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Kicker.de


Servus, Freunde!

La notizia del giorno è che se il campionato finisse ora il Bayern sarebbe fuori dall’Europa. Suona strano ma in realtà se si va a vedere la stessa giornata dello scorso anno, si scopre che i punti di distacco dalla vetta erano 9 contro i 7 attuali. Classifica più corta e torneo più equilibrato: c’è per tutti una sorta di ritorno del gioco “alla tedesca” e questo livella maggiormente i valori in campo. In quel di Mönchengladbach si vede bel gioco da ambo le parti e sono proprio i Bullen, dopo un primo tempo quasi a senso unico, a portarsi in vantaggio con Perisic ad inizio ripresa ma vengono raggiunti da un colpo di testa di Bensebaini dopo una decina di minuti. Quando tutto sembra finito, nel recupero, Martinez stende Embolo in are: rosso e rigore sacrosanto che ancora Bensebaini non sbaglia. Prosegue la sua marcia anche il RB Lipsia che con una doppietta del solito Werner e un gol di Sabitzer stende l’Hoffenheim il cui punto della bandiera è messo a segno da Bicakcic. Dortmund a valanga sul Fortuna Düsseldorf con doppiette di Reus e Sancho e gol di Hazard mentre altra doppietta (a fine giornata saranno ben 6) è quella con cui Alario regala il successo al Bayer Leverkusen sullo Schalke 04 che va a rete solo con Raman. Un gol di Schmidt basta al Friburgo per piegare il Wolfsburg e a Berlino l’Union, con due gol di Andersson affossa sempre di più il Colonia. A Francoforte, Eintracht ed Hertha si dividono la posta nell’unico pareggio della giornata: Berlinesi avanti con Lukebakio e Grujic ma riagguantati da Hinteregger e Rode nel finale. L’Augusta ha ragione del Magonza, passato in vantaggio con Öztunali, grazie alle marcature di Richter e Niederlechner su rigore mentre a Brema il fanalino di coda Paderborn fa bottino pieno con una rete di Michel allo scadere.

 

RISULTATI

Eintracht Francoforte-Hertha Berlino 2-2

Borussia Dortmund-Fortuna Düsseldorf 5-0

Borussia Mönchengladbach-Bayern Monaco 2-1

Augusta Magonza 2-1

RB Lipsia-Hoffenheim 3-1

Friburgo-Wolfsburg 1-0

Bayer Leverkusen-Schalke 04 2-1

Union Berlino-Colonia 2-0

Werder Brema-Paderborn 0-1

 

CLASSIFICA

Borussia Mönchengladbach 31

RB Lipsia 30

Borussia Dortmund 26

Schalke 04, Friburgo e Bayer Leverkusen 25

Bayern Monaco 24

Hoffenheim 21

Wolfsburg 20

Union Berlino 19

Eintracht Francoforte 18

Augusta 17

Magonza 15

Werder Brema 14

Fortuna Düsseldorf ed Hertha Berlino 12

Paderborn e Colonia 8

 

Parliamoci chiaro: raccogliere un’eredità può essere difficile, figuriamoci se ne devi raccogliere addirittura due. Non importa se sei bravo, forse anche di più: non basta.

Ulrich “Uli” Süde nasce a Korbach, nei pressi di Kassel, il 19 Aprile 1956, viene prelevato giovanissimo dai Puledri e messo a regime. Non ci sarà altro per lui in carriera: Gladbach e basta. Fa la trafila delle giovanili e va a vedere la prima squadra quando può. In porta non cambia mai nulla. C’è Kleff. Ecco. Allora, per variare, comincia ad interessarsi della panchina. Lì c’è un po’ più di alternanza: Bernd Schrage, a volte Gregor Quasten, poi il giovanissimo Köbi Klingen… Tre ragazzi che, assieme, in sei anni, segnano “zero” nella casella “minuti giocati”. Nel 76/77 tocca a lui. Gongola già: la panchina è più vicina al campo rispetto alla tribuna e, se Lattek non sbraita troppo, si sente persino quello che dicono i giocatori. Invece no: dai dilettanti del Wiesbaden arriva un gigante allampanato di nome Kneib e in panchina ci va Kleff. Pazienza. Si torna al freddo sui gradoni. L’anno successivo qualcosa si muove: i due WK fanno staffetta, segno che l’aria ha preso una direzione diversa. Infatti nel 79/80 Kleff si accasa a Berlino e, finalmente, è panchina. Il giovanotto si attrezza con tutti i comfort: guardare quel pennellone con la barba può essere utile per imparare come si fa (a volte anche come non si fa) e comunque è molto più divertente così. Non fa in tempo a godersela che accade l’imponderabile: Kneib prende la strada di Bielefeld e torna Kleff. Heynckes è lapidario: “giochi tu”. “Aspetta, Jupp, io – sì – ho dato un’occhiata per vedere come funziona ma non so se…”: Osram, però, se n’è già andato. Il 16 Agosto 1980 è la sua prima in Bundes: dopo aver tenuto duro per oltre un’ora, capitolerà due volte in cinque minuti per mano (anzi, piede) di Wenzel e Klaus Allofs e la rete di Bruns non eviterà la sconfitta ma il dado è tratto. 19 gare il primo anno, qualche incertezza che per la stagione successiva gli fa preferire ancora Kleff, poi la porta dei Fohlen è tutta (o quasi) sua e toccherà ad un’altra K illustre, Uwe Kamps, fargli da riserva, almeno per un po’. Alla fine saranno 126 gare in massima divisione, tutte con la maglia bianconeroverde. Non era un fenomeno, Uli Sude, era uno come tanti: pochi acuti ma anche pochi svarioni, solido il giusto, fedele fino all’ultimo. Una bandiera ripiegata fra altre più grandi, che oggi, dopo un breve girovagare, insegna calcio ai giovani nell’unica realtà che lo ricordi: Mönchengladbach.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

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