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L’italia all’assalto dei playoff: vietato sbagliare

Gli Azzurri di Gattuso cercano conferme: tre punti contro Israele per blindare il secondo posto del girone e assicurarsi i Mondiali a marzo.

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Nazionale, Italia-Bosnia, esordio dal 1’ di Calafiori
Nazionale, squadra Italia-Bosnia (Fonte immagine: FIGC)

Udine è pronta ad accogliere una partita che vale più di tre punti. Mentre a Gaza è cominciato lo scambio di ostaggi tra Israele e Palestina, gli abitanti friulani disertano la città. Negozi chiusi e misure di sicurezza non sono bastati a far rientrare le proteste e, mentre la città resta bloccata dalle tensioni, l’Italia si gioca un pezzo cruciale del cammino verso i playoff del Mondiale, in un clima surreale.

Una brutta partenza che costa caro

Dopo il crollo iniziale a Oslo, l’Italia ha pagato caro il ritardo di avvio nel girone: solo due gol contro la Moldavia non sono stati sufficienti a recuperare terreno.  

Haaland e i suoi, approfittando della parte finale dell’estate, hanno consolidato la fuga, accumulando un vantaggio netto nella differenza reti (+19) rispetto agli Azzurri, spegnendo qualsiasi illusione di rimonta 

In questo contesto, Gattuso non ha responsabilità: il tecnico sta infatti costruendo una strada verso il futuro 

Cosa serve agli Azzurri?

Ora l’obiettivo è chiaro: mettere al sicuro il secondo posto battendo Israele. Anche un pareggio può bastare, ma significherebbe dover conquistare almeno un altro punto nelle ultime due partite contro Moldavia e Norvegia per raggiungere quota 14 e chiudere definitivamente il discorso.  

Una sconfitta, invece, riaprirebbe tutto e rischierebbe di offuscare il lavoro di rilancio avviato da Gattuso. Considerare il minimo risultato indispensabile come una consolazione, e non come un fallimento, è fondamentale per affrontare le ultime sfide del girone con serenità.

L’Italia verso i playoff per il Mondiale: un attacco potenziato

Retegui, attaccante della Nazionale crediti FIGC

Retegui, attaccante della Nazionale crediti FIGC

Non è più solo una questione di risultati: l’Italia di Gattuso cerca progressi, identità e continuità 

L’obiettivo è farsi trovare pronta ai playoff del Mondiale, costruendo basi solide dopo le incertezze dei mesi passati.  

Il primo segnale incoraggiante arriva dall’attacco, oggi sorprendentemente ricco di alternative. Se ai tempi di Mancini si arrivò a convocare Joao Pedro e persino a pensare al ritorno di Balotelli per mancanza di soluzioni, ora la situazione è capovolta 

Nonostante l’assenza di Kean, Gattuso può contare su Retegui come punto fermo, affiancato da Raspadori, ormai una certezza, o dal giovane Pio Esposito, già paragonato da Spalletti a Vieri. 

Passaggio di testimone

Il passaggio di testimone tra Spalletti e Gattuso è stato lineare e rispettoso, un gesto raro nel calcio di oggi. Entrambi legati a Buffon (simbolo azzurro e oggi figura chiave nel progetto federale voluto da Gravina) condividono lo stesso spirito di appartenenza.  

L’ex portiere di Juve e Parma, custode del “fuoco sacro” della Nazionale, ha riconosciuto in Gattuso l’uomo capace di riaccendere entusiasmo e identità nello spogliatoio.   

Gattuso verso Italia-Israele: un nuovo modulo

Gennaro Gattuso, nuovo allenatore della Nazionale Italiana (© FIGC)

Gennaro Gattuso, nuovo allenatore della Nazionale Italiana (© FIGC)

Stasera il tecnico adotterà una difesa a tre, nonostante non sia la sua soluzione preferita: “Metto da parte l’ego, i giocatori vanno messi nelle migliori condizioni per esprimersi”. Una scelta che rispetta la sua filosofia.  

La flessibilità tattica, diventata ormai un valore imprescindibile, sarà importante a marzo, quando l’Italia dovrà giocarsi tutto per tornare dove merita: al Mondiale

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1 Commento

1 Commento

  1. Fraso55

    14 Ottobre 2025 at 20:51

    concordo con la scrittrice. Tifiamo per l’Italia e che il tifo dello stadio vinca per la pace, per la vita.

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