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Un girone fa: Bologna-Udinese, secondo tempo da incubo

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Damiano Fiorentini, 1000cuorirossoblu

Ad una settimana dal pareggio ottenuto sul campo della Fiorentina, torna a scendere in campo il Bologna di Sinisa Mihajlovic a cui la vittoria manca da ben 6 partite; ad affrontarlo, in questa quart’ultima giornata del girone d’andata del campionato di Serie A, è l’Udinese; anche i friulani sono a corto di vittorie, l’ultima risale a 4 giornate fa. A fare da cornice a questo interessante incontro sono gli spalti deserti dello Stadio Renato Dall’Ara.

Per uscire da questa crisi di risultati, Sinisa Mihajlovic si affida al suo solito 4-2-3-1 che vede Da Costa tra i pali; Tomiyasu, Danilo, Paz e Dijks a comporre la linea a quattro; in mediana ci sono Schouten e Svanberg; Orsolini, Soriano e Barrow sono sulla trequarti alle spalle di Palacio.Risponde Gotti, ex di giornata, schierando un 3-5-2 con: Musso in porta; difesa a tre composta da Becao, Bonifazi e Samir; Larsen e Zeegelaar operano sulle corsie laterali; Pereyra, Walace e De Paul sono deputati a costruire gioco in mezzo al campo per innescare il tandem offensivo Lasagna Forestieri.

Comincia la partita con un’attenta fase di studio da parte di entrambe le formazioni. Col passare dei minuti è però l’Udinese ad avere il primo squillo con un tiro secco di Pereyra; l’argentino si porta il pallone sul sinistro e scaglia una forte conclusione che esce sopra la traversa di pochi centimetri. Risponde prontamente il Bologna da palla inattiva sulla trequarti campo: Orsolini se ne incarica ed esegue un cross perfetto, come insegnano nelle scuole calcio, tra dischetto e area piccola; Tomiyasu, perso in marcatura da Becao, ci arriva con un colpo di testa preciso che non dà scampo a Musso. Il Bologna firma ‘presente’ sul registro e si porta anche in vantaggio dopo venti minuti di gioco. L’Udinese sembra non riuscire a reagire ma dopo quindici minuti sfrutta l’ormai solita disattenzione rossoblu con Pereyra che riporta il risultato in parità. L’argentino ringrazia un impreciso Da costa che dimostra anche oggi, come nelle occasioni precedenti, di non avere più lo smalto necessario per giocare in Serie A. Tra l’altro, la rete costa anche un’ammonizione per Svanberg che ha provato a immolarsi per coprire l’errore del suo portiere. Tuttavia il Bologna continua a giocare e lo fa molto bene, tanto che i risultati sono immediati perché gli bastano solamente sei minuti per riportarsi in vantaggio con Svanberg: lo svedese calcia di prima intenzione un intelligente appoggio di Barrow che a sua volta ha ricevuto un grande cross da Palacio, e trafigge di potenza un ben piazzato Musso. Il portiere argentino, poco prima, con un colpo di reni aveva già salvato l’Udinese da un’altra conclusione piazzata dello stesso Svanberg. Così, sulla rete del 2 a 1, si spegne il primo tempo con le squadre che tornano negli spogliatoi; un meritato vantaggio del Bologna con i rossoblù che hanno controllato per lunghi tratti il match.

Dopo l’intervallo riprende la gara e si mette subito male per il Bologna. I felsinei si complicano nuovamente le cose da soli: Svanberg, dopo aver sbagliato il primo controllo, interviene in ritardo su Nestorowski che lo ha anticipato; così lo svedese rimedia la seconda ammonizione che gli costa il cartellino rosso. Il Bologna rimane quindi in dieci uomini e i rossoblù dovranno fare i conti con l’uomo in meno per l’intera durata del secondo tempo. L’espulsione galvanizza i friulani che iniziano ad attaccare come fossero un martello pneumatico. Il Bologna si copre e si chiude tutto in difesa per cercare di portare a casa il massimo bottino. Non sono tante le occasioni create dall’Udinese ma gli ospiti vanno vicini al goal in due occasioni: prima con De Paul che dal limite dell’area piazza a fil di palo ma Da Costa si riscatta e devia in calcio d’angolo con la punta delle dita, poi con Mandragora che dal vertice dell’area di rigore calcia secco verso l’incrocio lontano ma il palo gli nega la gioia del goal. Mano a mano che il tempo passa i tentativi falliti dai bianconeri sembrano demoralizzare la squadra allenata da Gotti; tuttavia, quando la gara entra nei minuti di recupero e per i calciatori di Mihajlovic sembra portata a casa, ecco che l’Udinese trova il pari grazie a un tiro di Arslan deviato da Hickey che mette fuori gioco Da Costa. La sorte, come spesso accade, non ha aiutato i ragazzi del tecnico serbo. I friulani, all’ultimo respiro, riescono a trovare il meritato pareggio nonostante la partita sembrasse già persa. Peccato per gli emiliani che si vedono strappare la vittoria all’ultimo respiro dopo un tempo di sacrificio. Dunque, il risultato decreta il quinto pareggio consecutivo per il Bologna mentre l’Udinese torna a fare punti dopo due sconfitte.

Un girone dopo troviamo le squadre a braccetto ad occupare l’undicesimo posto con 39 punti. Entrambe hanno l’obiettivo di raggiungere la parte sinistra della classifica che dista solamente tre punti dalla decima posizione occupata dal Verona. Per quanto riguarda i riflessi sul discorso salvezza sarà necessario aspettare il risultato della partita del giorno dopo tra Benevento e Cagliari. Nel caso in cui i Sanniti dovessero perdere, un eventuale pareggio consentirà sia all’Udinese sia al Bologna di essere matematicamente salve; al contrario il discorso sarebbe rimandato di una settimana. Sarà quindi una partita priva di particolari pressioni sulle spalle di ambo le formazioni con la speranza che anche l’Udinese giochi a viso aperto perché sul Bologna, dopo quasi due anni e mezzo di gestione Mihajlovic, non abbiamo dubbi.

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