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Motor Valley

Mattia Drudi: «Questa pole è merito di un buon bilanciamento e alcune novità sul motore».

Fin da domenica scorsa avevamo una base solida. Abbiamo sfruttato anche i dati dell’anno scorso, molto utili visto che la vettura è la stessa. Sono super soddisfatto».

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Mattia Drudi dopo la pole position a Le Mans 2025 (© DPPI -ACO)

Mattia Drudi brilla alla 24 Ore di Le Mans 2025: il pilota romagnolo ha infatti conquistato la pole position nella combattutissima classe LMGT3 al volante della Aston Martin Vantage GT3 del team Heart of Racing. Un successo che esalta ancora una volta il talento della Motor Valley sulle strade leggendarie della Sarthe.

Preparazione meticolosa e grande feeling con la pista

«Sinceramente non mi aspettavo di fare la pole», confessa Drudi, reduce da una prestazione che ha sorpreso molti addetti ai lavori. «Sappiamo di avere un pacchetto competitivo. Ci siamo concentrati sul passo gara, sui tripli stint e sulla gestione delle gomme. Tra FP3 e Hyperpole abbiamo apportato piccole modifiche per adattarci a una pista molto diversa dopo la pioggia».

Il lavoro sul setup si è rivelato fondamentale: «Fin da domenica scorsa avevamo una base solida. Questo ci ha permesso di lavorare sui dettagli invece che inseguire il bilanciamento della macchina. Abbiamo sfruttato anche i dati dell’anno scorso, molto utili visto che la vettura è la stessa. Sono super soddisfatto».

Gestione delle condizioni e strategia

Anche il compagno di squadra Zach Robichon ha contribuito allo sviluppo: «Zach ha provato la qualifica in FP3. Io l’ho testata oggi, ma con temperature più alte. Poi in Hyperpole, con meno benzina e pista più fresca, i tempi si sono abbassati».

L’adattamento alla pista è stato decisivo: «Il primo giro è stato molto buono, tranne nelle ultime chicane e con il traffico delle Ford. Nel secondo giro ho migliorato proprio in quella parte, ed è lì che ho fatto la differenza».

L'Aston Martin LMGT3 di The Heart of Racing a Le Mans (© DPPI -ACO)

L’Aston Martin LMGT3 di The Heart of Racing a Le Mans (© DPPI -ACO)

Ferrari in agguato e focus sulla gestione gomme

Tra gli avversari più insidiosi, ovviamente, c’è Ferrari: «Sapevo che erano molto vicini. Dopo il primo giro mi hanno detto che ero secondo di poco, ma non dietro a chi. Ho visto che anche la Ferrari era lì».

In ottica gara, la gestione delle gomme sarà cruciale: «Con queste temperature è complesso fare tre stint senza compromettere la durata degli pneumatici. La pista non è particolarmente stressante per le gomme, ma col caldo non sarà facile».

Una Aston Martin che cresce, anche grazie ai dettagli

La nuova configurazione della Aston Martin Vantage GT3 porta vantaggi rispetto al passato: «Undici giri senza Slow Zone per noi sono difficili; dieci vanno meglio, ma dipende dalle neutralizzazioni. La base della macchina era già molto buona l’anno scorso, anche se soffrivamo di velocità di punta e di BoP».

Ora, il team ha qualcosa in più: «Con il cambio aggiornato e un po’ più di potenza, siamo più competitivi. Il bilanciamento è simile al 2024, ma abbiamo lavorato ancora di più sui dettagli. La macchina sta rispondendo benissimo».

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