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Repubblica – Tempi incerti per le conclusioni sui processi nei confronti della Juventus

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La classifica della Serie A attende, ma i tempi non sono al momento esattamente quantificabili, un verdetto, che potrebbe essere ben più pesante rispetto a quello già inflitto: una sentenza che potrebbe essere ancora più devastante rispetto al – 15 già comminato alla Juventus, per il primo filone di indagini “Prisma“.

Intanto altri effetti “collaterali” si stanno abbattendo sugli attori di questa vicenda, dato il valore europeo della prima sentenza: Fabio Paratici si è autosospeso dal Tottenham, in attesa che il Collegio di Garanzia presso il Coni, il 19 Aprile si esprima in maniera definitiva sulla vicenda, toccando tutti i “protagonisti” di questa storia. Per Paratici, presumiamo, si potrebbe anche prefigurare  la conclusione di un percorso sportivo, di una carriera a soli 49 anni, se il giudizio in arrivo fosse di quelli che non ammettono repliche alla conferma di colpevolezza. Ma per adesso siamo alle ipotesi, in attesa di che le valutazioni fatte dagli organi inquirenti si tramutino in sentenza.
Anche la Società Juventus si sta preparando a quella data: perchè da quanto emergerà dalle decisioni del Consiglio, dovrà scegliere quale strategia adottare nei confronti della Procura Federale, se cercare una mediazione o andare allo scontro su quella “sentenza” (in arrivo e che per brevità chiameremo “degli stipendi”) che si annuncerebbe più pesante ( o molto più pesante) della prima, che già ha comminato il – 15 di penalizzazione in classifica.
E l’indagine, da allora, è proseguita (e terminata, da parte del procuratore Chinè) anche nei confronti di quelle società che, negli anni delle verifiche e approfondimenti, hanno concluso transazioni con la società bianconera: Atalanta, Udinese, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Bologna.
Per la “notifica” di fine indagini adesso è questione di giorni: quindi ci aspettiamo, potenzialmente, a partire da lunedì la teoria degli addebiti che la Procura potrebbe affliggere alla Juventus e alle squadre coinvolte, insieme ai loro tesserati. 
Per la Juventus il capitolo delle nuove imputazioni dovrebbe partire dalla violazione dell’articolo 31, comma 3, per aver pattuito  stipendi in violazione delle regole federali, che ne statuiscono i principi cardine, con le famose carte private. E la multa che ne deriverebbe potrebbe sostanziarsi in tre volte la cifra che sarebbe oggetto di violazione ( si parla di oltre 100 milioni di transazioni). 
Ma non solo: la Procura avrà il compito di valutare quale impatto possa essere ricaduto sui conti e sui bilanci della società con sede di allenamento a Vinovo. E se la Procura valuterà le “mistificazioni” di bilancio tali da aver potuto permettere l’iscrizione a campionati o tornei a cui, altrimenti, non avrebbe potuto accedere, la comminazione di una eventuale pena potrebbe portare anche alla perdita della Serie A. Questo sarebbe lo scenario peggiore, ma non impossibile da configurarsi.
Ma non è scontato che l’effetto delle sentenze in arrivo producano conseguenze sul campionato in corso: fra i tempi che la difesa avrà a disposizione per le sue memorie difensive (15 giorni) il deferimento, il tempo per pianificare il processo sportivo presso il Tribunale Federale (altri 30 giorni possibili), il possibile appello e l’eventuale Collegio di Garanzia, non è da escludersi che il passaggio in giudicato delle possibili sentenze  arrivi addirittura all’interno della prossima stagione già avviata. E le incertezze sono destinate a perdurare fino ad allora.
 
(Fonte: Repubblica)

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