Una fascia Rowente: contro lo Steaua tocca a Jonathan (Stadio)

Da Pisa a Bucarest. Per Rowe è arrivata l’ora del riscatto: Italiano gli ricorda ancora i tre gol sbagliati davanti alla porta di Semper (uno per aver tentato un gesto tecnico da fuoriclasse con il tacco, anche se non perfetto nell’esecuzione). Poco cinismo. L’allenatore di Karlsruhe e Remo Freuler, il capitano, hanno il compito di far capire a Rowe che a Bologna certe occasioni vanno colte al volo – e meglio di come le ha colte al Dall’Ara due giornate fa.

Dall’acquisto più costoso di sempre nella storia del club felsineo ci si aspetta di più. Classe 2003, quindi ancora acerbo. Qualche errore gli deve essere perdonato – come fatto in passato con Dan Ndoye, più vecchio dell’inglese di tre anni. Ha ancora tempo per sprigionare tutta la sua qualità e dimostrare che l’investimento è stato lungimirante. Chissà che già stasera non arrivi il primo segnale.

Jonathan Rowe in Bologna-Como (© Damiano Fiorentini)

Steaua-Bologna, Rowe più di Cambiaghi

Anche se Cambiaghi sta vivendo un momento di forma straordinario, tanto da guadagnarsi la chiamata in Nazionale, questa sera Rowe potrebbe rubargli il posto nell’undici titolare sulla corsia mancina. Rowe vanta maggior esperienza in campo europeo, tant’è che Italiano e Niccolini sono convinti di schierarlo. Sta guadagnando sempre più minuti grazie ai progressi nell’assimilazione dei movimenti richiesti da Italiano, sia in fase offensiva che difensiva.

Fisicità, velocità e profondità. Jonathan Rowe può garantire tutto questo come nessun altro a Bologna. Nel garantire verticalità e dettare i passaggi ai centrocampisti, è nella sua comfort zone. Per inserirsi davvero, serve partire da ciò che gli riesce naturale. Italiano lo sa, e spera che Rowe ritrovi presto fiducia: con tante partite all’orizzonte, l’inglese può diventare un’arma preziosa.

Fonte – Dario Cervellati, Stadio

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