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F1 | GP di Ungheria, a Max la nona, a Ferrari la noia

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Max Verstappen ha suonato la sua nona sinfonia del 2023, demolendo in settanta giri tutta la concorrenza e conquistando il GP di Ungheria. La Scuderia Ferrari sembra essere definitivamente giù di ritmo, in difficoltà rispetto alle altre scuderie oltre la Red Bull, con Charles Leclerc che ha terminato in settima posizione, mentre Carlos Sainz si è dovuto accontentare dell’ottavo posto. I due ferraristi sono giunti dietro anche a George Russell, che partiva diciottesimo. Gara difficile per Leclerc, che ha accusato un problema al primo pit stop, mentre in occasione della seconda sosta ha superato i limiti di velocità in corsia box, scontando cinque secondi di penalità al termine della corsa, terminata al sesto posto sotto la bandiera a scacchi. Le rosse sono la quarta forza del campionato, superate nel corso dell’anno da McLaren e Mercedes; solo Aston Martin ha compiuto un passo del gambero più profondo rispetto al marchio di Maranello. Valtteri Bottas su Alfa Romeo-Sauber, dodicesimo, è stato il primo degli altri per la Motor Valley. Ritorno complicato ma tutto sommato positivo per Daniel Ricciardo su AlphaTauri, tredicesimo e vittima di un incidente in partenza innescato da Guanyu Zhou, diciassettesimo al traguardo. Quattordicesimo Nico Hulkenberg e diciassettesimo Kevin Magnussen, entrambi su Haas.

La partenza

Verstappen riesce ad aver ragione di Hamilton già alla prima curva, con l’inglese di Mercedes che viene superato subito anche da Oscar Piastri e Lando Norris. Zhou è partito male e ha innescato successivamente, tamponando Ricciardo, che ha toccato a sua volta Esteban Ocon che ha coinvolto il compagno di squadra Pierre Gasly. Entrambe le Alpine sono state quindi costrette al ritiro, essendo troppo danneggiate per continuare. Il cinese è stato successivamente penalizzato con cinque secondi di stop da scontare alla prima sosta utile. Leclerc e Sainz hanno beneficiato della situazione, salendo rispettivamente al quinto e al sesto posto.

Primo stint

Verstappen ha cominciato subito a creare un discreto distacco su Piastri, mettendo tra lui e l’australiano quattro secondi in dieci giri, diventati poi otto alla diciassettesima tornata. Lance Stroll è il primo a fermarsi ai box al decimo passaggio, mentre Zhou lo segue all’undicesimo giro, scontando così anche la penalità. Dei primi dieci è Sainz a iniziare le danze, rientrando al sedicesimo passaggio, seguito da Hamilton e Hulkenberg al giro successivo. Con la Mercedes che tenta l’undercut sulle McLaren, Norris rientra ai box alla fine del suo diciassettesimo passaggio. Stessa mossa per Leclerc, che però ha perso tempo a causa di un problema durante la sostituzione della posteriore sinistra, rientrando in battaglia con Bottas. Il monegasco è riuscito a mantenere l’undicesima posizione sul pilota dell’Alfa Romeo, mentre più avanti McLaren ha ordinato il sorpasso di Norris su Piastri. L’inglese, dopo la sosta, era il più veloce in pista e il muretto box della scuderia di Woking aha scelto di massimizzare le proprie armi. Al ventesimo passaggio Leclerc è riuscito a superare Stroll per l’ottava posizione. La sensazione è quella che, senza l’intoppo durante il pit stop, il ferrarista avrebbe potuto sopravanzare Hamilton. All’inizio del ventiduesimo giro Verstappen e Perez, rispettivamente primo e secondo, erano gli unici a non essere ancora rientrati ai box, così come George Russell, momentaneamente quinto, mentre Alonso si è fermato al termine del suo ventunesimo passaggio, tornando in pista undicesimo dietro a Bottas, sopravanzandolo al giro successivo. Verstappen, autore di un primo stint pauroso, ha compiuto la sua sosta al giro 23°, con i meccanici Red Bull che hanno sostituito in 2″3 gli pneumatici della vettura numero 1. Verstappen ha mantenuto così la prima posizione, mentre Perez lo ha imitato al termine del ventiquattresimo giro. Secondo è quindi diventato Norris, distante circa cinque secondi dall’olandese, seguito a tre secondi dal compagno di squadra Piastri. Quarto Hamilton, poi Russell, unico ancora con gli pneumatici hard della partenza, poi Sainz, Perez, Leclerc, Stroll e Alonso. Gli alfieri della Motor Valley sono quindi rimasti nelle retrovie, con Tsunoda tredicesimo seguito da Hulkenberg e Zhou.

Secondo stint

A parte Perez, sulle medie, tutti i piloti in pista erano dotati di pneumatici duri. Questo ha permesso a Perez di avvicinarsi a Sainz, impegnato nel frattempo nell’inseguimento a Russell, superandolo poi in curva 1 all’inizio del giro ventisette. Il messicano al ventottesimo passaggio ha sorpassato anche Russell, protagonista di un’arcigna difesa subito prima di cambiare gli pneumatici. Ricciardo è stato il primo a iniziare il suo terzo stint, montando gomme medie all’inizio del giro 30, dal momento che le dure sono sembrate non funzionare sulla AT04 numero 3. Nel frattempo Perez, il pilota più veloce in pista, ha puntato con decisione Hamilton, più lento di lui di circa otto decimi. Davanti Verstappen è sembrato fare comunque un altro sport, pur gestendo la gara. Al termine del giro 42 sia Piastri che Perez sono rientrati per il pit stop; in questo frangente la Red Bull si è superata, cambiando le gomme in 1″9: un tempo già fatto siglare in passato, ma che sembrava impossibile da replicare dopo alcune variazioni nel regolamento 2022 voluto dalla FIA.

Al giro 43 Leclerc è rientrato ai box, seguito al giro successivo da Sainz: lo spagnolo ha quindi subito l’«undercut» da parte del monegasco, messo però subito sotto investigazione dai commissari sportivi per una possibile infrazione dei limiti di velocità in corsia box. Sono proseguiti i pit stop, solo Verstappen ed Hamilton sono rimasti fuori più a lungo, mentre al giro 47 Perez è riuscito a sorpassare Piastri, costringendolo però ad andare fuori pista all’uscita di curva 2. Nel corso del cinquantesimo passaggio è statanotificata la penalità di cinque secondi a Leclerc, mentre Hamilton sostituiva gli pneumatici duri con quelli medi, seguito al cinquantaduesimo passaggio da Verstappen.

Terzo stint

Verstappen ha inaugurato la parte finale della sua gara con un punto esclamativo incredibile: un 1’20″504 che è di un 1″1 più veloce rispetto alla prestazione di Hamilton. Un marziano su un’astronave, proprio com’era il sette volte campione fino a due anni fa. Il nativo di Stevenage, al cinquantasettesimo giro, ha guadagnato la quarta posizione su un Piastri in palese difficoltà, mentre più avanti Perez è andato all’inseguimento di Norris. Nelle retrovie Ricciardo è riuscito ha ricostruire la sua gara tornando al tredicesimo posto. A sette giri dal termine Russell è riuscito a prendere la scia di Sainz, sopravanzando il madrileno all’inizio della tornata successiva. Ultimo sussulto di una gara senza picchi positivi per Ferrari e per tutti gli altri rappresentanti della Motor Valley, tutti fuori dalla top ten.

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