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Calcio

Montreal Impact: ancora Lappalainen. Diop tradisce Henry

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Scendono di nuovo in campo i giocatori del Montreal Impact, per cercare di cancellare il brutto periodo di forma che lperdere 4 partite consecutive. Contro i Chicago Fire, Thierry Henry, con poche scelte a disposizione, schiera i suoi con un 4-3-3. In porta Diop, unica scelta possibile dopo l’addio di Bush. In difesa non c’è Binks, dopo il rosso rimediato nell’ultima giornata, i due centrali sono quindi Fanni e Camacho. Confermati come al solito i terzini, Brault-Guillard e Raittala. Victor Wanyama guida il centrocampo composto anche da Piette e Schome. Il tridente offensivo vede Urruti nel ruolo di punta centrale, con Lassi Lappalainen e Bojan Krkic che partono larghi.

Il primo brivido per la difesa di Montreal arriva al 5’, Diop apre male per Raittala che, distratto, viene anticipato sulla fascia, Chicago riesce a mettere palla al centro ma Diop in allungo riesce a far suo il pallone.

Per Montreal il primo tiro  verso la porta è a firma di Bojan che, accentratosi, avanza palla al piede e lascia partire un tiro dai 25 metri, deviato in corner. 

Al 15’ arriva il vantaggio per Chicago, in una scena che sarebbe benissimo potuta accadere a Bologna. Diop dall’area piccola cerca di servire Shome con un passaggio di 30 metri rasoterra, il passaggio è corto però, Mihailovic anticipa il giocatore canadese e serve Beric che con un diagonale preciso buca DIop, che tocca ma non riesce a deviare. Al 15’ allo Stade Saputo, Chicago va in vantaggio.

Al 22’ ecco la reazione degli Impact. Bojan parte largo palla al piede, si accentra, e giunto al limite dell’area lascia partire un gran destro. Shuttleworth, portiere dei Fire, intuisce ma non riesce a bloccare il pallone che resta nell’area piccola. Come un falco arriva Lassi Lappalainen che con un tocco sotto di mancino segna il gol dell’1-1. 

Montreal continua a spingere e al 28’ su un cross deviato di Bojan, Urruti da due passi non riesce a trovare la via del gol, trovando solo le mani del portiere. Dal corner Wanyama non riesce ad imprimere forza nel colpo di testa. Nei successivi 20 minuti poche occasioni da gol, Chicago ci prova ma i tentativi dei Fire non sono pericolosi.

In pieno recupero altra occasione da corner per Montreal sempre sulla testa di Wanyama, la cui incornata è parata facilmente.

Riprende il secondo tempo e la prima occasione è per Chicago. Cross arretrato dalla fascia di Mihailovic, Gimenez controlla di petto, sombrero a Wanyama e tiro al volo, che però finisce alto. Continuano i Fire a spingere, dopo una buona circolazione palla, la sfera giunge a Herbers che da posizione defilata calcia verso la porta, ma trova solo l’esterno della rete.

All’improvviso un lampo di Montreal, Brault-Guillard scende sulla fascia, punta il primo avversario e tira. Il suo tiro è deviato e giunge sui piedi di Urruti che di puro istinto indirizza in porta. Montreal 2, Chicago 1

Al 73’ Chicago trova il pareggio. Cross dalla fascia, Diop esce a vuoto e a porta vuota di testa Calvo trova il gol. 

Montreal prova a tornare avanti. Piette al 77’ tenta il tiro da fuori, ma finisce alto. All’82 Lappalainen prende palla largo al limite dell’area di rigore, si porta la palla sul destro e prova il tiro a giro, deviato in corner dal portiere avversario con una gran parata.  Pochi minuti dopo ancora Lappalainen tenta il tiro da posizione simile, da qualche metro fuori l’area di rigore, trovando un’altra grande respinta. Le azioni di Montreal passano sempre da Lappalainen. All’89 il finlandese conduce il contropiede palla al piede, giunto al limite dell’area sterza, scarta un avversario, e serve a rimorchio Piette, che però non trova lo specchio, anche a causa di una leggera deviazione di un difensore.

 

La partita finisce così. Montreal riesce ad interrompere la striscia di 4 sconfitte consecutive trovando un pareggio in casa contro i Fire. Montreal gestisce bene la partita, lasciando a tratti l’iniziativa a Chicago, e pungendo quando necessario. Grande partita del trio offensivo, con Lappalainen sugli scudi. Terribile a dir poco invece la prestazione di Diop, sulla cui coscienza pesano entrambi i gol subiti dagli Impact.

 

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