccia così facilmente tra le maglie dei bergamaschi, senza dubbio provati dalla trasferta in Ucraina. Ma l’Atalanta non è squadra che si arrende facilmente e al 60′ riapre la partita: Barrow con la coda dell’occhio vede il taglio di Malinovskyi che, sfuggito alla marcatura di Medel, trafigge Skorupski con un sinistro rasoterra che passa sotto le gambe del portiere polacco. L’Atalanta ci crede e va a centimetri dal pareggio: Gosens serve sulla corsa Barrow che, imprendibile, scappa via a Bani scavalca Skorupski con un preciso pallonetto, senza aver però fatto i conti con l’inarrendevole Danilo che sulla linea di porta salva il risultato calciando via il pallone. Barrow avrebbe poi un’altra chance colossale pochi minuti più tardi dopo la ribattuta di Skorupski sul tiro di Malinovskyi, ma calcia il pallone in curva da buonissima posizione. Passano i minuti e l’Atalanta continua a cercare di agguantare il pareggio, di nuovo con la coppia Malinovskyi-Barrow: il primo vede infrangersi la doppietta personale sui guantoni di Skorupski che respinge un’insidiossissima punizione, sulla ribattuta Barrow calcia di nuovo alto, contrastato dai difensori del Bologna. Rossoblu che poi, come spesso accade, si complicano la vita da soli con Danilo che, già ammonito, si fa espellere per un intervento in ritardo sull’onnipresente Barrow. Gli ultimi istanti sono al cardiopalma, ma dopo quattro, interminabili, minuti di recupero, Massa fischia la fine della partita. Tripudio al Dall’Ara, prima sconfitta esterna in campionato per l’Atalanta, anche se di certo l’essersi qualificati agli ottavi di Champions League renderà meno amaro il boccone. Il Bologna dal canto suo, dopo aver battuto il Napoli, si dimostra all’altezza delle squadre più attrezzate, sapendo soffrire, ma beneficiando di quella preziosa resilienza portata in dote da Mihajlović. 

Prossimo appuntamento con Un girone fa fissato a sabato, con il racconto di Lecce-Bologna! 

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