Motor Valley
Molina e Fuoco prima della 24 Ore: «Sarà una gara molto tirata»
Miguel Molina: «Le previsioni di temperature più basse per sabato ci aiuteranno, la nostra vettura lavora meglio in queste condizioni». Antonio Fuoco: «La qualifica è importante, ma non decisiva come in altre piste».

Dopo una Hyperpole che ha visto la Ferrari #50 non primeggiare sul giro secco, i piloti Miguel Molina e Antonio Fuoco hanno spiegato come il team abbia lavorato soprattutto in ottica gara; come abbiamo approfondito nell’articolo sulla nostra redazione motoristica, 1000 Cuori Motori. Un approccio che mira a sfruttare al meglio il potenziale della vettura sulle 24 ore, indipendentemente dalla posizione in griglia.
Approccio concentrato sul ritmo gara
La scelta di concentrare gli sforzi sul ritmo e sulla gestione della corsa è stata confermata da Miguel Molina. «Con la nostra #50 abbiamo lavorato molto per la gara, perché è lì che si conquistano i punti. Sarà una gara molto combattuta tra i costruttori e cercheremo di essere competitivi fino in fondo. Le previsioni di temperature più basse per sabato ci aiuteranno, la nostra vettura lavora meglio in queste condizioni».
Anche Antonio Fuoco ha sottolineato l’importanza di questo approccio. «Durante la sessione abbiamo testato sia gomme medie che soft, in previsione delle condizioni meteo più fresche. Credo che queste due mescole saranno quelle chiave per la gara».

La Ferrari 499P in azione a Le Mans (© DPPI – ACO)
Un format spettacolare, ma l’obiettivo è il risultato in gara
La spettacolare Hyperpole ha visto anche un cambio imprevisto di pilota sulla #50, con Molina richiamato all’ultimo momento. «Non era previsto che facessi la Hyperpole. Dieci minuti prima mi hanno chiamato perché Nicolas Nielsen non si sentiva bene. Ho dato il massimo, anche se non provavo un set nuovo di gomme in modalità qualifica dal 2023».
Per Fuoco, l’obiettivo resta quello di fare bene in gara. «È stato bello per i tifosi vedere diversi piloti in Hyperpole, ma questa è una gara di 24 ore. La qualifica è importante, ma non decisiva come in altre piste».
Il lavoro di squadra e le prospettive per la gara
Durante la Hyperpole, è stato fondamentale anche il confronto tra i piloti. «Mi avete visto parlare con Miguel con il casco ancora indossato». Ha spiegato Fuoco. «Gli chiedevo informazioni sulle condizioni della pista per gestire al meglio l’ultimo set di gomme. Era importante capire dove fossero i punti più insidiosi».
Guardando alla corsa, entrambi sono consapevoli della sfida che li attende. «Sarà una gara molto tirata. Chi commetterà meno errori e riuscirà a portare la macchina al traguardo potrà fare la differenza» ha concluso Fuoco.
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