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Calcio

Premier League: il punto sulla 25° giornata – 9 feb

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La giornata numero 25 di Premier League regala spettacolo e tante emozioni, con ben due big match e nessuna partita terminata a reti inviolate.

Vola il Leicester, lontano dalle critiche degli ultimi scettici: in casa del Manchester City, le Foxes fanno 1-3. La sblocca Huth dopo due minuti e mezzo, liberandosi dalla marcatura ed appoggiando in rete su cross di Mahrez da calcio piazzato. Ed è proprio Mahrez che al 48′, con una vera magia, sull’imbucata di Kanté evita un contrasto falloso e spedisce in rete un tiro potente, che Hart può solo guardare insaccarsi alle sue spalle. Chiude il discorso al 60′ Huth con un’incornata splendida su un cross perfetto da calcio d’angolo. Manchester City annichilito ed Etihad Stadium abbandonato dalla gran parte dei tifosi Citizen, nell’aria risuonano solo i cori del settore ospiti. Il gol di testa di Aguero all’87’, per quanto bello esteticamente, non può macchiare una giornata storica per il Leicester meritatamente in testa per distacco.

Non passa il West Ham in casa del Southampton: i Saints passano al 9′ minuto con un gol di Yoshida al termine di una prolungata azione corale e guadagnano punti sugli Hammers, ora sesti con soli due punti di distanza, con entrambe le squadre che mantengono vivo il sogno Europa League.

Il Tottenham si propone come nuovo potenziale “cattivo” nella favola del Leicester: con il tap-in di Trippier al 65′, gli Spurs affondano l’ostico Watford e si portano secondi a 48 punti, alla pari con l’Arsenal ma davanti ai Gunners per differenza reti.

I ragazzi di Wenger, tuttavia, non vogliono perdere terreno nella lotta al titolo e restano in piena lotta al titolo, battendo per 0-2 il Bournemouth. Il primo gol è del solito Ozil, che a due passi dalla porta va sul sicuro e fionda il pallone sotto la traversa, con un tiro potentissimo su cui nulla può il portiere delle Cherries. Il raddoppio, appena sessanta secondi più tardi, è di Oxlade-Chamberlain ed è bellissimo: in corsa, defilato e marcato, l’inglese classe ’93 trova la rete sul palo lontano.

A perdere terreno è invece il Liverpool, che non va oltre il pareggio in casa contro il Sunderland penultimo e tra le sfavorite nella lotta salvezza. Dopo un primo tempo a reti inviolate, i Reds riescono finalmente a passare grazie a Firmino al 60′, che appoggia di testa un cross col contagiri di Milner. Il brasiliano successivamente ruba un pallone sanguinoso e si lancia verso il portiere, per poi servire con grande altruismo Lallana, che al 69′ non deve far altro che appoggiare il pallone nella porta sguarnita. All’81’ torna in partita il Sunderland per una papera di Mignolet: punizione da venti metri battuta bene da Johnson che termina nell’angolo destro della porta difesa dal belga, che smanaccia ma non riesce ad opporsi ad un tiro non irresistibile. Rimonta completa all’89’, a firmarla è Defoe, con grandi responsabilità della difesa del Liverpool, ormai tristemente nota per le numerose sviste di cui si rende protagonista.

Lo Swansea di Guidolin, a soli quattro punti dalla zona retrocessione, non riesce ad andare oltre il pareggio contro il Crystal Palace. Gli Swans passano in vantaggio al 13′ con una punizione perfetta di Sigurdsson, ma vengono raggiunti al 47′ da un gol di Dann su un bello schema da calcio d’angolo.

Perde il Norwich dall’Aston Villa fanalino di coda. I Villains passano a trenta secondi dalla fine della prima metà con una rete di testa di Lescott su cross da calcio piazzato e consolidano il vantaggio al 51′ con rete in contropiede di Agbonlahor.

A beneficiare della sconfitta del Norwich è il Newcastle, che supera i Canaries e si porta in zona salvezza battendo il West Bromwich. Mitrovic, lanciato sul filo del fuorigioco, trova sulla strada tra lui e la rete solo il portiere, superato da un bel piatto destro che regala ai Toons tre punti fondamentali.

Un Everton in forma strepitosa annichilisce per 0-3 lo Stoke City. Il primo gol lo segna Lukaku dal dischetto all’11’: tiro centrale, ma potente. Lo 0-2 è una prodezza di testa di Coleman, che, incurante del raddoppio, appoggia di testa sotto l’incrocio il cross da calcio d’angolo. Chiude la partita Lennon a pochi secondi dalla pausa, lasciato solo davanti al portiere da un retropassaggio sbagliato in maniera clamorosa.

Chiude la giornata Chelsea-Manchester United, che non finisce in goleada né da una parte né dall’altra principalmente grazie ad interventi prodigiosi da parte di due tra i migliori estremi difensori al mondo. Passano in vantaggio i Red Devils al 61′ con una meravigliosa mezza rovesciata di Lingard, che finisce proprio all’incrocio dei pali: una giocata dal coefficiente di difficoltà enorme. Pareggia il Chelsea al 91′, quando ormai i Blues avevano perso le speranze. A segnarlo, chi altri se non Costa? Un assist perfetto di Fabregas lo mette solo davanti a De Gea, il rientro disperato in scivolata di Borthwick-Jackson gli sposta il pallone, ma inutilmente: la sfera resta in gioco e, a quel punto, a Costa non resta che appoggiarla nella porta sguarnita.

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