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Servus, Freunde!

Il Bayern Monaco fatica più del dovuto sul campo dell’Hertha Berlino, che sembra finalmente rivitalizzata da Dardai: dopo un rigore sbagliato da Lewandowski, la sblocca Coman e il RB Lipsia tiene il passo vincendo a Gelsenkircken grazie a Mukiele, Sabitzer e Orban. Wolfsburg all’inglese sul campo dell’Augusta, con Weghorst e Baku, ed è corsara anche l’Eintracht Francoforte a Hoffenheim: a Kostic replica Bebou ma in due minuti Ndicka e Silva regalano i tre punti alle Aquile. Spettacolo a Leverkusen, dove i locali si portano avanti con una doppietta di Demirbay, lo Stoccarda la riapre con Kalajdzic ma Bailey e Wirtz riportano il punteggio a favore delle Aspirine: Kalajdzic segna ancora ma il sigillo al risultato è apposto da Gray nel finale. Il Borussia Dortmund cede a Friburgo: a Jeong e Schmid risponde Moukoko ma non basta mentre a Mönchengladbach il Colonia fa suo il Rheinderby: passati in vantaggio con Rexhbecaj, i Caproni si fanno raggiungere da Neuhaus ma ancora Rexhbecaj, ad inizio ripresa, infila il punto del successo biancorosso. Un rigore di Niakhaté basta al Magonza per superare l’Union Berlino, invece a Bielefeld non si gioca a causa di un’abbondante nevicata.

 

RISULTATI 20a GIORNATA

Hertha Berlino-Bayern Monaco 0-1

Bayer Leverkusen-Stoccarda 5-2

Friburgo-Borussia Dortmund 2-1

Schalke 04-RB Lipsia 0-3

Magonza-Union Berlino 1-0

Augusta-Wolfsburg 0-2

Borussia Mönchengladbach-Colonia 1-2

Hoffenheim-Eintracht Francoforte 1-3

Arminia Bielefeld-Werder Brema rinviata per neve

 

CLASSIFICA

Bayern Monaco 48

RB Lipsia 41

Wolfsburg 38

Eintracht Francoforte 36

Bayer Leverkusen 35

Borussia Dortmund e Borussia Mönchengladbach 32

Friburgo 30

Union Berlino 29

Stoccarda 25

Werder Brema*, Hoffenheim ed Augusta 22

Colonia 21

Hertha Berlino ed Arminia Bielefeld* 17

Magonza 13

Schalke 04 8

* = una partita in meno

 

2 Febbraio 1952

Nasce, a Sonneberg, Reinhard Häfner.

Centrocampista, cresce nel Motor della sua città e viene aggregato al Rot-Weiß Erfurt a 16 anni.

Due stagioni più tardi è già nazionale juniores con cui conquista (per sorteggio, ai danni della Francia, dopo l’1-1 in campo) il primo titolo europeo non ufficiale. Debutta in prima squadra ma i biancorossi retrocedono a fine stagione ed essendo lui nel giro delle nazionali, com’è consuetudine nella DDR, si rende necessario trovargli una sistemazione più adatta.

Questa viene individuata in Dresda: sono gli anni ’70, quelli in cui i gialloneri dominano la scena insieme al Magdeburgo, e quel trasferimento gli varrà quattro vittorie in Oberliga (1973, 1976, 1977 e 1978) ed altrettante in FDGB Pokal (1977, 1982, 1984 e 1985, dopo 3 sconfitte in finale) oltre ad aprirgli le porte della rappresentativa maggiore, il 18 Settembre 1971, a Lipsia contro il Messico.

Dotato di grande senso tattico, ha ottima tecnica ed è utile alla squadra sia in fase di interdizione che di costruzione: è da lui che ripartono tutte le azioni e spesso lo si trova al limite dell’area a cercare la rifinitura o tentare la conclusione.

Medaglia di bronzo a Monaco ’72, deve saltare il mondiale due anni dopo a causa di un infortunio ma si rifarà a Montreal ’76 dove conquisterà l’oro segnando all’84° il definitivo 3-1 sulla Polonia.

Lascia la nazionale nel 1984 (54/4) ed il calcio giocato nel 1988 (391/57), intraprendendo la carriera di allenatore.

Subentra nel 1990 a Eduard Geyer sulla panchina della sua ex-squadra e conquista sia Oberliga che coppa, in seguito allena il Chemnitz tra il 1993 ed il 1996.

Negli anni duemila viene colto da una seria forma di depressione che lo porta all’etilismo: disintossicatosi, torna in panchina ma limitatamente alle leghe regionali e cittadine.

Si spegne nella ormai “sua” Dresda il 24 Ottobre 2016, vinto da un male incurabile.

Per domande, approfondimenti e curiosità potete venirmi a trovare su FUSSBALL, BITTE!

Friedl25

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