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Verso Cagliari-Bologna, Aresu (Centotrentuno): «Gara molto complicata per Ranieri e i suoi. I rossoblù sardi si aspettavano di più dai nuovi acquisti»

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Fonte immagine: Cagliari Calcio


Domani alle 15, alla Unipol Domus di Cagliari, andrà in scena la sfida tra rossoblù isolani e rossoblù emiliani: Cagliari-Bologna. All’andata, al Dall’Ara, vinse la squadra di Thiago Motta. Oggi, il Bologna si trova in piena lotta per le posizioni europee, mentre il Cagliari lotta per la salvezza.

Per capire il momento della formazione del capoluogo sardo, abbiamo intervistato il collega Francesco Aresu, direttore della testata Centotrentuno.com.

L’intervista su Cagliari-Bologna

Ciao Francesco, si è concluso il girone di andata. Il Cagliari è al momento è 17° quindi virtualmente salvo, ma è stato oggetto di critiche. Sono critiche giuste a tuo modo di vedere?

«Ciao Stefano, la verità sta nel mezzo: è giusto criticare una squadra che nelle prime 19 giornate fa solo 15 punti, ma è altrettanto vero che il Cagliari per quanto espresso avrebbe meritato 6/7 punti in più. E a quel punto il giudizio sul girone di andata sarebbe stato molto diverso».

Tra le neopromosse è quella che ha il rendimento peggiore. Che difficoltà sta affrontando rispetto alle altre?

«Il Cagliari, inspiegabilmente anche per Ranieri, continua a perseverare in certi errori come per esempio i posizionamenti sulle palle inattive. Questa situazione va contestualizzata: il Cagliari è arrivato quinto lo scorso anno in B, ha conquistato la promozione all’ultimo secondo dei playoff e non è mai stato all’altezza delle prime due Frosinone e Genoa. È un concetto che Ranieri ripete spesso per spiegare la stagione del Cagliari».

Tra le criticità c’è sicuramente il mercato che ha deluso, in particolare gli investimenti in difesa come Hatzidiakos e Wieteska.

«Ranieri e tutta la società non si aspettavano il rendimento negativo di quasi tutti i nuovi. Quelli che stanno rendendo di più sono i protagonisti della promozione come Luvumbo, Pavoletti, Dossena ecc… L’unico nuovo che sta davvero facendo la differenza è Prati. Gli altri stanno deludendo. Le critiche quindi sono giuste nella misura in cui si contestualizzano e mirano a chi è arrivato per dare esperienza da Serie A e sta deludendo. I due centrali, su cui la società ha investito tanto, sono secondo me giocatori buoni, ma hanno risentito di un avvio di stagione difficile della squadra».

I rossoblù hanno vinto tre gare in questo girone di andata. Due, quelle con Frosinone e Sassuolo con rimonte entusiasmanti nel finale. Eppure non è mai riuscito a trarre beneficio dall’entusiasmo di questi successi. Perchè?

«Servono normalità e fiducia. Il Cagliari deve cominciare il girone di andata con fiducia, perché in questa seconda metà del girone di ritorno ha fatto buone cose. Per trovare questa fiducia, i rossoblù devono trovare una vittoria normale e non miracolosa, in rimonta, come quelle con Frosinone e Sassuolo. L’andata è servita come rodaggio, adesso nel ritorno, come dice Ranieri, serve mettersi l’elmetto e andare a fare la guerra».

Come vedi dall’esterno la stagione del Bologna?

«Il Bologna è una delle squadre più interessanti del campionato, sta raccogliendo il frutto di quanto di buono già fatto lo scorso anno e ha giocatori molto interessanti, seguiti anche dal Cagliari in passato, vedi i vari Calafiori, Aebischer e Ferguson. Ha un allenatore molto intelligente e bravo, che sta dimostrando di essere un ottimo prospetto per il futuro. Domani, per fortuna del Cagliari, mancherà Joshua Zirkzee che è un giocatore molto importante, con enormi margini di miglioramento, che mi ha impressionato ogni volta che l’ho visto giocare».

Per Ranieri e i suoi che partita sarà?

«Sarà una gara molto difficile per Cagliari, contro un Bologna voglioso di invertire il trend dei risultati negativi delle ultime settimane. Mi aspetto che venga qui a Cagliari a fare la partita». 

Ci puoi dare delle indicazioni sulla formazione che vedremo domani?

«Salvo novità, in formazione mi aspetto: Scuffet in porta, difesa a quattro con Zappa, Goldaniga, Dossena e Augello. A centrocampo Nandez, Prati, Makoumbou e Azzi. Davanti Viola dietro Petagna, con Pavoletti pronto a subentrare, perché avendo poche alternative, Ranieri si potrebbe tenere un cambio nel reparto d’attacco in piena emergenza. Difficile dare una definizione esatta del modulo».

Grazie Francesco, a presto.

«Ciao Stefano, a presto».

 

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