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Ulisse – Treviso

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A Bologna ci sono nato nel lontano 1958 e la prima volta che vidi sventolare i colori rosso-blu furono nel lontano ma unico giugno 1964…..ero a SanDonato sulle colline bolognesi dove i miei genitori ci portavano a fare la merenda la domenica pomeriggio. Non sapevo nulla del Bologna neanche dello spareggio figurarsi dello scudetto, cosa fosse ieri non lo so neanche oggi purtroppo ! Ma quello strombazzare di clacson associato alla gente che tirava fuori la sua bandiera mi impressionò e mi ammaliò….mai più dimenticati, sempre desiderati, voluti, cercati fra mille sofferenze ma anche qualche gioia come la promozione con Gigione Maifredi, vissuta intensamente vedendosi tutte le partite in casa, venendo giù da Treviso dove abito e andare a vederlo in trasferta a Trieste, a Padova.

 Ma tornando indietro nel tempo la mia famiglia non ha mai adorato il calcio, mio papà prese una pallonata in pancia da piccolo e lo mise subito in disparte preferendo ad esso il nuoto, la equitazione  anche se si esaltò insieme a me a vedere la mitica Italia Germania del 1970 –  mia mamma natià di ReggioCalabria ha sempre tifato Reggina ma per modo di dire e i fratelli uno finto interista l’altro finto milanista. 

La prima partita dal vivo la vidi naturalmente a Bologna, era la nazionale di Fabbri, prima della Corea, giocammo in amichevole contro la Bulgaria 6-1 e vedendo la gente tifare i suoi Beniamini come Giacomino o Marino Perani mi facevano venire i brividi, brividi mai smessi mai dimenticati. 

Oggi 54enne vengo ancora a vedere qualche partita con i miei “Fratelloni” mi sono fatto anche due volte il ritiro di Andalo ma soprattutto ho una moglie milanista che si è innamorata dei nostri colori, l’anno scorso si è esaltata a vedere le nostre partite con lo stesso Milan, Juve, Lazio ecc ecc. 

Mia figlia Silvia invece è Nestista o era, oggi ha un ragazzo che le vuole bene e sta cercando di vincere la Sua Battaglia personale con il Male Oscuro della Anoressia.

Infine non per ultimo il nostro cockerone Ulisse che ogni volta che c’è la partita del Bologna in televisione, prende gambe e biscotto e scappa nella sua cuccia……ha perfettamente ragione, gli ululati non mancano mai, il tifo vero, sincero e schietto è quello che mi è sempre rimasto attaccato alla pelle.

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