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Bella Fortitudo, ma non basta: Brescia passa 93-86

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Sempre meno partite, sempre meno speranze: sono intatte quelle di salvezza per la Fortitudo Bologna alla vigilia della gara con la Germani Brescia, ma di tempo per sbagliare non ne è rimasto praticamente più. Gli uomini di Martino ospitano la squadra di Magro reduce da 7 vittorie nelle ultime 8 partite, attesa dagli impegni in Coppa Italia e in piena lotta per il terzo posto in campionato. Non esattamente il miglior cliente per una Effe al primo dei due impegni casalinghi consecutivi che la vedranno opposta anche a Brindisi domenica prossima alle 17.30. 

Con il Paladozza al 35% di capienza è toccante l’omaggio in avvio a Tommaso Capitani, scomparso pochi giorni fa, con un grande striscione esposto dal settore della curva Schull, ancora senza vessilli della Fossa dei Leoni ma pur traboccante di entusiasmo per quanto consentito. Il recuperato Feldeine in avvio della partita si mette in luce coadiuvato dai punti di Benzing, Brescia risponde con Petruccelli e Della Valle assistiti dalla tripla di Mitrou-Long. La Effe resta in scia con un altro bersaglio grosso del tedesco col numero 12, e rispetto alla gara interna con Tortona in cui i biancoblù non erano entrati in campo, la contesa appare molto equilibrata. A meno di due minuti dal termine del quarto, Brescia sale al massimo vantaggio, +9, con un parziale di 7-0 e la schiacciata di Cobbins che suggella. La Fortitudo continua però a farsi penetrare in difesa come una lama nel burro e la tripla di Charalampopoulos rende meno amaro il parziale: -9 confermato, 21-30 con Della Valle tra gli ospiti salito in doppia cifra.

Il secondo periodo non sconvolge subito il punteggio, spezzettato com’è da verifiche arbitrali e uno stop per il controllo dei secondi su un’azione bresciana. Gli ospiti tengono comunque il muso avanti portandosi a metà quarto sul +11 ma senza dare uno strappo consistente alla partita. I punti che mancano alla Fortitudo sono quelli di Aradori, con due soli punti dalla sua, mentre dalla parte opposta l’aggressione al canestro sui rimbalzi è tangibile. Quando però Benzing mette la tripla del 37-43, anche Moore si iscrive al tabellino ricacciando a -8 i padroni di casa. Il tedesco poi fa 2/2 dai liberi, Feldeine prende il ferro dalla distanza e ancora una volta la svolta fortitudina è rinviata.

Sul finire del tempo un episodio che la dice lunga su quanto la Fortitudo sia in difficoltà: al secondo time-out il coach biancoblù spacca la lavagnetta e la curva Schull intima ai suoi di tirare fuori… gli attributi. Gli estremi rimedi paiono funzionare: Frazier, ancora lui, sale a 8 punti personali con la tripla del -6. Un disimpegno totalmente errato di Moss, concede ancora i 24 secondi alla Fortitudo (sui 28 rimanenti) e il gioco da quattro di Aradori con tripla e libero realizzato, porta la Effe a soli due punti dagli ospiti. Le maniere forti, hanno dato il loro esito.

L’inizio della ripresa è di marca bresciana, ma Aradori sale in doppia cifra e tiene il -2: ecco i punti mancanti. La Fortitudo è un’altra squadra rispetto all’avvio di partita e Feldein impatta il pareggio per la prima volta nel corso del match. A Brescia non riesce più nulla e Toté schiaccia il 7-0 di parziale dimostrando che il finale del secondo periodo non era soltanto un caso. La sfida si attesta in una lotta punto a punto dove finalmente anche Durham infila i primi tre punti della sua partita con la tripla del 61-62, mentre poco dopo Frazier fallisce un comodo appoggio. Dall’altra parte ancora Della Valle a troneggiare: quota 20 punti personali raggiunti con una tripla in caduta. Ma se come detto era Durham l’uomo che latitava nelle file della Effe, eccolo scoccare la freccia della seconda tripla personale nel tripudio del Paladozza. Che ammutolisce però quando sulla sirena Mitrou-Long infila la tripla del sorpasso e del nuovo +2.

Si arriva così al decisivo quarto tempo tutto da vedere. La lotta è ancora punto a punto e se Cobbins va in doppia cifra per il +4, la mano di Durham è ancora calda: 3/4 da tre punti e Fortitudo più che mai in partita. Brescia è abile a sfruttare in velocità tutte le occasioni che le capitano, ma non riesce a prendere il largo. Benzing infila la tripla dei 15 punti personali, alla quale risponde Moss poco dopo, beccato dal Palazzo per qualche protesta di troppo. E’ comunque lui a gettare scompiglio sotto canestro, ma a tre dalla fine butta praticamente fuori una schiacciata certa e dalla parte opposta un fallo in attacco di Feldeine vanifica la possibilità del -4. Uno scatto di Brescia segue la risposta della Fortitudo, finché a un minuto dalla fine Mitrou-Long non infila la tripla che riporta a +6 i suoi. Eccolo lo strappo decisivo: una infrazione di passi di Benzing è la parola fine alle speranze di una Fortitudo che lascia la partita anche con diversi rimpianti. Si suol dire che se lo spirito è questo, si andrà lontani, ma alla Effe servono disperatamente punti. Con il solo cuore, lo spettro della A2 non può essere esorcizzato.

 

KIGILI FORTITUDO BOLOGNA-GERMANI BRESCIA 86-93

Fortitudo Bologna: Frazier 17, Aradori 15, Benzing 15, Totè 20, Durham 9, Feldein 6, Charalampopoulos 6, Groselle 5, Procida 3. All. Martino

Germani Brescia: Mitrou-Long 29, Della Valle 23, Cobbins 14, Petrucelli 8, Laquintana 8, Moss 5, Gabriel 4, Moore 2  All. Magro

QUINTETTI INIZIALI

Benzin, Feldeine, Totè, Benzing, Durham

Burns, Mitrou-Long, Della Valle, Gabriel

TIRI LIBERI: Fortitudo 14/21, Brescia 16/18

TIRI DA TRE: Fortitudo 14/28, Brescia 9/21

TIRI DA DUE: Fortitudo 14/33, Brescia 24/40

RIMBALZI OFFENSIVI: Fortitudo 9, Brescia 8

RIMBALZI DIFENSIVI: Fortitudo 20, Brescia 25

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