E domani Londra si tingerà di Azzurro

Domani, probabilmente per un particolare incrocio del destino non del tutto causale, Londra sarà il palcoscenico sportivo del mondo: la finale degli Europei a Wembley e di Wimbledon (il più antico evento tennistico al mondo e terzo Slam, dopo l’Australian Open e il Roland Garros, della stagione) cadranno a poche ore di distanza l’una dall’altra, regalando i trofei fra i più prestigiosi nei loro rispettivi sport (Calcio e Tennis). Ma quella che ci piace sottolineare che, su quel palcoscenico, ci sarà tantissima Italia, con Matteo Berrettini alle 15, sul Centre Court di Wimbledon, che può ospitare 14.979 spettatori, primo finalista italiano della storia sull’erba londinese contro Nole Djokovic (campione uscente), e gli azzurri di Roberto Mancini, che alle 21 a  Wembley, 20 chilometri circa più a nord, contenderanno il trofeo continentale del calcio, contro i padroni di casa di Gareth Southgate; si proprio lui, quel Southgate che 25 anni prima, proprio a Wembley, in semifinale contro la Germania nell’europeo del 1996, aveva mandato in finale i tedeschi, sbagliando il sesto rigore per i “leoni”, cosa che non fece Andy Möller, regalando la finale alla nazionale di Berti Vogts.

E se Matteo sarà visibile in diretta su Sky, la nazionale di calcio potrà essere televista sia sulla emittente a pagamento che sulla Rai, nonostante il Covid abbia colpito alcuni tecnici e Alberto Rimedio speaker designato per la finale (solitamente in coppia con Antonio Di Gennaro, spalla tecnica della conduzione). In attesa del tampone molecolare e del suo esito, Stefano Bizzotto e Katia Serra sono pronti a volare in Inghilterra per dare “voce” alla finale del torneo.

Una curiosità, sperando che sia propizia: il primo goal segnato nel 2007, nel nuovo Wembley appena ristrutturato, è stato di Giampaolo Pazzini, nella partita inaugurale del nuovo impianto londinese, durante una partita fra Under21 inglese e quella Italiana, finita 3 a 3, con 3 goal dello stesso Pazzini.

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