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Un girone fa: Cagliari-Bologna, una serata no alla Sardegna Arena

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Neanche il tempo di festeggiare le vittorie o di leccarsi le ferite procurate dalle sconfitte che già da stasera si scenderà di nuovo in campo per la 29esima giornata di serie A: Torino e Lazio si affronteranno alle 19:30 mentre il Genoa ospiterà la Juventus alle 21:45. Proprio in terra ligure il Bologna è tornato alla vittoria, l’ultima risaliva al 7 febbraio in casa della Roma, imponendosi per 2-1 sulla Sampdoria dopo una partita particolarmente bloccata e tattica. L’ingresso di Musa Barrow ha decisamente sparigliato le carte sul tavolo: il gambiano ha infatti siglato l’1-0 su rigore, regalando pochi minuti dopo ad Orsolini la palla del 2-0 e risultando ancora una volta decisivo dopo le trasferte di Ferrara e Roma. Domani la squadra di Mihajlović ospiterà il Cagliari del subentrante Walter Zenga che sembra aver ridato vita ad una compagine che, prima del lockdown, era in preoccupante caduta libera. Sarà una partita particolarmente fisica, dove la differenza la farà la tenuta atletica e la voglia di agguantare il treno per l’Europa in una corsa che si preannuncia tiratissima. 

Se domani il pronostico è tutt’altro che agevole, vi ricordate invece quale fu l’esito della gara d’andata? 

Il Bologna era reduce dalla convincente vittoria in casa contro la Sampdoria, propiziata dal goal di Bani, mentre il Cagliari, dopo una serie di risultati utili consecutivi si ritrovava incredibilmente al settimo posto, proprio a ridosso della zona Europa. In una Sardegna Arena gremita il Bologna scende in campo con il solito 4-2-3-1 con il giovane Jerdy Schouten a centrocampo affiancato dal più esperto Blerim Dzemaili, mentre davanti si rivede Federico Santander come principale terminale offensivo, supportato dai soliti OrsoliniSoriano e Sansone. Il Cagliari risponde con il classico 4-3-1-2 di Rolando Maran, centrocampo muscolare, ma allo stesso tempo qualitativo con Nandez, Cigarini e Rog, mentre a ridosso delle due punte, Joao Pedro e Giovanni Simeone, un ispiratissimo Nainggolan agirà da collante tra i reparti. 

Fischia Sacchi, è cominciata Cagliari-Bologna!

Passano 20 minuti e il Bologna è avanti: Olsen ribatte una conclusione insidiosa di Orsolini, Soriano è abile ad agguantare il pallone e a farsi commettere fallo da un irruento Joao Pedro che lo stende in area, è calcio di rigore, nessun dubbio per il fischietto di Macerata. Si incarica della battuta Federico Santander che con un preciso tiro di destro spiazza Olsen, primo goal in questo campionato per il paraguaiano. La partita sembra in discesa, ma da qui in poi si scatenerà la furia cagliaritana. Dapprima ci prova Joao Pedro con sinistro a giro che sibila vicinissimo alla porta difesa da Skorupski. È il turno poi di Faragò e Klavan: il primo dopo una mischia in area non trova la porta da due passi, mentre il difensore estone non riesce ad indirizzare il pallone proveniente da calcio d’angolo. 

Nel secondo tempo la pressione del Cagliari, sospinto anche dal calore del pubblico, non accenna a fermarsi e al 48′ Joao Pedro riporta i suoi in partita: Luca Pellegrini vede libero Joao Pedro, lo serve con un preciso rasoterra, il brasiliano si libera in un fazzoletto dalla marcatura dei difensori del Bologna e trafigge Skorupski grazie anche ad una deviazione fortuita di Bani. Il Bologna, orfana di Mihajlović, prova a reagire con un tiro di Santander, ma la foga del Cagliari è insistentemente feroce e al 72′ Simeone porta in vantaggio i sardi: lancio di Nainggolan, la palla, dopo un tutt’altro che perfetto intervento di Bani, carambola sui piedi del Cholito che beffa Skorupski con un vellutatissmo pallonetto che vale il 2-1 per la squadra di casa. Il Bologna imbarca acqua da tutte le parti, la squadra è pericolosamente sfilacciata e il Cagliari ne approfitta per mettere in cassaforte l’incontro, siglando il 3-1 di nuovo con Joao Pedro che, dal limite dell’area, non ha difficoltà a centrare la porta, firmando la sua doppietta personale. L’autogol di Olsen a tempo ormai scaduto non basterà agli uomini di Mihajlović per rimettere in piedi una partita, che, dopo il 3-1, non aveva più molte speranze di essere riaperta visto e considerato lo strapotere fisico sfoggiato dal Cagliari, senza dubbio una delle squadre più solide e in forma della serie A. 

Il Bologna rientra a Casteldebole con l’amaro in bocca, consapevole di non essere riuscita a trovare quella continuità richiesta da Siniša e dai tifosi e che da tempo manca alla squadra per compiere quel tanto chiacchierato “salto di qualità”, necessario per ambire a posizioni di classifica più consone alla storia e al blasone di questa società. 

L’appuntamento è fissato per sabato con il racconto di Bologna-Inter!

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