Juventus, Comolli promosso. Prenderà il posto di Scanavino: la situazione

Novità in arrivo ai vertici della Juventus, nella giornata di oggi infatti è prevista la nomina di Damien Comolli come nuovo amministratore delegato bianconero. Il dirigente francese prenderà il posto dell’attuale CEO della società torinese Maurizio Scanavino, che uscirà dall’ambiente della Vecchia Signora.

Una mossa già prevista da tempo quella del cambio al vertice operativo della società della Continassa. Maurizio Scanavino, uomo di fiducia di John Elkann aveva assunto il ruolo di AD durante la crisi del procedimento sulle plusvalenze fittizie. Il suo mandato triennale è esaurito e il suo ruolo “politico” non è più utile in questa fase di rilancio della Juve.

Comolli al posto di Scanavino

Damien Comolli, arrivato in estate dopo l’addio alla presidenza del Tolosa, aveva assunto la carica di

Damien Comolli, prossimo amministratore delegato della Juventus (© Juventus FC)

direttore generale e dopo pochi mesi verrà promosso diventando amministratore delegato della Juventus. Sarà quindi il braccio operativo della proprietà e, infatti, entrerà anche nel consiglio d’amministrazione della società torinese.

Rispetto alle indiscrezioni delle scorse settimane il suo ingresso nel CdA dovrebbe essere l’unico tra gli attuali dirigenti. Infatti, le voci che avrebbero voluto anche Giorgio Chiellini nel board bianconero sono state smentite. L’ex capitano della Nazionale resterà al fianco di Comolli assumendo più potere di manovra al livello politico calcistico.

Juventus, attesa per un nuovo presidente

Insieme a Maurizio Scanavino come amministratore delegato dovrebbe lasciare presto, se non addirittura oggi, anche il presidente Gianluca Ferrero. Il commercialista torinese, anche lui tra i collaboratori più fedeli di John Elkann, lascerà l’incarico assunto nel 2022 come l’amministratore delegato torinese.

Anche per lui il mandato era triennale e, esaurita la crisi, lascerà l’incarico. Resta un alone di mistero sul nome che dovrebbe sostituirlo. Da scartare l’ipotesi di nomi come Del Piero, interessato a un ruolo operativo mentre quello di presidente sarebbe di sola rappresentanza, e Michel Platini che, scagionato dalle accuse di corruzione che lo hanno allontanato dalla politica sportiva, ha dichiarato a proposito dell’ipotesi lui come nuovo presidente: «Una storia d’amore non si vive due volte».

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