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Gattuso avverte: “Non sarà così facile”

A Chisinau per non sbagliare. L’Italia di Gattuso cambia volto ma non spirito: contro la Moldavia serviranno concentrazione, ritmo e orgoglio azzurro.

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Gennaro Gattuso, nuovo allenatore della Nazionale Italiana (© FIGC)
Gennaro Gattuso, nuovo allenatore della Nazionale Italiana (© FIGC)

Niente pause, niente turn over: Gattuso vuole il massimo da tutti, anche da chi gioca meno. L’obiettivo è uno solo – il Mondiale – e per raggiungerlo serve una squadra pronta a lottare in ogni partita. Il tecnico lo sa bene: serve continuità, non basta qualche buon risultato. “Valgono più dell’1-11 contro la Norvegia, non sono scappati di casa. Ho un gruppo di grandi professionisti. Orgoglioso dell’amore per la Nazionale”.

Ma sarà davvero così semplice come sembra sulla carta?

Fiducia e responsabilità

Gianluigi Donnarumma, capitano della Nazionale Italiana (© FIGC)

Gianluigi Donnarumma, capitano della Nazionale Italiana (© FIGC)

Gattuso continua a lavorare con un gruppo allargato, consapevole che ogni giocatore dovrà farsi trovare pronto. Dimarco riposerà, tocca a Cambiaso; mentre c’è curiosità per Scamacca: “Gli manca qualcosa come minutaggio, starà a noi decidere per quanto ne avrà. Non deve strafare, conosciamo le sue qualità balistiche, sappiamo cosa ci può dare, deve stare tranquillo” ha dichiarato il tecnico.

Il ct ha spiegato di non voler fare calcoli: chi scende in campo deve dimostrare di meritare la maglia. Nessun posto è garantito, ma l’impegno e la professionalità non mancano.

Un gruppo unito dal valore umano

Riccardo Calafiori in conferenza stampa a Coverciano con la Nazionale

Riccardo Calafiori in Nazionale (Fonte immagine: FIGC)

“Devo ringraziare il gruppo perché non era un raduno semplice, siamo sicuri del secondo posto. Potevano uscire piccoli dolorini. Invece ringrazio Barella, squalificato, Calafiori e Bastoni per quello che hanno fatto, e tutti gli altri. Non era scontato”, ha spiegato Gattuso. Un gruppo che deve crescere, sì, ma che ha mostrato compattezza e spirito di sacrificio.

“Si può lavorare sull’aspetto tecnico e tattico, ma la voglia di vedere la Nazionale mi rende orgoglioso“, aggiunge il ct.

I criteri per la qualificazione

Sul tema delle qualificazioni, il tecnico non si nasconde: “I criteri per la qualificazione? Qualcosa da rivedere ci sarebbe”. Le sue parole lasciano intendere una certa perplessità sul meccanismo attuale, ma l’obiettivo resta sempre lo stesso: vincere e convincere.

Moldavia, avversario da non sottovalutare

Intanto dall’altra parte Popescu non si tira indietro. Il tecnico moldavo rilancia: “Affrontiamo una squadra di alto livello, con giocatori di valore, che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Per noi è una prova seria e allo stesso tempo un’opportunità per dimostrare che le cose stanno cambiando in meglio”. Gattuso ha riconosciuto il valore degli avversari e sa che non sarà una passeggiata.

La Moldavia, dopo la sconfitta con la Norvegia, vuole reagire davanti al proprio pubblico e non ha nulla da perdere. Popescu lo sa e prova a caricare i suoi: l’atmosfera è positiva, la squadra motivata.

E allora chi avrà la meglio tra orgoglio e fame di rivalsa?

 

Fonte: Stadio, Fabrizio Patania

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