Seguici su

Calcio

Sintesi poco serie di Serie A – Giornata 10

Tra rovesci d’acqua e rovesciamenti sulle panchine anche la decima di campionato si conclude. Ci lascia con una classifica cortissima che spiega la resistenza di Pioli ad abbandonare la Fiorentina: solo 17 punti di distanza dall’obiettivo zona Champions.

Pubblicato

il

Santiago Castro dopo il gol dell'1-1 in Parma-Bologna (©Bologna FC 1909)
Santiago Castro, uno dei protagonisti della decima giornata (© Bologna FC 1909)

Dopo il turno infrasettimanale le fatiche si accumulano, i gol all’inizio stentano ad arrivare. La decima giornata ci mette un po’ a… partire.

La macchina dei gol 

Premi la frizione e metti la prima. Udinese-Atalanta: Juric ha esaurito tutta la forza di dominare alla scorsa contro il Milan, quindi ora gli tocca subire. E subire il gol dell’ex Zaniolo (1-0). Nella contenuta esultanza Nicolò mostra il suo apprezzamento per il campo del Friuli: dicono ci abbia poi passato la notte.

Lascia piano piano la frizione, premi l’acceleratore e… la macchina si spegne: bloccata. Morata dal dischetto, il fischio, la rincorsa e… rigore parato. La sensazione di delusione è la stessa. E la partita rimarrà bloccata: Napoli-Como 0-0. 

Piogge, anche di gol

Dopo un avvio difficoltoso in termini di gol, la giornata ingrana le marce e prende velocità. Nei primi 45 minuti Torino e Pisa segnano tanti gol quanti ne sono stati fatti in totale nelle partite del giorno prima. Poi si fermano lì, sul 2-2. Mica possono farli tutti loro, ne lasciano un po’ anche agli altri.

Ma attenzione che quando piove se si corre si rischia di scivolare. L’Inter evita lo schianto all’ultimo secondo: battuto il Giovane Verona 2-1 con un autogol al 93’. I nerazzurri salvano il risultato, Chivu non salva la divisa. Scivolata, pantaloni strappati e ramanzina: il più classico dei pomeriggi di un bambino qualsiasi.

Al Tardini a un certo punto piove così tanto che la partita diventa un qualcosa a metà tra il calcio e la pallanuoto. Doveva essere lo scontro tra le emiliane Parma e Bologna, diventa una sfida leopardiana tra la Natura e l’Uomo. E ne esce vincitore Santiago Castro: doppietta per il finale 1-3.

Esonero uguale vittoria 

Juventus: lunga serie di pareggi e sconfitte, esonero dell’allenatore, vittoria contro la Cremonese per 1-2. Logico.

Genoa: lunga serie di pareggi e sconfitte, esonero dell’allenatore, vittoria contro il Sassuolo per 1-2. Matematico.

Fiorentina: infinita serie di pareggi e sconfitte,  vi aspettavate l’esonero e la vittoria in questa giornata? Non è questo il caso. Pioli non ha voluto andarsene perché ha creduto fino all’ultimo che la Viola potesse arrivare all’obiettivo Champions dichiarato a inizio stagione (i malevoli parleranno invece di stipendi e buonuscite). In ogni caso l’esonero -tardivo forse- è stato inevitabile dopo la sconfitta contro il Lecce (1-0). Raggiunto l’ultimo posto in classifica, nel caos generale, la Fiorentina è ricorsa alla panacea di ogni male calcistico: il ritiro.

Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina (© ACF Fiorentina)

Stefano Pioli, ex allenatore della Fiorentina (© ACF Fiorentina)

Mancano le romane

Domenica sera big match: Milan-Roma. Gasperini ci arriva da primo in classifica con soli 10 gol segnati e una sfilza di vittorie di misura. Ma a San Siro non poteva pensare di fregare al suo stesso gioco il massimo (anzi Massimiliano) esperto di ippica. 1-0 per i padroni di casa, che hanno scoperto un nuovo promettente centravanti: Strahinja Pavlovic, serbo classe 2001, da monitorare. 

Sull’altra sponda del Tevere invece l’aquila spicca il volo con le sue ali. Letteralmente. Con i gol di Isaksen e Zaccagni la Lazio batte il Cagliari 2-0. E con questa la decima giornata di Serie A è conclusa.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *