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Calcio

Cose dell’altro…Calcio: Savio ha deciso di giocare? – 01 Ott

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Oggi parliamo di un calciatore che non vuleva fare il calciatore. O forse che lo voleva fare, ma che per motivi incomprensibili, ha sprecato un talento. Parliamo di un giocatore che sembrava una promessa quando aveva 18 anni, sembrava finito quando ne aveva 23 e che oggi, a 26 anni, dopo aver forse trovato un equilibrio, risulta svincolato. Parliamo di un ex rossoblu, parliamo di Savio Nsereko. 

Savio Nsereko nasce nella capitale dell’Uganda, Kampala, il 27 Luglio 1989, in una nazione ancora provata da oltre dieci anni di guerre (prima quella con il Ruanda e poi quella Civile), ed anche per questo motivo i suoi genitori si trasferiscono in Germania, portando con loro il figlio ancora molto giovane, che così prenderà il doppio passaporto ugandese/tedesco.

Inizia a giocare nelle giovanili del Monaco 1860 ed appena quindicenne viene convocato per una partita della “2 Fußball-Bundesliga”, la Serie B tedesca, dimostrando di avere un potenziale che lo potrebbe rendere un giocatore di buon livello. Savio è molto rapido, ha buona corsa ed ottima tecnica, si disimpegna molto bene nei dribblig e può giocare sia come seconda punta che come esterno di attacco. Queste caratteristiche portano a far si che il Brescia decida che si, Savio potrebbe davvero diventare un buon giocatore; così nel 2005 lo acquista ancora sedicenne e lo porta in Italia per fargli giocare il campionato Primavera.

E Savio Nsereko brucia le tappe, e dopo un anno di Primavera, nella stagione 2006/2007, a 17 anni, fa il suo esordio in Serie B contro il Crotone. L’anno successivo è ancora in Lombardia, e le sue prestazioni (e 3 gol) portano Horst Hrubesch, il C.T. della Germania Under 19, a convocarlo per l’Europeo di categoria svoltosi in Repubblica Ceca, e vinto proprio dai tedeschi. Campione d’Europa Under 19, ormai fisso in rosa di una squadra di Serie B, Savio pare essere in rampa di lancio per una carriera più che accettabile; ma la storia è strana, e quelli saranno i suoi anni migliori, se Savio Nsereko avrà una carriera degna di essere raccontata ancora prima che sia conclusa, non sarà per quanto è riuscito a fare in campo.

Il 27 Gennaio 2009 viene ceduto al West Ham in Premier League, che evidentemente crede nel giovane giocatore, dato che gli fa siglare un contratto quadriennale, gli affida la casacca numero 10 e lo fa esordire il giorno dopo il suo arrivo contro l’Hull City. La carriera del giovano ugandese/tedesco, pare in rampa di lancio. Dopo 10 apparizioni (come il numero della propria maglia), Savio torna in Italia, acquistato il 31 Agosto dalla Fiorentina per Manuel da Costa, 3 milioni di euro ed un diritto ad incassare il 50% del futuro guadagno su una eventuale vendita da parte dei viola. Si direbbe che i viola ci credano.

A Firenze Savio non incide, e non trova mai spazio in prima squadra, così noi, che di bidoni e bufale siamo evidentemente più appassionati ed intenditori dei nostri vicini, non abbiamo resistito al fascino di questo giovane presunto attaccante… ed a Gennaio 2010 lo abbiamo portato dal lato emiliano dell’Appennino, con un bel prestito, e per completare l’opera, gli abbiamo fatto fare l’esordio in Serie A, contro la Juventus (21 Febbraio 2010).

Ma anche a Bologna, Savio non trova molto spazio, fa appena due apparizioni e poi torna a Firenze, che quindi decide di farlo tornare “a casa”, in Germania, dove da Giugno torna in prestito al Monaco 1860. Ed è l’inizio di un calvario che durerà almeno 3 anni. Il 14 Ottobre infatti, dopo una settimana di assenza dagli allenamenti, senza rispondere al telefono e senza riuscirlo a rintracciare né a casa né altrove, preoccupata anche dal racconto fatto poco tempo prima del giocatore, del fatto che un suo fratellastro fosse stato coinvolto in una sparatoria, la dirigenza della società bavarese ne denuncia la sparizione. Dopo 24 ore però, le autorità tedesche lo rintracciano a casa della sorella… Iniziano a girare voci che abbia contratto dei debiti con personaggi poco raccomandabili ed il 24 Ottobre, il Monaco 1860 rescinde il contratto di prestito perché il giocatore non aveva dato spiegazioni credibili per la propria sparizione.

Rientra quindi a Firenze, ed il 20 Gennaio passa al Černomorec Burgas, squadra della massima serie Bulgara, dove rimane fino a fine stagione, mentre l’8 Luglio, la Fiorentina lo gira in prestito alla Juve Stabia, dove avverrà la seconda sparizione. E’ il 7 Settembre 2011 e Savio Nsereko sparisce di nuovo. Dopo 8 giorni in cui è irrintracciabile, le autorità italiane iniziano a cercarlo all’estero, convinte in un allontanamento volontario, ed infatti Savio è a Londra, presso casa dei suoi genitori. La dirigenza campana è stupita: il giocatore si era sempre comportato in modo impeccabile, dentro e fuori dal campo fino a quel momento, lavorando in modo serio. Dopo 21 giorni dalla sua sparizione, torna a Castellammare di Stabia, accompagnato dalla madre e dal proprio procuratore, mostrando al club campano un certificato medico. Con il permesso del club, Savio va in una clinica in Germania per risolvere i propri problemi. In meno di un anno, sarà scappato dal proprio club ben due volte.

Ovviamente lo Juve Stabia chiude il prestito prematuramente, e la Fiorentina nel Gennaio del 2012 lo piazza al Vaslui, formazione che milita nel campionato maggiore romeno, da dove se ne andrà ad Agosto, per finire in prestito all’Unterhaching, squadra di terza divisione tedesca.

Siamo passati da un Europeo Under 19 vinto e delle presenze in Serie A e Premier League, alla terza divisione tedesca. Ma Savio non ha ancora toccato il fondo, e se la storia insegna qualcosa, è l’autunno il suo periodo nero… ed infatti, il 28 Ottobre 2012 il giovane calciatore viene arrestato a Pattaya (Thailandia), per aver inscenato un sequestro… ha finto di essere stato rapito ed ha chiesto alla sua famiglia 25.000€ di riscatto, perché aveva bisogno di soldi con cui pagare delle prostitute. Arrestato in Thailandia, viene rimpatriato in Germania e processato.

Sistemati i problemi giudiziari, nel Gennaio del 2013 la Fiorentina finalmente si libera del suo cartellino, cedendolo al Viktoria Köln, una formazione di quarta divisione tedesca (Campionato regionale dell’Ovest). Per cambiare un po’ le carte in tavola sposta una delle sue stranezze dall’autunno alla primavera, infatti il 9 Maggio 2013 anche la formazione di Colonia lo licenzia. Savio ha rubato un orologio al compagno di squadra Salvatore Almirante. L’alfa e l’omega di Savio, parlano italiano: una formazione italiana lo lancia nel calcio che conta ed un compagno italo-tedesco lo fa licenziare dal calcio di periferia.

Ma Savio ha 24 anni ed è impossibile che non trovi spazio in nessun club, non era quello che poco tempo fa costava  4 milioni di euro (dati transfermarkt)?? Infatti ecco che nel Luglio dello stesso anno, l’Hapoel Akko, formazione della massima serie del campionato Israeliano, gli da un’occasione… e lo tiene fino al 28 Dicembre, data in cui passa nella massima divisione del Kazakistan, all’Atıraw Fwtbol Klwbı, formazione dove milita un intero anno…era da Brescia che non riusciva a rimanere fermo così tanto tempo in un club. Ma a fine stagione è svincolato, la formazione kazaka non lo riconferma e si sposta in Bulgaria al PFC Beroe Stara Zagora con cui fa 10 presenze (senza segnare) durante l’intera stagione, arrivando ad un buon secondo posto.

In questa stagione pare essere svincolato. A 26 anni, dopo 8 stagioni da professionista, parrebbe aver giocato solamente 79 partite. Ora, nell’età che dovrebbe sancire la maturità di un calciatore, Savio paga per una gioventù eccessivamente irrequieta, e probabilmente dice addio alla carriera di calciatore professionista: Savio Nsereko forse ha deciso di iniziare finalmente a giocare a calcio, ma il calcio ormai si è dimenticato di lui.

 

La fonte di questo articolo è stata principalmente Wikipedia, ma vi suggerisco di non perdere anche quanto segnalato su Savio Nsereko da Nonciclopedia: http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Savio_Nsereko.

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