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Calcio

“ We Love Football” : le semifinali

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Nella straordinaria cornice delle stadio “Renato Dall’Ara” di Bologna, comincia attorno alle 14 la penultima giornata del torneo internazionale “We Love Football”. Ad aprire le danze, una goliardica amichevole fra la Nazionale che disputa i mondiali anti razzisti ed una formazione mista fra i ragazzi che hanno preso parte alla manifestazione ideata da Marco De Marchi. Risultato? 1 a 1. Ovviamente tra rabone e colpi di tacco . A seguire un po’ di musica, con la brillante performance di un rapper italo-africano intento a cantare mentre Atalanta ed Inter iniziavano il riscaldamento pre partita.

Atalanta v. Inter 0-0 ( 4-3 dopo i calci di rigore)

Match tanto ruvido quanto equilibrato fra i nerazzurri meneghini e quelli orobici. Lo spettacolo è ridotto ai minimi termini della grande organizzazione difensiva di ambo le squadre e grosso modo si sfocia in appena un paio di occasioni per parte, giungendo inevitabilmente ai calci di rigore sul punteggio di zero a zero.

Nell’alternanza dal dischetto, fondamentali gli errori di Uccellini (alto) e Pucci (parato) fra le fila dell’Inter, contro il solo (un presuntuoso quanto mal riuscito “cucchiaio”) dell’atalantino Toccafondi.

Finisce 4 a 3 per i bergamaschi che volano così alla loro seconda finale consecutiva, confermando ancora una volta l’incredibile strapotere del proprio settore giovanile.

Lente d’ingrandimento L’ala atalantina Samuel Giovane. Fisico importante, notevole capacità di calciare con entrambi i piedi. Gioca il primo tempo da un lato, il secondo dall’altro: in un duello così bloccato, è uno dei pochi (se non l’unico) in grado regalare spunti offensivi degni di nota.

Ajax v. Palmeiras 0-1

Partita molto più avvincente, invece, quella tra olandesi e brasiliani. Al calare del sole, le due compagini migliori della kermesse si sfidano per un posto nella finalissima del 2 Aprile.

Il Palmeiras parte subito in quarta, scatenando immediatamente lo smisurato talento dei suoi giocatori offensivi. Nel giro di 11 minuti, “la palestra” va vicino al gol per ben tre volte ma l’Ajax resiste. Anzi, i lancieri si rendono pericolosissimi alla prima sfuriata offensiva: scarico della punta Hoogerwef Chukwu e gran sassata mancina dell’esterno Braspenning che il portiere Martins toglie da sotto la traversa.

Applausi.

Da una gran parata all’altra però, perché sul ribaltamento di fronte è altrettanto straordinario il numero uno bianco rosso ad evitare il vantaggio carioca grazie ad un gran riflesso sull’incursione solitaria del trequartista Joao Pedro. Altri applausi e primo tempo che va in archivio sullo 0 a 0.

La ripresa segue il canovaccio previsto. Cioè con il Palmeiras che attacca e l’Ajax che si trincea per poi ripartire. L’ennesima grande risposta di Van Den Heuvel, condita dalla superba tenacia difensiva del centrale Solomon Bonnah, mantengono i biancorossi sulla linea di galleggiamento ma, a tempo ormai scaduto, il medianone verde-oro Lima de Barros trova il guizzo decisivo che chiude l’incontro. Il centrocampista  sudamericano raccoglie la sponda aerea di un compagno nell’ultima palla calciata dentro l’area olandese e gonfia la rete mandando i suoi in delirio. Al triplice fischio, è il Palmeiras a fare festa.

Termina così, con un gol nel recupero, una delle partite più vibranti e divertenti di tutto il torneo.

Doverosi complimenti alle due rivali però, perché entrambe avrebbero meritato un posto finale.

Lente d’ingrandimento della straordinaria forza della compagine brasiliana abbiamo già detto e stra detto più volte, indi per cui sotto la “lente d’ingrandimento” metto l’intero reparto difensivo dell’Ajax. Portiere affidabile e sicuro nelle uscite. Centrali senza fronzoli e terzini veloci: peccato per il gol incassato all’ultimissimo respiro, ma la partita che hanno disputato è  stata di grandissimo spessore.

Finale (domani allo stadio Dall’Ara)

Ore 11: Atalanta vs Palmeiras

 

Foto sito We Love Football

 

 

 

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