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Fortitudo, il cuore non basta: Venezia passa 91-77

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KIGILI FORTITUDO BOLOGNA-UMANA REYER VENEZIA 77-91

 

Fortitudo Bologna: Aradori 19, Procida 13, Durham 11, Benzing 8, Groselle 8, Totè 6, Mancinelli 6, Ashley 4, Gudmunsson 2. All. Martino

Umana Reyer: Watt 21, Tonut 16, Vitali 15, Daye 14, Phillip 10, Sanders 8, De Nicolao 4, Echodas 3 All. De Raffaele

 

TIRI LIBERI: Fortitudo 14/21, Venezia 19/25

TIRI DA DUE: Fortitudo 12/33, Venezia 24/40

TIRI DA TRE: Fortitudo 13/30, Venezia 8/22

RIMBALZI OFFENSIVI: Fortitudo 12, Venezia 8

RIMBALZI DIFENSIVI: Fortitudo 27, Venezia 29

 

 

 

Fare meglio in difesa per giustificare il quinto miglior attacco. E’ questo il diktat di Martino alla vigilia di Fortitudo-Venezia, la prima delle due gite a Bologna dei veneti, che martedì saranno impegnate in casa della Virtus per la quinta giornata di Eurocup. Quattro punti frutto di due vittorie per la Effe, che anche per questa domenica ha il vento in poppa del proprio pubblico: si gioca ancora al Paladozza come con Treviso sette giorni fa. Tagliato Richardson, torna almeno in roster Fantinelli, per il resto stessi uomini della vittoria di domenica scorsa.

 

Dopo una partenza a basso ritmo, Paladozza e squadra in campo ribaltano la contesa. Venezia si porta avanti con Vitali, Watt e Tonut, prima del ritorno dei padroni di casa che paiono seguire quasi alla lettera le indicazioni di Martino, migliorando col passare dei minuti in difesa con un Aradori in gran spolvero. A due dal termine sono 7 i punti per il numero 4, e 5 del player Durham ancora sugli scudi. Alla sirena del primo periodo però è 24-24. Il Paladozza ribolle di entusiasmo, e in avvio di secondo quarto permane una gara vivace ed equilibrata. Venezia sale a +4 con i tre centri di Sanders (6 punti personali per lui) ma fa 0/2 con Echodas dalla lunetta. L’assist di Mancinelli per Groselle spezza la serie di Venezia (parziale di 6-0) e tiene in scia i padroni di casa, che annullano il vantaggio ospite con due triple di Aradori che sale così in doppia cifra. La Fortitudo è in stato di grazia: all’elenco delle triple si aggiunge anche capitan Macinelli per il parziale di 9-0 che mette i padroni di casa col muso avanti per la prima volta nel match. La reazione di Venezia è debole, ma il capitano fortitudino è in gran spolvero e mette un altro bersaglio grosso per il 40-38 a un minuto dall’intervallo. La beffa arriva sulla sirena: il parziale di 4-0 manda a riposo Venezia sul +2.

 

L’avvio del secondo tempo perde quota rispetto al finale della prima parte, e il match vive sul filo dell’equilibrio. La tripla di Philip scava il primo importante solco con il +4 ospite. Gli ospiti allungano poi a +9 ed è questo il momento più difficile della Fortitudo: Vitali mette la tripla e Watt arrotonda, prima che Totè interrompa la serie. Poca cosa: a due dal termine per Venezia è +12 con un parziale di 5-0: la Fortitudo è costretta a tiri forzati e imprecisi per la difesa decisamente migliorata della squadra di De Raffaele rispetto ai primi due periodi. Quando Venezia dilaga portandosi sul 67-50, massimo vantaggio dell’intero incontro con la triade Tonut-Watt-Vitali che sommano 38 punti in tutto il match, Martino chiede il secondo time-out del periodo. La tripla di Procida per il -16 precede un sussulto fortitudino: 8-0 di parziale con la tripla di Durham e altri punti di Aradori. Il Paladozza è encomiabile: tifo incessante e continuo, come se la Effe fosse avanti. Venezia però tiene la barra dritta: la gara vive di spigolosità e seccature arbitrali, e a metà quarto con Venezia avanti di 11, il gioco da 4 di Procida riaccende una piccola speranza per i padroni di casa. La Reyer fatica a tenere a debita distanza gli avversari e con 3:59 da giocare ancora Procida con un gioco da tre accorcia addirittura a -6. Venezia però ritorna, e il canestro di Daye, però, è quello che forse ammazza la contesa: +13 totale. Al termine, è 91-77: lo strappo decisivo del terzo quarto è stato fatale agli uomini di Martino. Quasi un rammarico per la Fortitudo: il primo tempo aveva fatto pensare in grande. Ancora uno stop per i biancoblù, ma vogliamo pensare a indicazioni positive utili per il futuro. Di certo oggi il voto più alto se lo merita il Paladozza. Ma stavolta, non è bastato.

 

 

 

 

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