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Calcio

100 storie del Football dei pionieri: 88-Hanot, 87-Fratelli Céspedes, 86-Massa

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88 – Gabriel HANOT

Difensore, tra i pionieri del calcio francese e stella di Tourcoing, Preussen e AS Française, dopo il ritiro fu CT della Nazionale e allo stesso tempo editore per France Football e L’Équipe: fu proprio per via di questo duplice ruolo che in seguito a una sconfitta l’Hanot giornalista criticò l’Hanot allenatore, con l’Hanot tifoso che ne chiedeva le dimissioni puntualmente presentate. Principale promotore del professionismo in Francia, fu anche l’ideatore di un trofeo internazionale che sarebbe stato conteso dai migliori club europei e che sarebbe diventato in seguot la Coppa dei Campioni, la più importante competizione per club calcistici in Europa, fatto che lo porta ad essere considerato una delle figure chiave per lo sviluppo del calcio in tutto il Continente.

 

87 – Amilcar, Bolivar e Carlos CÉSPEDES

Tra i pionieri del calcio uruguaiano, di cui sono stati i primi idoli indiscussi, crebbero insieme nel Paso Molino e quindi passati al Club Defensa, quando quest’ultimo club si unisce al nascente Nacional di Montevideo si trovano ad essere gli idoli incontrastati dei tifosi “Tricolores”. Amilcar è il portiere titolare, ma le stelle sono Carlos e Bolivar: il primo è un’ala eccezionale per dribbling ed eleganza, incanta il pubblico con le sue finte prima di servire Bolivar, che è semplicemente considerato il miglior calciatore al mondo, un bomber implacabile il cui tiro è una sentenza. Insieme “los hermanos Céspedes” conquistano il campionato nel 1902, nel 1903 e nel 1904, quest’ultimo in un incredibile spareggio con il Peñarol mentre nel Paese infuria la guerra civile per la sollevazione popolare condotta da Aparicio Saravia, terminata la quale l’Uruguay si avvia ad un periodo d’oro: è un periodo che Bolivar e Carlos non vivranno, morendo giovanissimi e nel giro di 24 giorni l’uno dall’altro per via dell’epidemia di vaiolo giunta nel Paese. Vengono seppelliti nel “Cementerio Monumentàl de la Teja”, simboli eterni del club che li ha visti come i suoi primi eroi.

 

86 – Lorenzo Bartolomé MASSA

Figlio di immigrati giunti in Argentina da Torino, don Lorenzo Massa gestiva l’Oratorio San Antonio di Almagro, periferia di Buenos Aires, quando incontrò dei ragazzi innamorati del pallone: si facevano chiamare “Los Forzosos de Almagro”, i forti di Almagro, e sfidavano continuamente per le strade della città i ragazzi degli altri quartieri. Erano i primi anni del ‘900, e la crescente urbanizzazione della città non aiutava le partite giocate per strada mentre il traffico cresceva a vista d’occhio: quando uno dei “Forzosos” morì durante una partita, investito da un tram, don Lorenzo capì che la passione per il pallone era troppo forte per chiedere ai ragazzi di smettere e allora si offrì di ospitare le partite dei ragazzi in un campo nel suo oratorio. Nasceva così, nel 1908, il San Lorenzo de Almagro, uno dei club più popolari d’Argentina.

 

Puntate precedenti:

– 100 (Morley), 99 (Gardner), 98 (Duarte)
– 97 (Thorpe), 96 (Ramsay), 95 (Doig) 
– 94 (Delaunay), 93 (McCrum), 92 (Brodie)
– 91 (Koch), 90 (Poole), 89 (Hutton)

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