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Calcio

Il punto sulla Serie A – Apoteosi Toro: “matata” la Juve dopo 20 anni. Tutti contro tutti: rush finale per l’Europa – 27 apr

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Il derby della Mole torna ad essere granata. Il Torino di Ventura riesce nell’impresa di battere la Juventus dopo vent’anni e continua a sperare per un posto in Europa. È stato un gran derby, calcisticamente parlando. I fatti successi, invece, all’esterno dello stadio e sugli spalti sono da condannare, ma dirlo a parole non serve a niente. Ieri abbiamo fatto l’ennesima brutta figura nei confronti dell’Europa, ma ogni volta che accade si spendono solo tante parole (e tweet), senza che nessuno dall’alto prenda provvedimenti seri. Bombe carta, sassi ai pullman, agguati, sono tutti gesti che non devono far parte del calcio perché le persone che li compiono non sono tifosi ma delinquenti. Aperta e chiusa questa parentesi doverosa, torniamo a parlare del calcio giocato. Alla Juve non è bastata la bellissima punizione di Pirlo, a ribaltare il risultato ci hanno pensato Darmian e l’ex Quagliarella. Troppa stanchezza psico-fisica per la partita di Monaco e troppo Toro per i bianconeri che hanno dovuto così rinviare la festa scudetto. Sempre viva, invece, la lotta per un posto in Champions League.

Rallenta la Lazio che, in un Olimpico stra pieno, non va otre l’1-1 contro il Chievo. Il goal nel primo tempo di Klose aveva illuso i biancocelesti che nella ripresa sono stati raggiunti da Paloschi. Gli uomini di Pioli soffrono, forse, di un leggero calo fisico dopo la grande rimonta, condita da otto vittorie consecutive, che gli ha permesso di arrivare al secondo posto in classifica. Secondo posto che continua ad essere di dominio biancoceleste, grazie alla Roma che in questo 2015 non sa più vincere. I giallorossi cadono anche sotto i colpi di un’Inter che pare abbia ritrovato un po’ di continuità. I neroazzurri confermano, infatti, di essere in un buon momento di forma, battendo la Roma a San Siro per 2-1. Decisivo il goal di Icardi, sempre più trascinatore di una squadra che Mancini sta plasmando per farla tornare grande. Per la Roma crisi nera e con il pericolo Napoli alle spalle. I partenopei, infatti, dopo il ritiro punitivo imposto da De Laurentiis qualche settima fa, non sbagliano più un colpo. Contro la Sampdoria è arrivata la terza vittoria consecutiva ma soprattutto una prestazione eccellente, forse la migliore di tutta la stagione. Dopo l’autogol di Albiol che ha permesso ai blucerchiati di passare in vantaggio, è stato un monologo azzurro. Grande protagonista Higuain, autore di una doppietta. Di Insigne e Gabbiadini le altre due reti per il 4-2 finale. 

Nella corsa per l’altra Europa, oltre alla frenata dei blucerchiati di Mihajlovic, c’è da registrare anche l’inatteso ko interno della Fiorentina, la terza sconfitta consecutiva per i viola in campionato. “S’è vista una squadra senza energie nervose”, ha detto Montella a fine partita per spiegare una prestazione decisamente non all’altezza. I gigliati solo a tratti sono stati nella partita e hanno incassato tre reti da un Cagliari che è apparso più reattivo e motivato.  Di questo doppio stop ne hanno approfittato, oltre all’Inter e al Toro, anche il Genoa che a Marassi ha battuto per 3-1 un Cesena quasi mai in partita. Ormai fuori dai giochi il Milan. Contro l’Udinese è arrivata un’altra brutta sconfitta, figlia di una prestazione a dir poco insufficiente. Inzaghi e la società hanno imposto il ritiro a tempo indeterminato, ma ormai è troppo tardi. I rossoneri non hanno più niente da chiedere a questo campionato. 

In zona salvezza, a parte il sussulto del Cagliari, c’è da registrare il pareggio dell’Atalanta con l’Empoli. Nelle altre gare, l’Hellas già praticamente salvo conquista altri tre punti battendo per 3-2 il Sassuolo, mentre il Parma conferma di aver un grande orgoglio e, nonostante sia già condannata a retrocedere, continua ad onorare il campionato in maniera egregia. Contro il Palermo, infatti, è arrivata un’altra vittoria. Complimenti. 

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