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Calcio

Italia vs Malta 1 a 0: la cronaca del match – 3 set

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È un’Italia a due facce quella a cui abbiamo assistito questa sera allo stadio Franchi di Firenze.
Alla fine gli azzurri di Conte sono riusciti a portare a casa i tre punti, fondamentali per il primo posto nel girone di qualificazione agli Europei. Tuttavia la partita non è stata affatto semplice. Nonostante il gol di Pellè, la compagine di Conte ha sofferto molto l’ottima organizzazione della formazione maltese.
Il primo tempo è stato orribile: l’Italia è sembrata molto svogliata, troppo sicura della propria superiorità. Così a parte qualche colpo di tacco o alcuni colpi sopraffini, gli azzurri non hanno prodotto neanche una palla rete. Solo due conclusioni deviate, una di Verratti al 26′ e l’altra di Bertolacci dieci minuti dopo.
Le cause di così tanta mediocrità sono da ricercare nel ritmo bassissimo impresso dalla manovra di Pirlo, che di certo rimane uno dei migliori registi al mondo, ma alla sua età è necessario trovare alternative. Inoltre per ovviare ad una manovra macchinosa il ct azzurro ha provato a ricorrere ai passaggi filtranti di Chiellini per le frecce Eder e Gabbiadini. Ma dopo numerosi errori del centrale juventino nel suo ruolo improvvisato di regista, Conte ha affidato le chiavi del centrocampo a Veratti. Il “nuovo Iniesta” si è adeguato bene al suo ruolo e dopo le occasioni di Rowen Muscat al 17′ e di Effiong al 29′ (conclusione a fil di palo), ha condotto bene il centrocampo.
Sistemato il disordine a centrocampo, l’Italia ha alzato il ritmo e sono arrivate anche le prime palle gol. La prima è stata un’ottima serpentina di Eder al 38′ che conclude con un rasoterra che fa il pelo al palo. La seconda avviene a fine primo tempo con il tocco su misura di Pellè a fil di palo. Il pupillo di Corvino è decisamente il giocatore più in forma dell’intero organico e nel secondo tempo, dopo la sfuriata più che legittima di Conte negli spogliatoi, si è caricato la squadra sulle spalle. E alla ripresa oltre al gioco sono arrivate pure le occasioni. Un incrocio di Gabbiadini su splendida conclusione a giro da fuori area e numerosi batti e ribatti dentro l’area. Fino al gol di Pellè al 69′. Cross di Candreva, subentrato pochi minuti prima a Gabbiadini, che trova Pellè: palla nel sacco. Il gol onestamente dovrebbe essere irregolare per via di un tocco di mano del centravanti, ma da tifosi sorvoliamo. Ciò che tutti gli italiani volevano vedere era una squadra propositiva, veloce e aggressiva, un po’ come la sua Juve dei record. E invece nel primo tempo non si era visto nulla di tutto ciò. Poi l’inserimento di Candreva ha dato spinta e Veratti ha assicurato qualità con l’aumento di velocità del fraseggio al limite dell’area.
Il resto del match si è trattato solo di normale amministrazione, a parte qualche brivido per via dell’ottima punta Effiong e dello spirito di squadra di Malta.
L’Italia passa e vissero tutti felici e contenti, ma a mio avviso l’incontro di stasera deve far meditare.
È meglio schierare di volta in volta i giocatori più in forma o i migliori interpreti in assoluto? Conte opta per la prima soluzione. Ma non sembra raccogliere i frutti sperati. È evidente: l’Italia è in calo! Ma siamo ancora vivi!

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