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Oggi è successo (5 Aprile 1959 nasce Nino La Rocca. Pugile

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Nino La Rocca, vero nome Cheid Tijani Sidibe (Port-Étienne, 5 aprile 1959), è un ex pugile italiano attivo negli anni ottanta, categoria Pesi Welter.

Nato da padre del Mali (Moussa Sidibe, paracadutista dell’Esercito Coloniale Francese) e madre siciliana (Nunzia La Rocca, nata a Resuttano) a Port-Étienne nell’Africa Occidentale Francese, odierna Nouadhibou in Mauritania, ottenne la nazionalità italiana nel 1983, nel corso della carriera. Gli americani (presso cui è d’uso la grafia Nino LaRocca) gli attribuirono il soprannome “The Italian Ali“.

Nino La Rocca, sotto la guida del suo manager Rocco Agostino, dopo essersi costruito un record immacolato (oltre 50 vittorie, quasi tutte per k.o., k.o.t. o ritiro dell’avversario; nessuna sconfitta fino a quel momento), subì la sua prima battuta d’arresto in circostanze del tutto fortuite e molto sfortunate, in occasione del suo primo attacco al titolo Europeo di categoria, che doveva essere, nelle aspettative, una pura formalità contro il tutt’altro che irresistibile pugile francese Gilles Elbilia. Quest’ultimo, invece, nell’incontro che si disputò il 18 febbraio 1984, conservò il titolo: una sua testata causò a La Rocca una ferita che lo costrinse all’abbandono del match e che fu suturata con venti punti.

Però, i limiti di Nino La Rocca lo hanno penalizzato in modo determinante: infatti, nonostante le straordinarie doti di mobilità e di velocità che possedeva, la sua scarsa potenza gli impedì di eccellere ai più alti livelli. Dopo aver ben impressionato anche nell’incontro considerato di qualificazione per l’assalto al titolo mondiale, battendo il più temibile fra gli avversari fino a quel momento incontrati, lo statunitense dell’Ohio Bobby Joe Young, i sogni di Nino La Rocca si infransero contro i pesantissimi pugni del texano Donald Curry, soprannominato il “Cobra”, a Montecarlo il 22 settembre 1984, nel lungamente agognato e meticolosamente preparato assalto alla Corona Mondiale dei Pesi Welter W.B.A.I.B.F.: al 6º round l’italiano è al tappeto.

Successivamente, Nino La Rocca riuscì, finalmente, a conquistare il Titolo Europeo di categoria, battendo ai punti il britannico Kirkland Laing, e lo detenne dal 15 aprile al 30 dicembre 1989, quando si arrese, sempre ai punti, al francese Antoine Fernandez.

La carriera di Nino La Rocca si chiuse dopo 80 incontri, con 74 vittorie (54 per k.o.) e 6 sconfitte.

Cinque anni dopo il ritiro, il trentaseienne La Rocca tentò il ritorno sul ring. Per aggirare la legge italiana che vieta la pratica della boxe professionistica a chi ha superato i 35 anni, si iscrisse alla federazione francese, che consente di combattere fino a 40 anni. Il 4 marzo 1995, a Saint-Quentin (Francia), avrebbe dovuto affrontare l’ex campione francese ed ex sfidante al titolo europeo Pascal Lustenberg, ma all’ultimo momento gli venne negato il nullaosta.

Si stima che, tra “borse” e sponsorizzazioni, Nino La Rocca abbia guadagnato circa un miliardo di lire. L’acquisizione della nazionalità italiana per Nino La Rocca passò attraverso ostacoli e lentezze burocratiche, risolti infine anche grazie all’interessamento dell’allora Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini.

È stato sposato con la pornoattrice Manuela Falorni, la quale, dopo una lunga battaglia giudiziaria con l’ex marito, ottenne nel 1995 l’affidamento di Antonio, il figlio da lui avuto nel 1986.

La Rocca balzò di nuovo agli onori della cronaca nel luglio 1998 per essersi incatenato davanti a Palazzo Chigi in segno di protesta, e con lo scopo di ottenere l’interessamento delle autorità, affinché gli fosse consentito di riprendere a boxare. Nel dicembre 1999 si incatenò davanti al Quirinale, dopo essere stato bocciato all’esame per diventare maestro di boxe, e chiedendo un lavoro nel settore.

Appoggiando una mozione già avanzata da tanti altri campioni sportivi e olimpionici italiani, Nino La Rocca invoca una pensione per chi ha dato lustro alla bandiera tricolore. Una proposta di legge in tal senso è da anni in corso di discussione in Parlamento.

Nino La Rocca oggi vive nei pressi di Roma.

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