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Serie A – Incontro tra Gravina e Spadafora sul caso Juve-Napoli: “se qualcuno sbaglia, allora quel qualcuno deve pagare”

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sport.sky.it


Quella di oggi è stata una giornata di incontri per il ministro dello sport Spadafora, all’indomani della vicenda di Juve-Napoli. Più di ogni altro incontro, oggi era atteso il faccia a faccia con il presidente della Figc Gravina in merito al protocollo sanitario. 

Spadafora, al termine dell’incontro col presidente federale, ha dichiarato che: “Ad oggi il protocollo è ancora giusto da tenere e da portare avanti. Deve essere rispettato da tutti con il massimo rigore”.

Ancora più nette e dure le parole di Gravina, che dichiara: “Crediamo molto in questo protocollo che abbiamo voluto e difeso. Abbiamo un Giudice Sportivo e una Procura Federale. In queste ore sento comunicazioni, messaggi, etc. Cerco di essere serio, rispetto i ruoli e auspico che anche altri facciano così. Se tutti abbiamo a cuore la tutela della salute e il protocollo viene rispettato da tutti nella sua integrità, possiamo stare tranquilli che il campionato può continuare a svolgersi in sicurezza. Chi ci dice che siamo irresponsabile sta dicendo una corbelleria incredibile: nessuno come noi sostiene che la tutela della salute sia un bene primario, e vogliamo raggiungere l’equilibrio. Certo, se cominciano ad esserci delle falle e qualcuno sbaglia, allora quel qualcuno deve pagare”. 

Hanno riguardato altre problematiche, invece, nell’incontro tra Spadafora e la Lega Serie A: “Con Dal Pino abbiamo fatto un quadro della situazione generale e soprattutto abbiamo parlato del futuro del calcio, dei progetti di visione industriale, perché questo era un incontro programmato da tempo”.

Intanto, il calcio si è schierato contro alla decisione della Ausl Campania di bloccare il Napoli, in vista della partenza verso Torino. Ma il ministro Spadafora ha ribadito quello che è scritto nei documenti, ovvero: “Alle Autorità Sanitarie Locali è demandata una chiara responsabilità e una precisa azione di vigilanza”, validato dal CTS.

Alle Ausl compete, quindi, far rispettare un divieto di trasferta quando ogni qual volta che si ritiene opportuno, come, per esempio, quando è in vigore un lockdown locale/regionale o quando i casi aumentano e le terapie intensive iniziano a riempirsi, compromettendo la sanità locale. 

Ma il calcio italiano rigetta il protocollo validato dal CTS e ora tutto finirà di fronte al Collegio di Garanzia, presso il Coni, che rappresenta l’ultimo grado di guidizio sportivo. Però, da quanto confermato dall’ANSA, la decisione del Giudice Sportivo sul caso Juve-Napoli è slittata, disponendo un supplemento di indagini sulla partita. La decisione su questo caso non sarà quindi contenuta nel prossimo comunicato del giudice Gerardo Mastrandrea, atteso martedì con gli altri provvedimenti sull’ultimo turno di campionato. Non è escluso che servirà più di una settimana, con il Napoli pronto al ricorso contro un eventuale 3-0 a tavolino.

Se la gara dovesse essere recuperata, infine, ci sarebbe ancora da decidere la data di recupero: l’unica possibile sarebbe il 13 gennaio 2021, incastrandosi bene tra i 4 giorni di Inter-Juve e gli 8 della Supercoppa Juve-Napoli.

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