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La musica della domenica – Qatar Gp

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MotoGP.com

La dolce sinfonia dei motori del Motomondiale è tornata a suonare in tutti i salotti degli appassionati. Le luci dei circuiti si sono accese di nuovo e il sipario si è finalmente alzato sulla stagione 2022. In Qatar si è corso il primo atto di uno spettacolo lungo nove mesi. Le emozioni non sono mancate, le tre classi ci hanno regalato gioie e spunti per analizzare insieme questo gran premio inaugurale che apre una stagione al quanto elettrizzante, la prima dopo l’era VR46.

Andiamo a rivivere le tre gare del fine settimana qatariota in sette semplici note che compongono la colonna sonora domenicale degli amanti delle due ruote.

Emozioni Bestia(li)

Il vincitore meno atteso. A tagliare per primo il traguardo è stato Enea Bastianini centauro romagnolo sulla Ducati con i colori del Team Gresini. Una gara gestita alla grande. Si è preso la seconda posizione al via dietro a Pol Espargarò e l’ha tenuta fino a circa dieci giri dalla fine quando ha incrementato il ritmo per chiudere il gap di circa 1 secondo dal pilota spagnolo. L’ex campione del mondo Moto 2 del 2020 ha sempre dimostrato un grande passo nelle seconde parti di gara, il suo punto forte. La gestione di oggi gli ha consegnato un ritmo incredibile che ha spremuto Espargarò fino a farlo crollare in un lungo a cinque giri dalla fine, che gli ha negato ogni possibilità di risposta alla carica del riminese. La commozione dei ragazzi della squadra e di Nadia a fine gara così come i ringraziamenti di Enea hanno un solo nome: Fausto Gresini. Scomparso poco più di un anno fa, oggi ha potuto veder coronato un sogno dall’alto. Dal cielo, da dove come ha ammesso anche Enea nel parco chiuso, ha spinto tutti verso una vittoria ricca di significato.  

Fuori al momento giusto

KTM è la sorpresa che non ti aspetti. Sul secondo gradino del podio spunta Binder che con una gran partenza si è ritrovato subito nelle prime posizioni e poi con un passo costante si è messo lì e non si è più schiodato. Dopo i problemi nei test la casa austriaca insieme al sudafricano porta a casa un podio importantissimo mostrando equilibrio, motore e guidabilità. Un martello del primo all’ultimo giro, che gli consente di guadagnare la seconda piazza anche grazie all’errore di Polyccio, ma sul podio già c’era. Buone sensazioni da riconfermare.

Scacco al re?

Terzo posto per Pol Espargarò. Un Honda tornata competitiva porta a casa con il numero 44 un buonissimo risultato. Ma l’aspetto più importante è che la casa di Tokyo ha finalmente portato una moto guidabile e veloce anche all’infuori del marziano Marquez, che con gomme finite si è dovuto arrendere ad un quinto posto. Pol è rimasto in testa per tutta la gara dalla prima curva fino a pochi giri dal termine. Un bel passo mostrato fino a quando le gomme morbide non hanno cominciato a sentire la fatica e inevitabilmente ha dovuto rallentare, salvo poi finire lungo alla prima curva dopo il lungo rettilineo per resistere a Enea. Una Honda in forma per tutto il week end che ha salvato il risultato con forse il meno atteso e si è dimostrata all’altezza di poter giocare un ruolo da protagonista per tutta la stagione, ma forse stavolta con due punte e non solo una.

Desaparecidos

Yamaha e Suzuki invece sono sprofondate nelle sabbie mobili del deserto. Quartararo, campione del mondo in carica, termina solo nono e il suo compagno di squadra non va oltre l’undicesimo posto rispettivamente a 10 e 16 secondi dal leader. Gara anonima, dispersi a metà schieramento i piloti Yamaha lamentano una mancanza di motore che sulla pista di Doha non ha certo aiutato. Un passo anonimo senza grandi spunti. Serve reagire.

Per i centauri della Suzuki più o meno vale la stessa considerazione anche alla luce delle prove del sabato. Mir sesto, Rins settimo. Sono arrivati in coppia al traguardo senza brillare molto, un passo costante ma non per arrivare ai punti importanti. Possono contare su un nuovo motore più potente rispetto anche agli avversari di Iwata, ma serve uscire dall’equilibrio statico per puntare in alto.

Sprofondo rosso

Per la Motor Valley gara dolceamara. Perché se là davanti ha vissuto emozioni straordinarie, i due alfieri ufficiali di Ducati hanno finito in anticipo la gara. Miller dopo soli sei giri si è dovuto ritirare per un problema elettrico mentre Pecco ci ha provato, ha lottato ma nonostante le premesse il feeling con la rossa non è sbocciato in questa tappa. Così nel disperato tentativo di rimontare dalla nona posizione in griglia, a metà gara cercando un sorpasso su Martin, partito dalla pole, per l’ottava posizione ha commesso un errore ponendo fine alla sua gara e a quella dello spagnolo. Un brutto inizio, c’è da accordare gli strumenti per l’Indonesia.

Debutto con il botto

In Moto 2 vince Celestino Vietti, partito dalla Pole e con giro veloce, per la gioia del Mooney VR Racing Team. Primo dall’inizio alla fine, non ha commesso sbavature e ha tenuto un ritmo che gli ha permesso di vincere la sua prima gara nella categoria di mezzo. Podio completato da Aron Canet e il veterano Sam Lowes. Una gara dove le emozioni si sono consumate nella lotta per il terzo posto fino all’ultima curva quando l’inglese ha avuto la meglio su Fernandez, Arbolino e Ogura. Si preannuncia un campionato equilibrato dove ogni punto può risultare fondamentale.

Cambio di stile?

Se vi aspettavate la solita gara di gruppo della Moto3, non è stato questo il caso. Sasaki parte come un razzo e domina con un vantaggio di tre secondi sugli inseguitori. Si creano molti gruppetti durante la gara e nonostante le scie nessuno riesce a prendere il giapponese, che però si autoelimina a pochi giri dal termine quando a causa di una sbandata gli si apre la carena ed è costretto al ritiro. Risalgono così gli altri, su tutti Migno che si era preso il secondo posto al via e non lo ha più lasciato, fino a quando non è diventato primo. Vittoria di forza. La seconda per Mig dal Mugello 2017 e podio completato da García e Toba. Gara sporcata dalle tante penalità commissionate che però non hanno impedito a Foggia di risalire dall’ultima casella e con due long lap penalty fino alla settima posizione.

Qui trovate i tutti i risultati del Qatar GP: https://www.motogp.com/en/gp-results/2022/QAT/MotoGP/RAC/Classification

Ci vediamo in Indonesia!

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