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Un girone fa: Bologna-Atalanta, un secondo tempo da incorniciare

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Damiano Fiorentini - 1000cuorirossoblu

Torna in campo il Bologna tre giorni dopo il pareggio ottenuto sul campo del Torino. I rossoblù ospitano allo Stadio Renato Dall’Ara l’Atalanta di Giampiero Gasperini nella partita valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A, ultima prima della sosta natalizia. I felsinei non stanno attraversando un periodo facile, condito da due pareggi e due sconfitte nelle ultime quattro; la vittoria manca da quasi un mese. I nerazzurri, invece, sono reduci da uno scoppiettante 4 a 1 servito alla Roma e da un pareggio contro la Juventus.

Sinisa Mihajlovic, per uscire da questa crisi di risultati, decide di schierare il suo solito 4-2-3-1, anche se le scelte sono molto limitate a causa degli Infortuni; tra i pali c’è Skorupski; la difesa a quattro è composta da Tomiyasu, Danilo, Medel, e Dijks; i due mediani sono Schouten e Baldursson; sulla trequarti agiranno Vignato e Soriano mentre Barrow sarà in movimento alle spalle di Palacio. Risponde Gasperini, che anche quest’anno vuole centrare il piazzamento in UEFA Champions League, con il suo classico 3-4-1-2 che vede: Gollini in porta; Toloi, Romero e Djimsiti a comporre il terzetto difensivo, Hateboer e Gosens sulle fasce laterali con Freuler e De Roon a fare densità in mezzo al campo; davanti ci sono il tandem Ilicic Muriel con il supporto di Pessina.

Comincia la partita in questo freddo e uggioso mercoledì sera bolognese e le cose, fin da subito, non si mettono bene per i padroni di casa. Nonostante un buon inizio di partita, al ventesimo minuto i locali commettono un’ingenuità colossale quando Schouten sgambetta Ilicic in area di rigore; l’arbitro Chiffi non ha dubbi e, visto il contatto, fischia senza esitazione. Dal dischetto degli 11 metri si presenta un freddo Muriel che spiazza Da Costa e realizza il gol con cui gli ospiti si portano in vantaggio. All’azione successiva, dopo il gol subito, il Bologna si riversa tutto nella metà campo dell’Atalanta per reagire; i nerazzurri però riconquistano palla sulla loro tre quarti e si involano in contropiede lanciando Pessina sulla fascia; il numero 32, giunto sul fondo, aspetta l’arrivo dei compagni e gioca su Ilicic; lo sloveno, da posizione defilata, crossa al centro dell’area ma trova Dijks ben posizionato che di testa allontana; tuttavia il pallone finisce tra i piedi di Muriel all’altezza della lunetta; il colombiano entra in area di rigore, prima saltando con uno scavetto Medel, poi resistendo a uno scontro con Schouten, e al limite dell’area piccola calcia improvvisamente di sinistro il pallone che finisce alle spalle di Da Costa e porta l’Atalanta sullo 0-2. Prova a rispondere il Bologna ma nel primo tempo c’è un’Atalanta in pieno controllo della partita. I bergamaschi prima dell’intervallo si rendono pericolosi altre due volte senza però concretizzare; la prima con ilicic che dal lato dell’area di rigore prova a sorprendere Da Costa ma il portiere brasiliano devia con la punta delle dita il suo tiro centrale in calcio d’angolo; la seconda, invece, è una bella azione corale guidata sempre da Ilicic; lo sloveno allarga per Djimsiti che si trova in posizione di ala; l’albanese effettua un cross basso che attraversa tutta l’area di rigore e arriva all’altro esterno Gosens che dal lato opposto aveva seguito l’azione; il tedesco, privo di marcatura, calcia di prima intenzione ma colpisce male il pallone e lo indirizza poco sopra la traversa. All’intervallo sicuramente Mihajlovic si farà sentire con i suoi ragazzi perché in questo primo tempo si è vista tanta, troppa Atalanta e pochissimo il Bologna; quindi l’allenatore non può ritenersi soddisfatto ma solo arrabbiato.

Riprende la partita e le urla di Mihajlovic sono sicuramente servite a svegliare il Bologna. I rossoblù sono scesi in campo con tutto un altro piglio, complice anche il rilassamento degli ospiti. Subito nei primi minuti, infatti, i felsinei si affacciano nella metà campo avversaria grazie a un bel contropiede guidato da Soriano e Palacio; l’argentino, arrivato al limite dell’area, aspetta l’arrivo di Barrow per appoggiare il pallone sul gambiano; il numero 99 calcia in corsa ma la sfera sorvola la traversa di pochi centimetri. Azione dopo azione il Bologna prende fiducia e si stabilizza nella metà campo nerazzurra. I duri sforzi offensivi pagano perché al minuto 73′ i rossoblù riescono ad accorciare le distanze. Azione giocata tutta sulla fascia destra che parte dai piedi di Tomiyasu; il giapponese, superata in solitaria la metà campo, chiede un rapido uno due a Orsolini lanciandosi nello spazio alle spalle dei difensori bergamaschi; il numero 7 rossoblù gli restituisce il pallone con un filtrante perfetto che lo pone a tu per tu con Gollini; nonostante il classe 98 ricopra il ruolo di terzino o difensore centrale realizza un goal di classe da attaccante vero: tocco sotto per lo scavetto e palla in rete; un grande gol per dare inizio a una grande rimonta contro una grande squadra. Il Bologna continua a spingere e non permette all’Atalanta di ripartire. Dopo dieci minuti dalla rete dell’1-2, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, il Bologna trova il meritatissimo pareggio. Batte Barrow in direzione del primo palo dove di testa Palacio spizza e prolunga; alle spalle di tutti, dopo essersi liberato dalla sua marcatura, arriva Paz, entrato da poco al posto di Dijks, che spinge in rete. Il giocatore che meno ci si aspettava si prende la scena e riscatta in pochi minuti tutte le partite che è dovuto rimanere a guardare dalla panchina. Il Bologna così recupera una partita che all’intervallo sembrava già persa. l’Atalanta ha peccato nell’aver giocato un secondo tempo in maniera superba convinta anch’essa che la partita fosse già finita. Nella ripresa però si è visto il vero Bologna di Sinisa Mihajlovic che, nonostante di fronte avesse l’attuale quarta forza del campionato, ha giocato sempre il suo calcio propositivo che questa volta ha pagato regalando l’emozione di una rimonta a tutti i tifosi rossoblù seduti in poltrona davanti alla tv.

Un girone dopo troviamo le squadre rispettare le proprie aspettative di inizio campionato: l’Atalanta in piena corsa Champions e il Bologna a cercare di conquistarsi la parte sinistra della classifica che al momento dista tre punti. Sicuramente la partita che ci aspetta domani sera vedrà i nerazzurri scendere in campo con motivazioni ben più importanti rispetto a quelle dei rossoblù; guardando la classifica i bergamaschi sono terzi a pari merito con la Juventus, a solo un punto dal secondo posto occupato dal Milan. E come abbiamo sentito in questi giorni anche L’UEFA, viste le vicissitudini della Super League di questa settimana, abbraccerebbe più che volentieri l’Atalanta in Champions League la prossima stagione dopo averla resa icona per contrastare il pensiero dei grandi club contro le altre realtà che sognano. Quindi possiamo prevedere che domani sera scenderà in campo con tanta fame, sentendosi orgogliosa dopo i complimenti ricevuti dal Presidente UEFA Ceferin. Di contro arriva il Bologna, una squadra a cui mancano due punti per autoproclamarsi salva; una eventuale vittoria coinciderà con una distensione da parte di Sinisa Mihajlovic che proprio oggi ha svelato come il suo futuro sia a Bologna, a meno di offerte che comprendano la realizzazione di un progetto più ambizioso altrove. Il futuro dei rossoblù quindi è già il Gewiss Stadium per portare a termine l’obiettivo minimo della stagione: la salvezza. Poi, nelle ultime gare, verranno valutati soprattutto i giocatori che sono stati utilizzati di meno nel corso del campionato per vedere se nella prossima stagione potranno aiutare a  fare un passo in più verso l’alto senza farlo però più lungo della gamba come i club che hanno organizzato la Super League. Un mattoncino dopo l’altro, pazientando e programmando, perchè è così che le vere grandi società ragionano oggi giorno, non ricoprendosi di debiti per poi attuare un colpo di stato.

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