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Calcio

Var: cos’è e quando entrerà in funzione – 23 feb

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Nel marzo 2016, l’International Football Association Board, l’associazione composta da otto membri che detiene il potere unico e assoluto sulle regole del calcio, ha votato a favore per l’inizio della sperimentazione della Var, che avrà una durata di circa due anni. Il progetto è dell’Ifab e della Fifa, sviluppato in 14 paesi sotto il controllo dell’Università di Bruxelles, che è il centro di raccolta e di elaborazione di tutti i dati che i test stanno producendo. Al termine del biennio, l’Ifab prenderà la decisione finale sul suo utilizzo per tutto il mondo del pallone.

Ma cos’è la Var?

Letteralmente significa Video Assistant Referee, più banalmente viene tradotta con “moviola in campo”. Difatti consiste nell’utilizzo di monitor e replay da parte degli arbitri per togliere ogni dubbio su alcune situazioni decisive che si vengono a creare nel corso di una gara. Gli episodi di cui la Var si occuperà riguardano: 

1- Calci di rigore: la tecnologia vigilerà sulla corretta assegnazioni o sul mancato fischio di un penalty;

2- Cartellini rossi: la Var farà in modo che non si prendano decisioni errate per quanto riguarda i cartellini rossi;

3- Gol/no gol: la Var visionerà su eventuali gol da annullare, o da convalidare, per fuorigioco e per altre possibili irregolarità.;

4- Scambio di persona: la Var informerà il direttore di gara di un eventuale scambio di persona al momento dell’estrazione di un cartellino.

Come funziona?

La Var coinvolgerà una nuova figura arbitrale: un assistente arbitro video, che comunicherà al direttore di gara in campo eventuali episodi gravi, di cui sopra, che l’arbitro principale ha giudicato in modo errato, o non ha visto. Il procedimento però può avvenire anche nel modo inverso; cioè il fischietto in campo potrà chiedere al Var di visionare con i replay un episodio dubbio. Inoltre, nel caso in cui l’arbitro non fosse totalmente convinto, potrà vedere lui stesso le immagini, con un monitor posizionato a bordo campo. Infine, sia che l’episodio venga rivisto dal Var, che dall’arbitro, la decisione finale spetterà solo ed esclusivamente al direttore di gara in campo. I tempi medi per la decisione finale sono più o meno di 30 secondi. E’ importante sottolineare anche che la tecnologia in campo per ora non prevede una chiamata di revisione da parte degli allenatori delle due squadre.

Lo scopo, come scritto dalla Fifa nel documento ufficiale: “non è raggiungere il 100% di correttezza nelle decisioni, ma di evitare chiare inesattezze sul terreno di gioco; quegli errori che in buona sostanza possono cambiare le sorti di una partita, e cioè gol, rigori, cartellini rossi e scambi di persona.”

Situazione attuale.

In questo momento in Italia si sta procedendo ancora con la sperimentazione offline, cioè senza contatto tra Var e giudice di gara. Questo favorirà la possibilità di oliare i meccanismi per rendere in un futuro non troppo lontano la tecnologia ben utilizzabile. In Serie A il suo esordio la Var lo ha fatto a San Siro nel match del Milan contro il Sassuolo, dove furono designati Di Bello e Doveri. Da lì in avanti per ogni turno di campionato, su due campi della massima serie, si è ripetuto l’esperimento.

Sempre per quanto riguarda l’Italia, paese molto avanti per questa nuova tecnologia rispetto agli altri paese europei, è importante citare l’ex arbitro internazionale Roberto Rosetti. L’ex fischietto torinese, responsabile del progetto italiano del Video Assistant Referee, ha annunciato che le prime prove ufficiali online, quindi con il collegamento diretto tra Var e arbitro, verranno effettuate dagli ottavi di finale di Coppa Italia del prossimo anno. Inoltre Rosetti ha aperto all’utilizzo della tecnologia per la stagione 2018/2019, dopo il Mondiale che si disputerà in Russia, in cui quasi sicuramente vedremo applicata la Var. 

Le prime prove online.

Questa tecnologia ha fatto il suo esordio mondiale lo scorso primo settembre a Bari, in occasione dell’amichevole tra l’Italia di Gian Piero Ventura e la Francia. La Fifa ha ripetuto il test nelle amichevoli tra le nazionali maggiori di Italia e Germania e tra le Under21 di Italia e Danimarca. 
In una competizione importante come il Mondiale per Club, la Var ha fatto il suo esordio nel match tra Kashima Atlers contro Atletico National. Nel corso della partita l’arbitro Victor Kassai si è servito per la prima volta della tecnologia per assegnare un rigore che non aveva visto a favore dei Kashima Atlers. Le immagini però, successivamente, confermarono si l’intervento da rigore, ma anche un fuorigioco precedente, che fece infuriare nei giorni seguenti l’Atletico National, anche se la Fifa ha poi spiegato che visto che la sfera non era arrivata al giocatore che ha subito il fallo, il fuorigioco era da considerarsi ininfluente. 
Pochi giorni dopo, sempre nel Mondiale per Club, gli assistenti della sala monitor hanno avviato la revisione dell’azione che ha portato alla seconda rete di Cristiano Ronaldo contro il Club America, sospettando un fuorigioco dell’attaccante portoghese. Anche se si poteva notare ad occhio nudo della posizione regolare di CR7, ci sono voluti diversi minuti per capire meglio la situazione, tra l’indecisione generale dell’arbitro, che non ha reagito prontamente alla comunicazione. Il gol è stato giustamente assegnato in seguito, ma provocando reazioni negative da parte di Modric, Zidane e lo stesso Ronaldo. 

Pochi giorni fa invece la moviola in campo è costata cara a David Villa, che si è visto sventolare in faccia un cartellino rosso grazie alla revisione delle immagini da parte dell’arbitro, che inizialmente non aveva notato un pugno che la punta spagnola aveva rifilato ad un avversario. La federazione americana in questo senso sta viaggiando spedita, con la sperimentazione online nella Desert Diamond Cup per testare la Var, che verrà ufficialmente utilizzata anche in Mls a partire dalla seconda metà del 2017 in regular season.
L’ultima prova online in ordine in tempo, è quella di ieri pomeriggio in occasione dell’amichevole tra Italia e Francia Under19 allo stadio Dall’Ara terminata 3 a 3, in cui l’arbitro in campo Pairetto, era coadiuvato da Rizzoli (Var1) e Doveri (Var2). Nel corso del match non ci sono stati errori importanti dell’arbitro quindi la Var non è intervenuta, ma tutti i sei gol, come prevede il protocollo, sono stati analizzati prima di riprendere il gioco.

Noi dovremmo aspettare ancora un anno, per un progresso che porterà a una soluzione definitiva, che permetterà di parlare anche di qualcos’altro dopo le partite oltre alle solite recriminazioni arbitrali.

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