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Luca Carboni si racconta tra musica, pittura e l’attesa del ritorno
Una serata con il cantautore bolognese, che presto tornerà sulle scene musicali dopo un periodo di malattia

Martedì sera a Villa Pallavicini, il parco villaggio della speranza in via Marco Emilio Lepido, si è svolta una serata all’insegna del dialogo con don Massimo Vacchetti, responsabile diocesano per la Pastorale del Tempo Libero. Sul palco per raccontare di sé è salito Luca Carboni, il cantautore bolognese assente dalle scene musicali a causa di una malattia.
Carboni ha dialogato e ha, attraverso i suoi racconti, toccato temi come la città, il sacro, il viaggio interiore, la pittura. Proprio quest’ultima, ha detto Carboni, lo ha aiutato nei periodi più difficili. Lo ha accompagnato lungo tutti gli anni in cui ha fatto musica come se svolesse raccogliere in un diario il racconto di immagini e visioni. Un diario personale, intimo e privato che Carboni non ha mai voluto mostrare. Fatta eccezione per qualche schizzo che egli ha usato per la copertina dei suoi dischi.
La pittura, la sua prima vocazione
Della pittura, Luca Carboni ha detto che rappresenta il primo suono e la prima cosa in assoluto che la gente ha sentito di lui, prima ancora delle parole di “Ci stiamo sbagliando ragazzi”, la canzone che apre il suo primo disco. Poi nell’arco di 40 anni, il cantautore pubblicherà 13 album registrati in studio e uno dal vivo, nonché alcune raccolte. In seguito alla mostra organizzata al Museo della Musica, Carboni ha scelto come titolo del suo ritorno sul palco che avverrà l’11 novembre prossimo al Forum di Milano, “Rio Ari O”, data di inizio del Tour. Appuntamento, dunque, per questo attesissimo concerto che segna il ritorno sulle scene di questo cantautore così amato che ha un legame speciale con la città di Bologna.
Sul palco con Cesare Cremonini
Proprio al Dall’Ara, qualche giorno fa nel, si è unito a Cesare Cremonini sul palco e, nell’occasione, insieme hanno intonato il pezzo intitolato “San Luca”. Carboni, ringraziando l’amico Cesare, aveva espresso tutta la sua emozione nel recitare questa sorta di preghiera sotto lo sguardo della Madonna di San Luca.
Di Rachele Nigi
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