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Calcio

Premier League – 24esima giornata – 07 Feb

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Il Chelsea disintegra  l’Arsenal a “Stamford Bridge” ed affonda i suo lunghi artigli su quello che sarebbe il sesto scudetto nella storia del club. Ora i punti di vantaggio sul Tottenham (il più vicino inseguitore) sono 9: un abisso!

Vince a fatica anche il City contro lo Swansea, mentre i cugini dello United asfaltano il Leicester gettando Ranieri al terz’ultimo posto. L’Everton ne segna 6 alle Cherries e si avvicina ulteriormente alla zona nobile.

Buona la prima degli italiani appena sbarcati sull’isola (in gol Gabbiadini, assist vincente per Ranocchia!). Disastro Palace, sconfitto anche dal Sunderland e trascinato all’ultimo posto nonostante le folli spese durante la sessione di mercato invernale.

Chelsea v. Arsenal 3-1

(13’ Alonso, 53’ Hazard,85’ Fabregas), (91’ Giroud)

Game, set and match.

Conte infilza tre dardi avvelenati nel cuore delle speranze di gloria targate Wenger e si lancia verso il suo primo scudetto anglosassone.

I Blues si disfano dei Gunners grazie alla zuccata di Alonso nel primo tempo, allo slalom di Hazard al 53esimo e ad un preciso pallonetto dell’ex Fabregas sul rinvio svirgolato di Cech all’85esimo.

Di Olivier Giroud l’inutile “consolation goal” a tempo ormai scaduto.

Con questo ennesimo successo, la parte Blu della capitale può cominciare a preparare la festa scudetto. 9 punti di vantaggio sulla seconda equivalgono ad una sentenza. Solo il Chelsea, adesso, può non vincere questo campionato.

Crystal Palace v. Sunderland  0-4

(9’ Kone, 43’ Ndong,46’ -48’ Defoe)

Continua la disastrosa stagione delle Eagles londinesi. Al “Selhurst Park” la valanga del Sunderland travolge inesorabilmente il moribondo Palace di “big” Sam Allardyce. Nonostante i 25 milioni di pounds spesi durante la finestra di mercato invernale, i rosso blu perdono clamorosamente una match-ball casalingo contro una diretta concorrete.

Complimenti ai Black Cats dunque, che saccheggiano il quartiere di Croydon  con le firme di Kone, Ndong e soprattutto la doppietta di quel vecchio rapace di Jermaine Defoe. Straordinario 1-2 dell’ex centravanti del Tottenham che nel giro di un paio di minuti chiude definitivamente la pratica.

Torna la speranza nel profondo nord del paese, quello dal cuore biancorosso, mentre affoga sempre di più nelle sabbie mobili l’inaffidabile Crystal Palace.

Everton v. Bournemouth  6-3

(1’ -29’-83’-84’Lukaku, 23’ McCarthy, 94’ Barkely),( 59’ -70’ King, 90’ Arter)

Partita d’altri tempi sul prato del glorioso “Goodison Park” tra due squadre propositive e senza timori. 6 gol dell’Everton, 3 del Bournemouth. 9 reti totali non si vedevano da un pezzo. Protagonista indiscusso il centravanti belga Lukaku, autore di un poker micidiale che lo lancia in testa alla classifica dei marcatori. Da sottolineare il timbro con cui ha inaugurato la serie, un mancino a giro degno dei migliori “numeri 10” di una volta.

Toffees in uno stato di forma che rasenta la perfezione: peccato per le tante occasioni buttate ad inizio stagione.

Hull City v. Liverpool 2-0

(44’ Ndiaye,84’ Niasse)

Sussulto d’orgoglio nella fredda Hull. Il prestigioso scalpo ottenuto dal manager Silva fra le mura amiche del KCOM Stadium stavolta è proprio quello del Liverpool. Apre il discorso l’unghiata in mischia Ndiaye, chiude Niasse in contropiede sullo spegnersi della partita. Reds in grande crisi, momentaneamente fuori dalla zona Champions e con lo United ad appena un punto di distanza.

Tigers invece che riacquistano speranza nonostante le pesanti cessioni invernali.  Al momento, nei bassi fondi c’è una bagarre senza precedenti e tutti, Hull compreso, hanno la possibilità di venirne fuori.

Southampton v. West Ham 1-3

( 12’Gabbiadini), (14’ Carroll, 44’ Obiang,52’ Noble)

“Incredible Start!”  sono le parole con cui il telecronista inglese commenta l’idilliaco approccio di Gabbiadini alla Premier League. L’ex attaccante di Napoli e Samp ci mette meno di un quarto d’ora per rastrellare le simpatie dei tifosi Saints, segnando all’esordio con un gran mancino sotto la traversa. Peccato per lui – e per tutti i supporters biancorossi – che dall’altra parte ci sia un West Ham in grande spolvero. In meno di 120 secondi Andy Carroll trova la zampata del pareggio, a cui seguirà la sassata dell’altro ex Sampdoriano Obiang sul finire di primo tempo e l’involontaria deviazione di Davis sulla punizione di capitan Noble per l’uno a tre finale.

Hammers che riprendono a fare punti lontano da Londra e che dopo uno sciagurato inizio di stagione adesso si godono le tranquille acque di centro classifica.

Watford v. Burnley  2-1

(10’ Deeney, 47’ Niang), (79’ Barnes)

Continua a vincere anche il Watford di Mazzarri.  Al “Vicarage Road” gli Hornets passano in vantaggio grazie alla zuccata dello spigoloso Troy Deeney dopo appena 10 minuti.

Il raddoppio giallonero porta la firma dell’ex milanista Niang, bravo a deviare alle spalle di Tom Heaton un tagliente cross di Holebas.

Ininfluente ai fini del risultato il rigore trasformato di Barnes al 79esimo. Watford decimo, in perfetta linea con gli obbiettivi d’inizio anno: 30 punti raccolti nelle prime 24 partite.

WBA v. Stoke City

(6’ Morrison)

Una travolgente incursione dello scozzese James Morrison, sulla bella imbeccata di Chadli, risolve l’equilibrato duello del “The Hawthorns” in favore dei Baggies.

WBA che vola all’ottavo posto, in quella che sta diventando l’ennesima buona stagione sotto la puntigliosa guida di Tony Pulis.

Tottenham v. Middlesbrough 1-0

(58’ Kane)

Minimo sforzo, massima resa. Al Tottenham basta un penalty trasformato da Harry Kane per superare un solido Middlesbrough formato trasferta e piombare al secondo posto. Da un biennio a questa parte gli Spurs sono senz’altro la squadra più bella da vedere, peccato per loro che abbiano dovuto incrociare i tacchetti prima con la straordinaria annata del Leicester di Ranieri e poi con la fame di successi del Chelsea di Antonio Conte.

Manchester City v. Swansea  2-1

(11’ – 92’ Gabriel Jesus), (81’ Sigurdsson)

Un balbettante City porta a casa i 3 punti all’ultimo respiro grazie al gol nel recupero siglato dal giovanissimo Gabriel Jesus. Lo stesso brasiliano (appena 17 anni) aveva portato avanti i Citizens già nel primo tempo, ma una rasoiata mancina del talentuoso Sigurdsson aveva costretto la legione di Guardiola alla parità.

Bene per il risultato, ma è inutile nasconderlo: la prima stagione del tecnico catalano in terra d’Albione è senz’altro sotto le aspettative.

Leicester v. Manchester United   0-3

( 42’ Mkhitaryan, 44’ Ibrahimovic, 49’ Mata)

Sono troppo fragili gli argini delle Foxes per poter contenere lo tsunami United. I Red Devils ne fanno  ben 3 a cavallo tra il primo ed il secondo tempo. Sblocca la partita una sontuosa progressione solitaria di Mkhitaryan. Raddoppia il solito Ibra con un bel piattone sull’assist rasoterra di Valencia. Di Juan Mata il sigillo finale che lancia la banda Mourinho ad un passo dalla zona Champions, regalando a Ranieri l’ennesima settimana da incubo.

La classifica del Leicester adesso è molto più che preoccupante, è veramente pericolosa. Nel prossimo turno, i campioni d’Inghilterra saranno in Galles in quello che sarà uno scontro sanguinoso per la sopravvivenza.

Classifica. 59 Chelsea, 50 Tottenham,49 Man City, 47 Arsenal, 46 Liverpool, 45 Man United, 40 Everton,36 WBA, 31 West Ham, 30 Watford, 29 Stoke City – Burnley,27 Southampton, 26 Bournemouth, 21 Middlesbrough – Leicester – Swansea, 20 Hull, 19 Crystal Palace – Sunderland.

 

 

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