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Un girone fa – Esordio amaro per Inzaghi nel derby con la Spal

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Sara Melotti


E’ paradossale come le cose possano cambiare così tanto in così pochi mesi. Un girone fa il Bologna si apprestava ad iniziare il campionato colmo di grandi speranze, speranze dovute soprattutto all’arrivo di Filippo Inzaghi sulla panchina rossoblù. Il cambio di allenatore era quella ventata di aria fresca utile a spazzare via le nuvole che da tempo adombravano il cielo rossoblù. Quel “fire and desire” simbolo del suo arrivo e di questo nuovo corso aveva scacciato via le tante perplessità derivanti soprattutto dalle tante uscite in fase mercato, uscite forse eccessive e che sembravano aver impoverito la squadra dal punto di vista tecnico. Un girone dopo quel “fire and desire” è scemato rivelando la nuda e cruda realtà: il Bologna è terzultimo in classifica e deve assolutamente rialzarsi per mantenere la categoria. 

IERI – Il nuovo Bologna si avviava verso la prima ed importante sfida casalinga e quale partita migliore, se non il derby con la SPAL?
Ma la vita ci insegna che le cose non vanno sempre come desideriamo e a volte basta un nonnulla affiché la situazione si capovolga. 
Il Bologna della sfida di andata ne è l’esatta rappresentazione. Dopo un primo tempo di totale controllo e qualche occasione la squadra si spegne e perde di intensità, nonostante un Rodrigo Palacio autentico trascinatore e fautore delle giocate migliori. 
La ripresa è invece tutt’altra storia, la SPAL alza la testa ed arriva più di una volta ad impensierire i rossoblù facendo sudare freddo gli uomini di Inzaghi. Il tecnico felsineo decide quindi di cambiare alcuni interpreti con l’intento di portare a casa i primi tre punti della stagione.
Ne esce però un Bologna confuso, squilibrato le cui idee sono sempre più confuse con la squadra che capitola al 71mo minuto per mano di un’autentico euro goal di Kurtic che trafigge un incolpevole Skorupski. Il Bologna tenta di recuperare la partita senza riuscirci complice dapprima l’espulsione del subentrante Nagy a cui si aggiunge il palo colpito da Helander al 94mo, episodi che negano di fatto il pareggio ai rossoblù.

OGGI – Un girone dopo la situazione è molto diversa. Lo spettro della retrocessione è reale così come la possibilità di un esonero dell’allenatore da parte della società. Le perplessità di inizio campionato sono riemerse a confermare che, l’attuale Bologna, è effettivamente più debole rispetto a quello della stagione passata. Ora sta nella dirigenza recuperare ed operare nella finestra di mercato di gennaio in modo da svoltare la stagione e raggiungere gli obiettivi prefissati. C’è anche un Bologna che forse, questo 3-5-2 tanto amato dal suo allenatore, non lo digerisce poi così bene come si pensava. C’è una città che mugugna e brontola ma che alla fine risponde sempre presente, segnale da non sottovalutare di questi tempi.

Rispetto alla sfida di andata il tecnico rossoblù potrà contare sulla presenza di Sansone e Soriano, appena arrivati sotto le due torri a dar manforte e potrà contare anche sull’apporto del rientrante Godfred Donsah che ha finalmente smaltito il grave infortunio che lo aveva tenuto fuori per la l’intera prima parte di stagione. Il tandem d’attacco rossoblù rimane invece invariato, con il duo Santander-Palacio che, ad un girone di distanza, si conferma ancora estremamente attuale. Rimangono queste le migliori scelte per il reparto offensivo nonostante un buon Orsolini che però fatica ancora tanto, specialmente quando comincia dal primo minuto. Diverso il discorso per quanto riguarda il reparto arretrato dove qualche cambiamento lo abbiamo visto. De Maio è fuori dalle rotazioni e il giovane Arturo Calabresi ha invece definitivamente soffiato il posto a Giancarlo Gonzalez. Il giovane difensore è la nota lieta di questa prima parte di stagione e, un girone dopo, è un perno fondamentale nella formazione base di Filippo Inzaghi.
Nella SPAL sarà invece la questione portiere a tener banco. Nonostante il buon girone di andata, Alfred Gomis sembra candidato ad essere sostituito da Emiliano Viviano, neo acquisto bianco azzurro e vecchia conoscenza rossoblù. Il portiere italo-senegalese sembra non abbia soddisfatto appieno le aspettative della società e si prepara ad accomodarsi in panchina. In attacco confermato invece il duo Petagna-Antenucci mentre Paloschi si accomoderà in panchina così come fece nella sfida di andata. 

 

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