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Un girone fa: Bologna-Sassuolo, quanti regali a favore dei neroverdi

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il Resto del Carlino

Dopo la beffa di Benevento, dove il Bologna è uscito sconfitto per 1-0, nonostante abbia fatto interamente sua la partita, i rossoblù tornano in campo tra le mura del Dall’Ara nella gara valida la 4a giornata di Serie A. I felsinei affrontano il Sassuolo di De Zerbi, che in caso di vittoria si troverebbe al secondo posto in solitaria.

Lunch match che apre la domenica sportiva dopo la sosta delle Nazionali; per il Bologna, neanche a dirlo, confermatissimo il 4-2-3-1 per riscattarsi dalla scorsa partita contro i sanniti che vede Skorupski a difendere la porta; De Silvestri, Danilo, Tomiyasu e Hickey davanti al portiere polacco; in mediana tocca a Schouten e Svanberg; Orsolini, Soriano e Barrow sulla trequarti alle spalle di Palacio. Risponde il Sassuolo schierandosi a specchio con Consigli tra i pali; Muldur, Chiriches, Ferrari e Kyriakopoulos a formare la linea difensiva; Bourabia e Locatelli in regia; Berardi, Djuricic e Traore a innescare Caputo.

Parte subito forte il Bologna, volenteroso di fare la partita e portare a casa punti. Dopo soli nove minuti di gioco, i rossoblù, infatti, trovano il vantaggio: bellissima azione sulla destra che parte da De Silvestri che scambia con Orsolini; il numero 7 rossoblù serve in profondità Palacio che, dopo aver accomodato il pallone, senza guardare serve al centro dell’area neroverde Soriano, che dolcemente di piatto sinistro mette all’angolino, dove Consigli non può arrivare. Per il trequartista sono tre goal in quattro partite, una partenza straordinaria. Passano altri nove minuti e i felsinei si fanno raggiungere dal Sassuolo: pallone che arriva sulla destra a Berardi da Chiriches; l’italiano rientra sul mancino e calcia indisturbato verso la porta; un tiro lento ma molto preciso che finisce in rete a fil di palo; ingenuo Skorupski che si butta in ritardo, forse complice la visuale oscurata da Hickey, e pareggio neroverde. Nonostante l’errore il Bologna non si demoralizza e continua a giocare trovando nuovamente il vantaggio al trentanovesimo minuto di gioco grazie al goal di Svanberg, che trova la sua prima rete stagionale dopo che a Benevento gli era stata annullata per un presunto tocco decisivo di mano di De Silvestri. Un’altra bellissima azione dei rossoblù che esprimono un bellissimo calcio: questa volta la giocata parte da sinistra, dai piedi di Hickey che serve Barrow; dopo una percussione palla al piede serve deciso Palacio che stoppa e lascia per Soriano che ha seguito l’azione; l’italiano serve coi tempi giusti Svanberg, prima che vada in fuorigioco in seguito a un inserimento perfetto, e piazza di interno piede in buca d’angolo prendendo in contropiede l’esperto portiere del Sassuolo; i felsinei riacquisiscono la supremazia. Trascorrono anche gli ultimi cinque minuti e il direttore di gara, fischiando due volte, manda le squadre negli spogliatoi per l’intervallo.

Comincia la ripresa e le due squadre si equivalgono senza creare troppo fino a quando il Bologna non sfrutta un clamoroso errore di disimpegno di Locatelli che regala palla a Orsolini; con la cattiveria sottoporta che lo contraddistingue, l’ala azzurra, non perdona e, complice anche una deviazione, trafigge Consigli regalando un doppio vantaggio ai padroni di casa. I rossoblù sul punteggio di 3-1 però si rilassano troppo e il Sassuolo comincia a prendere campo alzando il suo baricentro sempre di più, impensierendo più volte la retroguardia felsinea. Infatti al sessantaquattresimo minuto, riproducendo nei minimi dettagli la stessa azione che ha portato al goal di Svanberg, i neroverdi riescono ad accorciare le distanze con Djuricic. Con questa rete il Sassuolo si carica notevolmente e dopo altri cinque minuti trova il pari grazie alla rete di Caputo, grazie a un’altra ingenuità dei rossoblù: calcio d’angolo battuto corto e male da Raspadori; Palacio anziché spazzare il pallone lo svirgola deviandolo sul secondo palo, dove si trova Caputo; il numero 9 neroverde, con furbizia, supera Hickey e indisturbato, con la porta spalancata, appoggia il pallone in rete. Il Sassuolo riacciuffa il Bologna sul 3-3. Potrebbe essere finita qui, invece, galvanizzati dal pareggio, gli ospiti giocano per andare a conquistarsi la vittoria, mentre di fronte i rossoblù sembrano quasi spaesati da quello che è appena accaduto. Continuando a spingere ecco che trovano il vantaggio grazie all’ennesimo regalo dei felsinei, che in questa partita collezionano tre ingenuità decisive. Palla tra i piedi di Berardi che da destra taglia il campo fino a servire largo dal lato opposto il terzino Kyriakopoulos che si era spinto in avanti dato che non aveva nessuno da marcare; il greco sceglie un cross rasoterra per servire Caputo e mettere in difficoltà la difesa rossoblù e ci riesce, perchè nonostante il pallone non sia arrivato al bomber neroverde è stato Tomiyasu, a causa della respinta maldestra di Skorupski che ha colpito lo stinco del giapponese, a mettere il pallone nella sua porta. Rimonta completata e bottino pieno per gli ospiti che si portano a casa tre punti che gli garantiscono il secondo posto in solitaria in questa classifica dopo sole quattro giornate di campionato.

Diciannove partite dopo, ritroviamo Bologna e Sassuolo ad affrontarsi; i felsinei nell’anticipo di domani sera saranno ospiti al Mapei Stadium. I neroverdi possono vantarsi di avere ben dieci punti di vantaggio sui rossoblù fermi a 24. I padroni di casa possono aspirare a giocarsi un posto per la prossima Europa League essendo a soli 6 punti dalla sesta classificata; mentre in casa Bologna questa settimana ha tirato una brutta aria, a causa degli eventi successi sul pullman prima della partita contro il Benevento. I tifosi erano delusi e arrabbiati dall’ironia usata da Mihajlovic nei suoi commenti ripresi in un video non destinato alla pubblicazione. Nonostante le spiacevoli vicissitudini, dopo aver assistito alla conferenza stampa dell’allenatore, gli animi sembrano però essersi distesi.

Una cosa è certa: nel mondo del calcio la miglior medicina a tutto è vincere, quindi ci aspettiamo un Bologna col fuoco negli occhi per riconquistare un pubblico che fino ad ora, nonostante gli scarsi risultati, non ha mai fatto mancare il suo sostegno.

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