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Un girone fa: Bologna-Sampdoria, la risolve Mattia Bani

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Si è conclusa senza particolari problemi la 27esima giornata di campionato, la prima dopo lo stop per l’emergenza Covid. La macchina della serie A ha ripreso finalmente a funzionare. Certo, l’atmosfera senza spettatori non è la stessa, ma l’agonismo in campo rimane comunque alto, le squadre si affrontano senza risparmiarsi e i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo, vedi la rimonta dell’Atalanta sulla Lazio e lo spumeggiante pareggio a San Siro tra Inter e Sassuolo. La Juventus si riappropria della vetta dopo la vittoria esterna a Bologna e la Sampdoria si fa rimontare da una Roma che può ancora dire la sua nel discorso Champions. Proprio Sampdoria e Bologna si affronteranno domenica 28 alle ore 19:30 a Marassi, in quella che si preannuncia un incontro decisivo per le speranze dei blucerchiati e per le ambizioni della squadra di Mihajlović. 

Ma come finì all’andata? 

Il Bologna dopo l’impresa sfiorata allo Stadium contro la Juventus ha subito voglia di rimettersi in carreggiata, al Dall’Ara arriva la Sampdoria del neo allenatore Claudio Ranieri, subentrato al caduco Di Francesco e reduce dal pareggio interno contro la “sua” Roma. Nel frattempo Mihajlović ha fatto rientro al Seràgnoli per proseguire le terapie, a sostituirlo ci saranno i suoi compagni di viaggio e di vita, Miroslav Tanjga ed Emilio De Leo, acclamati beniamini della tifoseria. Il Bologna mantiene il suo classico assetto con la diga Poli-Dzemaili a centrocampo e Skov Olsen che sostituisce Orsolini, apparso poco brillante nelle ultime uscite. Ranieri propone l’ormai collaudato 4-4-2 con l’ex di turno Gabbiadini in coppia con Fabio Quagliarella, nemico numero uno della retroguardia felsinea. 

È tutto pronto, fischia Doveri, è cominciata Bologna-Sampdoria! 

Parte subito forte il Bologna, con Dzemaili che nel tentativo di servire un compagno al centro dell’area per poco non centra la porta, con il difensore centrale della Samp, Ronaldo Vieira, che devia in corner. Ma è la squadra di Ranieri che per centimetri non si porta in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Quagliarella colpisce al volo la sfera che rimbalza pericolosamente in area e sul tocco (più involontario che altro) di Gabbiadini la palla sbatte sul palo, con Skorupski che nulla avrebbe potuto. Poco dopo il Bologna tramite una bella trama offensiva impegna e non poco Audero: Skov Olsen si propone sulla destra, appoggia per Soriano che nel frattempo si era infilato in area, il pallone arriva a Palacio che da due passi centra in pieno Audero che smanaccia in calcio d’angolo. 

Il secondo tempo si apre come si era chiuso il secondo, la squadra di Mihajlović tiene saldamente in mano il pallino del gioco mentre i blucerchiati cercano le loro fortune in contropiede. Il muro della Samp però non durerà a lungo e al 48′ è il Bologna a portarsi in vantaggio: Skov Olsen prolunga di testa sulla sua metà campo, il pallone arriva a Soriano con la collaborazione di Sansone, l’ex blucerchiato vede il taglio di Palacio in mezzo e con un preciso cross rasoterra serve l’argentino che davanti alla porta non sbaglia, nonostante il tocco disperato di Audero. Contropiede da manuale della squadra rossoblu che in quattro tocchi arriva in porta, goal numero 84 in serie A per l’attaccante di Bahía Blanca, il decimo con la maglia del Bologna. Il Dall’Ara è una bolgia. 
Al 55′ entra Orsolini per Skov Olsen, buona partita per il danese, ma ancora non in grado di sostenere i 90 minuti. Al 64 però, è proprio un disimpegno dell’ex Atalanta a propiziare il pareggio della Sampdoria: palla intercettata da Vieira che vede libero Gabbiadini il quale non ci pensa due volte, carica il sinistro e da distanza siderale trafigge Skorupski, non proprio reattivo sul tiro dell’ex che per rispetto non esulta, fortissimo rimane il legame con i tifosi e la città. 
Ormai però la mentalità inculcata da Siniša non ammette arrendevolezza o sfiducia di fronte alle prime difficoltà e il meno chiacchierato Mattia Bani si fa portatore di questi ideali: calcio d’angolo di Sansone, nessuno ci arriva di testa e da pochi passi l’ex Chievo allunga la gamba spingendo il pallone in porta. Secondo goal per il difensore toscano, che, dopo la rimonta di Brescia risulta ancora una volta decisivo, togliendo le castagne dal fuoco in una partita che si era fatta decisamente complicata. 

La partita si chiude così sul 2-1, con il Bologna che ritrova la vittoria dopo cinque partite e la Sampdoria che non riesce più a vincere, sprofondando sempre di più in classifica. Mihajlović, anche se lontano dai suoi giocatori, ma sempre presente da remoto, si dice soddisfatto della prestazione dei suoi, convincente e solida, nonostante la cattiva abitudine a subire quasi sempre un goal da parte degli avversari, rischio calcolato vista la sfrontatezza e l’impostazione di gioco così arrembante proposta dal mister e dai suoi collaboratori.

Appuntamento alla prossima settimana, con il racconto di Cagliari-Bologna! 

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