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Calcio

Every Sunday morning – Ogni domenica mattina – Andrea Cavalieri

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Andrea Cavalieri, scrittore (suo il romanzo “La goccia e il filosofo) e scopritore di giovani talenti del mondo del calcio, ci ha voluto regalare un pezzo di emozioni e ricordi, legato al suo vissuto di tifoso della Nostra squadra del cuore e all’amore che porta per la Nostra città. Ringraziamo Andrea per questa sua personalissima istantanea legata al suo passato e lo aspettiamo ancora fra Noi, per regalarci ancora tante emozioni così come ha fatto scrivendo questo bellissimo pezzo. Buona lettura.


IL MIO GRANDE BOLOGNA di Andrea Cavalieri

Ho visto lo stadio Dall’Ara, quando ancora si chiamava Comunale
Ho visto i muretti con le inferriate troppo alte per un bambino come me che allora aveva quattro anni
Ho visto mio padre mettermi i “caldi e comodi col cuscino” sotto ai piedi per farmi vedere il campo da gioco.
Ho sentito sempre mio padre dire “ Tè devi tenere per quelli rossoblù, e sta’ zétt”
Ho visto un signore con un grembiule verde girare tra gli spalti e gridare “ aranciate, brustulli, pop”
Ho sentito l’odore dei fumogeni ed il rullo dei tamburi che faceva tanto Domenica
Ho visto Beccalossi, Muraro e Altobelli farci puntualmente sempre un gol
Ho visto pareggiare per2 a2 con il Perugia di Bagni, Butti, Casarsa e Speggiorin, e salvarci all’ultimo soffio di vento.
Ho sentito “Dona freschezza e vigor” per decine d’anni.
Ho sentito l’amico Villani gridare mille volte “Alè forza Bologna”
Ho sentito il compianto Dino Sarti regalarci un inno meraviglioso alla bolognesità
Ho visto che qualche giocatore si dilettava nel vendere le partite
Ho visto Stefano Chiodi tirare un rigore di punta
Ho sentito Giuliano Fiorini imprecare al cielo per un passaggio tutt’altro che millimetrico
Ho visto un brasiliano triste al secolo Eneas de Camargo
Ho sopportato un centravanti tedesco con il difetto di non vedere mai la porta
Ho sentito il buco allo stomaco nella nefasta domenica di Ascoli, con la prima retrocessione della nostra gloriosa storia
Ho visto un azionariato popolare che si chiamava “Forza Bologna ‘83”
Ho visto giocare una partita con la maglia verde speranza in quel di Milano, subendo cinque dolorosissime pappine.
Ho visto arrivare i nostri tifosi in ritardo a Lodi perché non trovavano sulla cartina geografica “Fanfulla”
Li ho visti ripetersi alla grande cercando Rondinella Marzocco nei pressi di Firenze
Ho visto un Bologna-Spal in serie C con lo stadio tutto esaurito
Ho visto un manichino appeso in tribuna non promettere nulla di buono
Ho sentito un signore di nome Maifredi affermare che “Bologna, inizia per B e finisce per A”
Ho visto un piccolo giocatore stupendo soprannominato “Mitico Villa”
Ho visto Gullit e Van Basten tirare al bersaglio nella nostra porta.
Ho visto un gol dentro di un metro che l’hanno visto tutti tranne che l’arbitro
Ho visto un treno in fiamme in quel di Rifredi e la rabbia di chi subisce un infamia
Ho visto il cross di Doni, la testa di Bresciani, e l’euforia collettiva di un popolo
Ho sofferto con la mia gente nella trasferta di Monza, nonostante fossimo già retrocessi in serie C
Ho visto gli stessi tifosi venire premiati dai tifosi locali festanti con uno sgradito lancio di pietre
Ho visto Eriberto fare un gol stratosferico, salvo scoprire poi che si chiamava Luciano
Ho sentito che dalla Svezia è arrivato il nostro goleador, Anderssòn, Anderssòn, Kennet Anderssòn
Ho visto Baggio mettere a sedere la difesa avversaria prestando l’orecchio alla curva in delirio
Ho sentito dire che da quando Baggio non gioca più, non è più Domenica
Ho visto un personaggio incredibile chiamato Barile dire al mondo che “Il Bologna è una fede”
Ho visto i nostri meravigliosi tifosi fare coreografie mozzafiato.
Ho visto Beppe Signori fare un gol al volo da stropicciarsi gli occhi
Ho sentito troppo spesso la frase “portare i libri in tribunale”
Ho visto un presidente invadere il campo per sospendere una partita
Ho visto una manifestazione civile in onore del calcio pulito
Ho fatto l’ennesimo abbonamento in serie B mentre i più andavano al cinema
Ho preso un sacco di freddo, acqua, vento e neve.
Ho visto alcune partite che dovrebbero darti una medaglia al valore per la pazienza
Ho visto 8000 tifosi a Mantova con un caldo sahariano
Ho visto che quando meno te l’aspetti Dino Fava ci metto lo zampino
Ho sentito che Taci e Tacopina volevano il Bologna, ed ho capito che tutto quello che comincia per Tac va preso con cautela.
Ho visto che è salito in cielo un tal Bulgarelli, e che la frase “sono sempre i migliori che se ne vanno” è proprio vera
Ho sentito Freak Antoni dire che “Bologna è, una fede, e chi ci crede, la luce vede”
Ho visto svendere la squadra a un mister qualunque
Ho visto i tifosi difendere la propria fede senza se, e senza ma.
Ho visto gli stessi tifosi vedersi proibire la possibilità di seguire la propria squadra in trasferta
Ho visto una città che, nonostante tutto, mille volte ferita e offesa, comunque sogna
Ho sentito cantare per l’ennesima volta, fino alla fine, forza Bologna

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