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Verso Udinese-Bologna, Surza: «C’è la consapevolezza che i rossoblù sono una grande squadra»

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fonte immagine: Udinese Calcio

Trasferta molto insidiosa per il Bologna, che fa visita al Blunergy Stadium di Udine per la sfida contro l’Udinese, padrone di casa. La squadra rossoblù poco meno di 12 mesi fa, vinse in Friuli con un gol di Nicola Sansone che fissò il risultato sull’1-2. Da allora per il Bologna è stata un’evoluzione e una crescita continua, mentre per il club della famiglia Pozzo è stato un periodo di grandi cambiamenti e diverse difficoltà.

Per capire questa situazione, abbiamo chiacchierato con il collega di TV12, Alessandro Surza.

L’intervista pre Udinese-Bologna

Ciao Alessandro, l’Udinese quest’anno ha faticato a “inserirsi” in questo campionato. Come mai? A che cosa sono dovute queste difficoltà?

«Ciao Stefano, quest’anno l’Udinese, dopo anni, ha deciso di fare una rivoluzione. Si è scelto di percorrere questa strada lasciando andar via tanti giocatori importanti. Sono arrivati 16 giocatori nuovi e tra questi nessuno aveva nemmeno una presenza in Serie A. L’unico italiano era Lucca, che in A, non era mai arrivato. Sono andati via Udogie, Arslan, Beto e Becão, ed erano cessioni programmate. Non Samardzic, che ad un certo punto sarebbe dovuto andare all’Inter, “sostituendo” la cessione di Beto per cui non era arrivata l’offerta giusta. Poi le cose sono andate come inizialmente deciso, ma la cessione di Beto era chiara fin da quando l’Udinese ha preso Brenner e Lucca, uno a marzo e l’altro a giugno».

Hai parlato dei nuovi, di Brenner che però non si è mai visto causa infortuni. Ma è solo la rivoluzione sul mercato ad aver condizionato i bianconeri?

«Come il Milan, anche l’Udinese ha avuto tanti infortuni. Pronti via, si è infortunato Brenner, pagato tanto, e sta fuori 5 mesi. Lucca, all’esordio in Serie A, è quindi rimasto l’unico attaccante titolare di una squadra che deve fare punti per salvarsi. Gli infortuni, come la rivoluzione, hanno influito molto sulle prestazioni perché oltre a Brenner, c’è stato anche l’infortunio di Success e altri come quello di Bijol ora».

Le cose dopo l’arrivo di Cioffi sono migliorate.

«In questo momento l’Udinese, con Cioffi sta facendo delle prestazioni molto positive. Dopo il cambio, la squadre riparte: ha giocato bene e pareggiato a Monza, battuto il Milan, asfaltato l’Atalanta e poi pareggiato sfortunatamente e perso a Roma e ci sta e poi si è infortunato Bijol».

L’esonero di Sottil mi è sembrata una scelta sofferta, soprattutto perché sembrava che ci fossero degli ottimi rapporti. Che cosa ha portato a questa crisi di risultati e all’esonero?

«L’errore di Sottil è stato non sapersi evolvere dopo aver trovato un modo di giocare che aveva sorpreso tutti. Dopo i mondiali, Sottil per tutto il girone di ritorno e quest’anno non è riuscito a trovare una chiave per rilanciare la sua squadra. I risultati non lo hanno aiutato e la società, arrivati alla gara col Lecce, credo abbia avuto la sensazione di non riuscire più a vincere e ha deciso di dare una svolta».

Domani Udinese-Bologna, che opinione hai del lavoro dei rossoblù e quale è l’opinione nella società bianconera?

«Bologna, lavoro fantastico: merito dei giocatori, di Thiago Motta per un’altra più grande parte e soprattutto di Sartori per una grandissima parte. Il Bologna gioca bene sia col pallone che senza, gioca bene quando c’è da divertirsi e quando c’è da soffrire vedi la gara contro l’Atalanta. La squadra sa lottare e vincere anche le gare che magari non merita: pregio da grande squadra, che il Bologna è. Qua c’è la consapevolezza di giocare contro una grande: l’Udinese lo sa».

Che gara ti aspetti?

«Mi aspetto che il Bologna venga a Udine da grande squadra. Non giocando di rimessa, ma imponendo il proprio gioco. Come se arrivassero qua una Juventus, un Milan, un’Inter. Arriva una squadra da Champions League e sarà difficilissima».

Sulla formazione ci sono notizie?

«Ferreira, Perez e Christensen in difesa. Camara a sinistra, a meno di sorprese su Zemura. A centrocampo giocano Walace e Payero, rientrante dalla squalifica, e poi uno tra Samardzic e Lovric (51%-49%). per il resto davanti coppia Pereyra-Lucca confermata».

Ciao Alessandro, grazie!

«Grazie a te, alla prossima!».

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