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Servus, Freunde!

Il Bayern consolida la sua posizione di classifica vincendo sul campo dello Stoccarda che segna con Koulibaly ma subisce il ritorno di Coman, Lewandowski e Douglas Costa. Il RB Lipsia batte l’Arminia Bielefeld: Angeliño e Nkunku per i sassoni , Klos tenta di riapire la gara ma è inutile. Il Bayer Leverkusen manca una buona occasione pareggiando a reti bianche con l’Hertha Berlino e il Borussia Dortmund perde addirittura in casa col Colonia: doppietta di Skhiri per i Caproni cui segue il gol di Hazard per i gialloneri. Succede di tutto a Wolfsburg: Bittencourt porta in vantaggio il Werder Brema, Baku e Brooks ribaltano il risultato che viene nuovamente riequilibrato da Möhwald prima che Weghorst rporti avanti i padroni di casa; nella ripresa, un autogol di Brooks ristabilisce la parità ma nel finale ancora Weghorst e Bialek regalano la vittoria ai Lupi. All’Alten Forsterei di Berlino, Andrich e Kruse gelano l”EIntracht Francoforte in apertura ma vengono raggiunti dalla doppietta di Silva: a dieci minuti dal termine Dost va a rete per gli ospiti ed è nuovamente Kruse, poco dopo, ad evitare la beffa ai capitolini. Una rete per parte tra Augusta e Friburgo – Grifo per i bianconeri, Vargas per i bavaresi – così come tra Magonza ed Hoffenheim: Quaison per i Nullfünfer, cui risponde Bebou. Si fa difficile la posizione dello Schalke 04, che non vince da 25 gare in Bundesliga: sotto per mano di Neuhaus a Mönchengladbach, gli Knappen riparano temporaneamente con Raman salvo poi crollare sotto i colpi di Wendt, Thuram e Wolf.

 

RISULTATI

Wolfsburg-Werder Brema 5-3

Borussia Dortmund-Colonia 1-2

RB Lipsia-Arminia Bielefeld 2-1

Union Berlino-Eintracht Francoforte 3-3

Augusta-Friburgo 1-1

Stoccarda-Bayern Monaco 1-3

Borussia Mönchengladbach-Schalke 04 4-1

Bayer Leverkusen-Hertha Berlino 0-0

Magonza-Hoffenheim 1-1

 

CLASSIFICA

Bayern Monaco 22

RB Lipsia 20

Bayer Leverkusen 19

Borussia Dortmund 18

Wolfsburg 17

Union Berlino 16

Borussia Mönchengladbach 15

Augusta ed Eintracht Francoforte 12

Stoccarda e Werder Brema 11

Hoffenheim 9

Hertha Berlino 8

Friburgo 7

Colonia 6

Magonza 5

Arminia Bielefeld 4

Schalke 04 3

 

Doveroso, questa settimana, un tributo all’immenso Diego Armando Maradona. Non sta certo a me ricordare i suoi successi e le sue straordinarie giocate ma vorrei proporvi un excursus che racconti la sua storia contro le squadre tedesche.

A livello di club, Diego affrontò con il Barça il Magdeburgo ai sedicesimi di Coppa delle Coppe nella stagione 1983-84 e in Sassonia andò a segno tre volte (di cui una su rigore), per il 5-1 finale dei Blaugrana, ma non giocò il ritorno perché nel precedente turno di campionato aveva subito un grave infortunio a causa di una bruttissima entrata del difensore dell’Athletic Bilbao Andoni Goikoetxea. Con la maglia del Napoli incrociò i tacchetti con le tedesche per ben quattro volte. Nella Coppa UEFA 1988-89 ai sedicesimi capitò il Lokomotiv Lipsia che i biancoclesti eliminarono facilmente, pareggiando 1-1 a Lipsia e imponendosi 2-0 a Napoli senza che Diego andasse in gol. In semifinale ci fu il Bayern Monaco e nemmeno contro i Bullen l’argentino riuscì a centrare la rete ma con un 2-0 in casa e un 2-2 in Baviera fu la formazione di Ottavio Bianchi ad andare in finale dove trovò lo Stoccarda, che Diego infilò su rigore al S. Paolo, e sommando il 2-1 di quella sera al 3-3 in riva al Neckar, il trofeo finì all’ombra del Vesuvio. Disastroso fu invece il confronto con il Werder Brema (statisticamente, il “giustiziere” delle italiane) l’anno successivo agli ottavi della stessa manifestazione: i Werderaner si imposero 3-2 a Napoli ed addirittura 5-1 in casa contro coloro che, a fine stagione, saranno campioni d’italia.

Con la maglia dell’Albiceleste, Diego affrontò la Mannschaft 6 volte la prima delle quali fu la vittoria per 2-1 a Montevideo, il giorno di capodanno del 1981, in occasione del Mundialito. Poi un pareggio a Baires, il 24 Marzo 1982, per 1-1. Il 29 Giugno 1986, a Città del Messico, in occasione della finale del campionato del mondo, Diego non brillò com’era solito fare, asfissiato in marcatura prima da Matthäus poi, nella ripresa, da Briegel ma un suo tocco geniale smarcò Burruchaga che infilò Schumacher e regalò la coppa all’Argentina. Altra vittoria sudamericana a Baires per 1-0 il 16 Dicembre 1987, poi la sconfitta di Berlino sempre per 1-0 il 2 Aprile 1988. Infine la finale di Roma, dalla quale uscì – stavolta – sconfitto da un rigore di Brehme.

Diego non segnò mai alla Mannschaft ma ebbe sempre grandissimo rispetto per il calcio tedesco e due sono le frasi che più volte ha ripetuto durante le interviste:

– “La Germania era l’avversario più tosto al mondo: ti faceva paura anche senza la palla”

– “L’avversario più forte che abbia mai incontrato? Non ho dubbi: Matthäus”

Ruhe in Frieden, Fußballmeister.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

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