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Una domenica di ordinaria follia: al Penzo è 4-3 per il Venezia

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Clamoroso al Penzo: il Bologna va sotto, recupera ed infine cade sotto i colpi di un Venezia mai domo: alla fine è 4-3 per i padroni di casa, dopo una delle partite più incredibili di tutto il campionato.

Formazioni. Torna Theate in difesa e Svanberg a centrocampo (rispettivamente al posto di Bonifazi e Dominguez); De Silvestri ed Hickey sugli esterni, Barrow a far coppia ad Arnauotovic là davanti. Dall’altra parte un Venezia all’ultima spiaggia, costretto a vincere per continuare a sperare.

Primo Tempo. Il pubblico della Serenissima sembra rassegnato all’inevitabile: Penzo con larghi tratti vuoti, solo la curva si presenta piena (settemila nel complesso gli spettatori presenti). Settore ospiti esaurito dai tifosi bolognesi in settimana, tante sciarpe rossoblù anche nei distinti e in tribuna; presente Alberto Zaccheroni, grande ex di entrambe le squadre. Le due tifoserie non si amano, e se lo dimostrano subito con diversi cori ostili da una parte e all’altra (presente nella curva di casa una delegazione da Modena); poi si comincia, e dopo neanche cinque minuti passa subito il Venezia: Skorupski e compagni si fanno trovare impreparati, Henry beffa il portiere polacco con un pallonetto proprio sotto la curva di casa. Vantaggio Venezia, inizio shock per la squadra di Mihajlovic, presente in panchina. Non è finita: al quarto d’ora un altro buco clamoroso nella difesa rossoblù costringe Skorupski al fallo da rigore, sul quale il signor Marinelli non ha dubbi. Sul dischetto Kiyine, il portiere rossoblù intuisce, ma sulla ribattuta il numero ventitrè del Venezia è letale. 2-0, col Bologna in piena balia dell’avversario e incapace di reagire. Su calcio d’angolo ci prova Arnautovic, ma il suo colpo testa finisce fuori; ancora Kiyine impegna Skorupksi, che deve allungarsi per evitare il 3-0. Una leggerezza di Soumaoro alla mezz’ora mette Henry nuovamente di fronte al portiere polacco, nuovamente bravo a salvare tutto. Cenni di risvegli con Barrow, che fa un bell’uno-due con Soriano ed impegna per la prima volta Maenpaa. Poi, Mihajlovic decide per il primo cambio: fuori Theate (che va diretto negli spogliatoi), dentro Orsolini. Bologna che passa a quattro dietro. Un fallaccio di Hickey costa allo scozzesino il giallo. Il tiro di Barrow che finisce direttamente in Laguna, è l’istantanea di un primo tempo che sembra da dimenticare; quando però il cronometro è agli sgoccioli, ecco la rete di Orsolini, che di testa batte Maenpaa riaprendo i giochi. All’intervallo è 2-1.

Secondo Tempo. Il Bologna torna in campo con Dominguez al posto di Svanberg, Orsolini fa subito una magia: lancio al bacio per Barrow che serve Arnautovic, Maenpaa ci va di piede. Applausi del Penzo per Sinisa. E subito dopo, ecco il 2-2: la firma è la solita, quella di Arnautovic. Cross di Barrow, assist di testa di De Silvestri, e Marko che la deve solo appoggiare dentro; Soncin prova la carta Johnsen. E’ ancora Orsolini, il migliore dei suoi, ad impegnare la difesa veneziana: serpentina tra i difensori e tiro che chiama Maenpaa al pronto intervento. Quando è da poco passata l’ora di gioco, ecco il gol del sorpasso: Schouten raccoglie un pallone da fuori area, e batte il portiere. 2-3 per il Bologna. Mihajlovic manda in campo Sansone e Vignato per Barrow e Soriano. Non c’è un attimo di pausa: Aramu viene steso da Medel, l’arbitro dà un altro rigore per i padroni di casa. Dal dischetto va lo stesso Aramu, 3-3. Partita a questo punto apertissima ed imprevedibile: Soncin mette la coppia Perez-Okereke per Crnigoj e Cuisance. Dominguez viene ammonito per un fallo al limite, Sansone ci prova in rovesciata ma non va. Sembra finita, ma proprio all’ultimo c’è il gol del Venezia: Johnsen trova il gol della domenica e regala tre punti al Venezia.

foto: Bologna fc

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