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La Gazzetta dello Sport – La UEFA potrebbe decidere il destino della Juventus in Europa per la prossima stagione

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Il destino della Juventus nelle coppe europee per il prossimo anno è ancora tutto da decidere: se sul campo la squadra di Max Allegri sta lottando con le unghie e con i denti per ottenere l’accesso alla prossima Champions League, al di fuori si attendono i risultati del processo portato avanti dalla giustizia sportiva per il “caso plusvalenze” ma non solo. Una sentenza su questo primo processo dovrebbe arrivare intorno alla fine di giugno, a campionato quindi concluso, ed è quello che si auspicano anche dalle parti della UEFA, per avere poi un quadro completo delle partecipanti alle competizioni europee per la stagione 2023/2024. Ma, se così non fosse, a Nyon non si farebbero trovare impreparati: il panel del Fair Play del massimo organo per club europeo sta conducendo un’indagine parallela a quella condotta dalla giustizia sportiva italiana, con tutta la documentazione a disposizione fornita dalla Procura di Torino. Così facendo, nel caso non dovesse arrivare nel nostro paese una sentenza in tempi brevi, sarà proprio la commissione sul Fair Play a decidere il destino dei bianconeri nelle coppe per la prossima stagione.

Questo scenario sarebbe attuabile solo e soltanto se la Juventus si qualificasse per una delle tre competizioni UEFA: in caso di arrivo oltre il settimo posto, o in caso di non vittoria della Coppa Italia, l’organo europeo non avrebbe nessuna fretta di decidere per i bianconeri, e potrebbe aspettare le sentenze italiane. In caso di squalifica dalle coppe, la pena sarebbe attuabile nella prima stagione in cui il club partecipa alle competizioni: se la Juve non dovesse qualificarsi tramite campionato o coppe quest’anno, la squalifica si applicherebbe nella prima stagione disponibile in cui la squadra partecipi ad una competizione UEFA. In caso di qualificazione alle coppe, l’organo guidato da Ceferin potrebbe attendere al massimo fino alla fine di agosto, quando partiranno i playoff di Conference League: in quel momento la situazione per la UEFA deve essere già definita.

Perché proprio il panel del Fair Play? Il motivo è presto detto: perché la Juventus aveva già patteggiato con la UEFA non essendo dentro ai parametri del Fair Play Finanziario, ma il patteggiamento era sui bilanci forniti dalla squadra di Torino. Nel caso l’inchiesta dimostrasse che i bilanci non sono regolari, allora il patteggiamento non sarebbe più valido, e in questo caso la UEFA potrebbe pensare seriamente di squalificare la Juventus.

Fonte – Fabio Licari, La Gazzetta dello Sport

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