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Un girone fa: Bologna-Fiorentina, che magia di Orsolini

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Manca davvero poco ormai alla conclusione di questo campionato ai tempi del Covid, con la maggior parte delle diverse situazioni di classifica ormai consolidate. Il Bologna, dopo la spumeggiante vittoria al cardiopalma contro il Lecce, ormai prossimo alla serie B, affronterà la Fiorentina al Franchi, in un derby dell’Appennino che mai come quest’anno, in assenza di pubblico e obiettivi, risulterà particolarmente asettico. Nonostante ciò i ragazzi di Siniša cercheranno di portare a casa l’intera posta per avvicinare, ed eventualmente battere, il record di punti dell’era Pioli nel 2011-2012, all’epoca furono 51. 

Ma come finì all’andata? 

Il Bologna è reduce dalle due belle vittorie con Atalanta e Lecce e ha tutte le intenzioni di proseguire la striscia di risultati utili consecutivi, sull’onda del ritrovato entusiasmo. Animi opposti in casa Fiorentina con Montella che dopo la figuraccia in casa contro la Roma non ha potuto evitare l’esonero, nonostante gli auspici di inizio anno del patron Commisso, il quale ha individuato in Iachini l’allenatore giusto per risollevare le sorti di una stagione tutt’altro che memorabile. Poche novità rispetto alla trasferta salentina per il Bologna, con Tomiyasu che si riprende il suo posto di terzino destro. 3-5-2 classico per Iachini con l’ex Pulgar al centro della mediana e Vlahovic e Chiesa a guidare l’attacco. 

Fischia Valeri, è cominciata Bologna-Fiorentina! 

Ci prova subito Federico Chiesa con un bel destro dal limite dell’area che trova reattivo Skorupski. Regna la noia al Dall’Ara, le squadre si studiano senza affondare il colpo, ma al 27’ è la Fiorentina ad andare in vantaggio con un gran goal di Benassi che da fuori area colpisce al volo la sfera che si insacca all’angolino alla destra di Skorupski, primo goal stagionale per il numero 24 viola, 26esimo in serie A. Risponde il Bologna con un tentativo di Tomiyasu che avventuratosi in area di rigore e servito da Poli sfiora il pallone che però finisce comodo tra le braccia di Dragowski

Nel secondo tempo la partita non accenna a decollare. Prova a riaprirla Sansone che, servito splendidamente da Soriano, controlla alla grande il pallone e in un attimo calcia verso la porta, Dragowski devia in angolo. Pochi attimi dopo ci riprova l’ex Villareal servito sulla corsa da un bel colpo di testa di Bani, continua il duello personale con il portiere della Viola che riesce, di nuovo, a negargli il goal. Il Bologna fa la partita, ma la Fiorentina in contropiede trova ampi spazi: Bani si fa soffiare il pallone da Castrovilli che si invola verso la porta, vede libero sulla sinistra Chiesa che a tu per tu con Skorupski si fa ipnotizzare dal portiere polacco che con un intervento prodigioso nega il goal al figlio d’arte. Ci riprova poi la Fiorentina con l’ex di turno Erick Pulgar che su calcio di punizione, con tutto il Dall’Ara a trattenere il fiato conoscendo bene le qualità balistiche del cileno, sfiora il palo alla destra di Skorupski. Sempre su calcio piazzato prova a riaprirla il Bologna: Orsolini crossa al centro, palla che gira nell’area di rigore e Bani che in spaccata centra il petto di Dragowski che salva, di nuovo, il risultato. 

Il tempo scorre rapidamente, il Bologna sembra non averne più, ma è risaputo, questa squadra ha ormai fatto dell’imprevedibilità, nel bene e nel male, il suo marchio di fabbrica. È il 94’, i rossoblu hanno un’ultima disperata possibilità di riaprirla con una punizione nettamente defilata sulla destra, della cui battuta se ne incarica ovviamente Riccardo Orsolini. Tutti gli occhi del Dall’Ara sono sul numero 7, gli animi sono concitati, Orsolini conta i passi e respira, fissa il pallone come se intorno a lui non vi fosse anima viva. Valeri fischia, Orsolini calcia, in un nanosecondo tutto cambia: lo stadio esplode in un boato liberatorio, Riccardo ce l’aveva fatta, dai suoi piedi era esploso un missile terra-aria che aveva piegato i guantoni di Dragowski. La gioia è incontenibile, esultanza sfrenata in scivolata verso la panchina e 1-1 al Dall’Ara, dopo una partita che, se fosse terminata con una sconfitta ,sarebbe stata un’autentica beffa. Iachini non ci crede, aveva ormai assaporato la sua prima vittoria sulla panchina della Fiorentina, ma non aveva fatto i conti con la voglia viscerale dei rossoblu di pareggiarla a tutti i costi. 

Il prossimo sarà l’ultimo episodio di Un girone fa, nel quale vi racconteremo l’ultima partita del girone d’andata, Torino-Bologna!

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