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Calcio

Italia vs Norvegia 2 a 1: la cronaca del match – 13 ott

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“Fenomeni!” Siamo dei fenomeni. L’esultanza di Conte esprime con esattezza la giusta felicità della vittoria ottenuta contro la Norvegia per 2 a 1.
Poco importa quindi che l’Italia non sarà testa di serie per la vittoria del Belgio.
Ciò che contava davvero era il successo perché per la prima volta gli Azzurri si sono trovati davvero in difficoltà dopo il vantaggio inaspettato dei norvegesi al 23′. La squadra di Conte era partita fortissimo come al solito, grazie all’ottima incornata di Pellè, fuori di cinque centimetri dallo specchio della porta. Sono passati solo quaranta secondi. Ma siamo solo all’antipasto.
Al 9′, al 10′ e al 12′ minuto Eder si scatena e sfiora per tre volte il vantaggio azzurro senza riuscirci. Serata stregata per l’oriundo di casa Samp.
L’Italia non aveva mai iniziato così bene; e proprio ironia della sorte, nel miglior momento in assoluto della Nazionale targata era Conte, arriva il gol della Norvegia. Un traversone viene respinto da Chiellini fuori dall’area, dove però c’è l’eccellente Tettey che brucia sul tempo Soriano e spara una fucilata di controbalzo col mancino. È il 23′ minuto; lo stadio Olimpico di Roma è gelato.
L’Italia accusa il colpo. Tuttavia Conte incita i suoi a dare il meglio e gli Azzurri sembrano essere sulla via del gol quando con Pellè sfiorano il gol da due passi. Il pareggio è maturo ma la Norvegia schiera un muro umano, e quando questo viene infranto interviene la fortuna a soccorrerli.
Così l’Italia sfiora il pari a più riprese. Al 36′ Nyland nega la gioia del gol a Soriano e sempre il portierone norvegese, in serata di grazia, interviene con bravura dieci minuti dopo sia su un’incornata di Pellè che su una conclusione dalla distanza di Florenzi.
Gli Azzurri le provano tutte ma il muro avversario regge e il risultato rimane sempre lo stesso.
Il secondo tempo, neanche a dirlo, inizia da dove era terminato il primo, con i quattro volte campioni del mondo tutti in attacco. E ovviamente non tardano le conclusioni. La più ghiotta è sul piede di Eder al 61′. Bonucci lancia col contagiri Soriano che lavora di sponda per il compagno di club, il quale però non riesce a concretizzare per l’ottima uscita di Nyland.
Oltre la beffa pure il danno: il numero 17 in maglia azzurra è costretto ad uscire per infortunio.
A questo punto Conte cambia le carte in tavola. Inserisce Giovinco, Bertolacci e Candreva passando al 4-2-4. L’inserimento della Formica Atomica si rivelerà fondamentale. Il pareggio infatti arriva in maniera abbastanza casuale grazie alla determinazione di Florenzi, sicuramente uno dei migliori. Tuttavia il cross da cui nasce questo gol parte proprio dall’ex parmigiano. E sempre dai suoi piedi nascono le azioni più importanti come al 77′ e in occasione del raddoppio di Florenzi, annullato per fuorigioco inesistente. La serata sembra stregata, ma un minuto dopo il gol fantasma arriva il vantaggio tanto atteso da Conte e da tutti gli italiani. Giovinco apre per Florenzi che mette in mezzo un traversone perfetto per Pellè che di sinistro non manca l’appuntamento con il gol. 2-1. Ci sarebbe anche la possibilità di affondare. Tuttavia è un risultato troppo importante per gli Azzurri, soprattutto per il molare. E così il risultato rimarrà invariato.
Francamente parlando la prestazione degli uomini di Conte non è stata esente da sbavature ed errori. Barzagli e Montolivo hanno disputato un match da horror, ma anche lo stesso ct ha erroneamente affidato la manovra dell’azione alla difesa. Così facendo, con i norvegesi tutti dietro alla linea del pallone, il possesso palla diventava sterile e si affidavano a lanci lunghi, difficilmente catturabili dal numero nove azzurro. Nel secondo tempo il modulo è cambiato per necessità.
La bellezza però di questa partita non va cercata negli schemi e nelle giocate, ma nel carattere. Questa squadra ha carattere, ha gli attributi giusti. Quando c’è cattiveria agonistica si possono scalare le montagne. E ci si sente “Fenomeni”

Foto (Sportincondotta.it)

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