Road To The FIFA World Cup: annunciato il pallone “intelligente”

Il prossimo Campionato del Mondo si avvicina sempre di più, con la premessa di un’estate incandescente (e speriamo italiana). Infatti, grazie all’allargamento della competizione, che promette nuove squadre e diverse partite aggiuntive, da ogni latitudine si potrà vedere uno spettacolo unico, il primo nel suo genere. E voi, cari lettori, potrete sognare assieme a noi: da oggi inizia il nostro avvicinamento alla competizione, che ci terrà impegnati fino all’inizio del torneo. E, se la prossima estate vorrete andare al mare, state tranquilli: tutte le emozioni le potrete recuperare qui su 1000cuori.

Un pallone… Mondiale

Con lo scorrere inesorabile del tempo, che ci avvicina rapidamente all’inizio della competizione, sono arrivate le prime notizie. E, come di consueto, tra queste c’è la selezione della sfera che farà sognare migliaia di bambini e ragazzi di tutto il globo. I palloni del Mondiale, soprattutto il Telstar di Adidas, il Teamgeist del 2006, lo Jabulani del magico torneo sudafricano e il Brazuca del 2014, hanno segnato intere generazioni, e anche questa volta andrà sicuramente così. Il Trionda, così si chiamerà, rappresenterà difatti un evoluzione tecnologica senza precedenti. Ma partiamo dall’estetica: la sfera di gioco si compone di soli quattro pannelli: uno per stato ospitate (USA, Canada, Messico), più un quarto centrale, che rappresenta l’unione delle tre culture.

All’ultimo grido

La rivoluzione più evidente, però, sarà puramente tecnologica. L'”Adidas Connected Ball“, sistema sviluppato per l’occasione, consiste in un chip inserito nel pallone. Questo piccolo circuito sarà dotato di un sensore di movimento, capace di fornire al VAR indicazioni istantanee e risolvere in tempo sempre più rapido le questioni di campo. Il fuorigioco verrà segnalato in pochissimi secondi, mentre i falli di mano e i contrasti saranno facilmente provabili laddove le immagini lasceranno ancora qualche dubbio.

Il futuro del calcio?

Se questa nuova funzione della palla dovesse convincere, potremmo vedere sempre più sfere di gioco di questo tipo anche nei campionati o in Champions League. Andasse così, ovviamente, Adidas avrebbe un vantaggio incredibile sulle altre aziende produttrici, e potrebbe staccarle rapidamente, nell’attesa che possano prendere contromisure, sia a livello economico sia contrattuale. Ma prima bisognerà capire se le promesse saranno rispettate e se, questione da non sottovalutare, i giocatori gradiranno il comportamento del Trionda. E non è affatto scontato: il Jabulani del 2010 non aveva per nulla convinto i professionisti, e, per il mondiale successivo, la casa tedesca ha dovuto modificare radicalmente la fisica del modello.

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