Calcio
Radio Riyadh: l’Inter scalda i motori
Meno uno: i nerazzurri si preparano alla Supercoppa
Dovrebbe chiamarsi Radio Appiano Gentile, lo sappiamo tutti, ma, se avete seguito la scorsa puntata, saprete sicuramente che l’Inter ha raggiunto l’Arabia ieri pomeriggio. Dunque, cosa sta succedendo in queste ore ai nerazzurri, impegnati tra allenamenti e conferenze a Riyadh? Restate con noi e lo scoprirete.
Un freddo da.. Arabiarsi
L’Inter in mattinata ha svolto un allenamento al Prince Faisal Bin Fahd Stadium, per poi lasciare mister Chivu e Bastoni nelle sapienti mani dei giornalisti per la consueta conferenza della vigilia. Proprio in questa occasione, la guida dei nerazzurri ha spiegato le ragioni del “ritardo”. La squadra, infatti, pur dovendo giocare domani, ha raggiunto la patria della Supercoppa in ritardo di un giorno rispetto alle concorrenti, e la notizia ha fatto un pò storcere il naso a parecchi appassionati. Come avremmo potuto immaginare, dietro alle scelte societarie c’è stata la necessità di evitare il freddo. Tant’è che ai piani alti si sono opposti alle richieste del tecnico rumeno, che addirittura sarebbe voluto partire oggi.
Supercoppa italiana, Al-Awwal Park di Riad (© Bologna FC 1909)
Calha-no e i dubbi
Aneddoti a parte, il colloquio della vigilia tra Chivu e gli addetti ai lavori è stato fonte di grandi temi, fondamentali in ottica del confronto di domani. Su tutti, le condizioni dell’acciaccato Calhanoglu, ancora in dubbio per il match. Il turco, difatti, pur essendosi allenato regolarmente, non dovrebbe avere i novanta minuti nelle gambe, per cui potrebbe partire dalla panchina. E la sua eventuale assenza potrebbe far rumore, specialmente nelle teste dei giocatori che, nei big match, quest’anno hanno spesso concesso qualcosa. A questi dubbi crescenti, ci ha tenuto a rispondere personalmente il successore di Inzaghi. «Non dimentichiamo che alcune partite erano scontri diretti come quello con la Roma, ma non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno. Ogni gara ha le sue insidie, indipendentemente dall’avversario. Noi dobbiamo dare sempre il massimo di quello che abbiamo. Si può uscire vincitori o sconfitti, ma sempre a testa alta. Non ci mancano desiderio, impegno e ambizione per cercare di vincere tutte le partite».
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