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Un ringraziamento al passato: Roberto Soriano

Un’ode al passato per non dimenticare chi, nel periodo recente, ha aiutato il Bologna a risorgere dalle ceneri, senza però riuscire a festeggiare nulla di concreto.

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Roberto Soriano durante Spezia-Bologna (© Bologna F.C.)
Roberto Soriano durante Spezia-Bologna (© Bologna F.C.)

“Abbiamo bisogno di sentire il profumo del passato per dare il giusto valore al presente.”
Dumitru Novac

Secondo Robin Dunbar, all’interno della nostra vita riconosciamo all’incirca 5000 volti. Di questi, però, consideriamo amici solamente 150 persone. Un legame speciale, l’amicizia, che lega tutto d’un tratto due persone prima poco più che sconosciute, e poi pronte a dare tutte sé stesse per il benessere dell’altro. Per quanto tempo? Alle volte anche per la vita, come successo a Bologna tra il compianto Sinisa Mihajlovic e l’ex capitano rossoblù Roberto Soriano.

Bologna, Mihajlovic, capitano: la vita perfetta di Soriano

Soriano in un Torino-Bologna

Soriano in un Torino-Bologna (© Bologna FC 1909)

Come per il suo “socio” Nicola Sansone, dopo una lunga e prosperosa carriera in Italia, la Spagna non sorride neanche a Roberto Soriano. Nonostante una prima stagione da 33 presenze e 10 gol col Villareal, infatti, la seconda annata in maglia amarilla non porta gioie a Roberto, che chiude con 30 presenze e nessuna contribuzione al gol.

Da qui, quindi, l’idea di rientrare in Italia, più precisamente al Torino di Mazzarri. Questa volta, però, il Bel Paese non sorride all’italotedesco, che con i granata fatica a trovare spazio. Si arriva quindi a gennaio 2019, il nuovo punto di svolta della carriera di Roberto. E per sapere il perchè bisogna ricollegarsi al concetto sull’amicizia con cui abbiamo aperto questo articolo. Dopo anni proficui in Liguria, sponda Sampdoria, Sinisa Mihajlovic richiama Soriano, uno dei suoi fedelissimi, anche a Bologna, dove da poco il serbo è stato chiamato a risollevare le sorti della squadra cittadina.

Ecco la chiave di volta, un allenatore e amico, tanta fiducia e, soprattutto, la possibilità di essere ciò che si è. Con la cura Mihajlovic Soriano torna ad essere quel trequartista atipico visto a Genova, con movenze da attaccante puro e tecnica da numero 10. L’italotedesco si inserisce alla grande negli schemi di Sinisa, diventando in poco tempo leader tecnico e carismatico dei Rossoblù.

Roberto Soriano (© Bologna F.C.)

Roberto Soriano (© Bologna FC 1909)

E come se non bastasse negli anni successivi Soriano diventa sempre più centrale nella fase offensiva del “suo” Bologna. Impossibile dimenticare, per esempio, l’annata 2020-2021, in cui Roberto mette a referto 9 gol e 9 assist, sfiorando anche la chiamata per l’Europeo con l’Italia.

La gioia ritrovata “grazie” a Sinisa

Non tutto, purtroppo, dura per sempre. Ed infatti proprio dopo l’annata stupenda vissuta, neanche la fascia da capitano del Bologna salva Soriano da una brutta involuzione. Complice anche la malattia, sempre più forte, di Sinisa, Roberto sembra accusare il colpo e, nonostante un carattere da gladiatore ed una leadership da capitano vero, non riesce più ad incidere in zona gol, rimanendo a secco per oltre 700 giorni.

Arriviamo quindi al 18 febbraio 2023. Al Ferraris di Genova, pochi mesi dopo la morte di Sinisa, va in scena Sampdoria-Bologna, risultato? 1-2, con gol proprio di Roberto Soriano, che a fine partita descrive nel modo migliore possibile la chiusura di questo cerchio, che ha legato e legherà per sempre queste due anime: «Sono passate 65 gare dal mio ultimo gol, lo cercavo da tempo. Lunedì sarà il compleanno di Mihajlovic e voglio pensare che lui mi abbia aiutato a fare gol proprio in questo stadio che è stato così importante per tutti e due».

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