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Focus On – Messi e Ronaldo, è la fine di un’era?

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Non c’è alcun dubbio: Lionel Messi e Cristiano Ronaldo sono stati i protagonisti indiscussi di questo ventennio calcistico. Una rivalità tra le più accese, tra le più forti in assoluto, sempre con rispetto e ammirazione. Parlare dell’argentino e del portoghese significherebbe rivivere ricordi indelebili, come la Champions alzata dal Real a Lisbona, dopo il pareggio di Ramos all’ultimo minuto dei tempi regolamentari, o come il Triplete sognato e raggiunto da quel ragazzino che da adolescente ha dovuto lottare contro i pregiudizi, verso la sua altezza. Ora, però, il discorso è un altro perché – dopo anni e anni di dominio – i due sembrano essere arrivati al capolinea. Sia chiaro, individualmente sono e resteranno forti, tra i più forti al Mondo: quello che è cambiato è la capacità di trascinarsi la propria squadra sulle spalle, la capacità di essere decisivi e – l’eliminazioni di Psg e Manchester United negli ottavi di Champions League – ne sono la chiara dimostrazione. Per la prima volta nella storia dopo 16 anni, inoltre, i due attaccanti sono stati eliminati contemporaneamente dagli ottavi di finale della competizione. Un ulteriore segno di una chiara involuzione.

Il primo dato allarmante arriva da Ronaldo: il portoghese, dopo 12 anni, concluderà la propria stagione senza portare un trofeo nella sua infinita bacheca. Già, perché i Red Devils sono stati eliminati da tutte le competizioni e, ormai, in Premier League è un discorso a due tra Manchester City e Liverpool. Un dato che spaventa soprattutto perché CR7 ha vinto 30 titoli di club nell’arco della sua carriera e – anche quando l’annata era del tutto negativa – almeno un trofeo minore è sempre riuscito a conquistarlo. C’è da dire che lo United è una squadra allo sbando, con talento ma senza programmazione, e nemmeno quel Rangnick tanto promesso al Milan sta riuscendo a migliorare la situazione. Qui, però, rientra in gioco il criterio dell’incisività, perché Ronaldo sì non è aiutato, ma rispetto a prima non riesce a reggere il peso, fisico e morale, della situazione. Dall’altra parte, nemmeno il dream team composto dalla dirigenza francese, è bastato al PSG per andare avanti in Champions: questa è la vera delusione, perché forse delle individualità così forti in un’unica squadra non si erano mai viste. In questa situazione, però, Messi è sott’ombra, nonostante la vicinanza con il suo grande amico Neymar: sembra essersi spento qualcosa, e anche la miseria di gol effettuata in Ligue One è una dimostrazione bella e buona. Ronaldo non vincerà nulla dopo più di un decennio, Messi non arriva oltre i quarti di finale di Champions League da diverso tempo, segno che qualcosa è cambiato e che i due calciatori non sono più magici, invincibili.

E’ dura ammettere che un’era si stia chiudendo, è difficile soprattutto per chi è cresciuto o per chi è maturato con loro, perché Messi e Ronaldo restano e resteranno sempre padroni della storia del calcio. Gol, trofei e vittorie non verranno mai cancellato, resteranno nella memoria di quei tifosi che tanto amano questo sport. Ma il tempo è una brutta bestia, si sa, e nemmeno due alieni come Messi e Ronaldo potrebbero controllarlo.

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